E’ più forte di me ma credo di avere la sindrome del camaleonte. Non nel senso più bieco del termine, insomma non orientata a caratteristiche di ipocrisia, menzogna, inganno, falsità. Nel senso più legato al bisogno di sentirmi a mio agio in qualunque ambiente fisico o sociale io mi trovi. Insomma, in parole povere, se vado in vacanza nel Sud Tirolo, tempo qualche giorno mi immagino vestita con il tipico Dirndl, l’ abito femminile con il corpetto con i laccetti, camicia in pizzo scollata e grembiule. Lo scorso anno a New York, giorno dopo giorno il mio look si è
The vintage project a Barberino Designer Outle, un charity shop per sostenere la ricerca oncologica. Tante volte in questo spazio abbiamo parlato di moda solidale o di shopping solidale. In fondo anche gli Swap Parties che sto contnuando a proporre nella mia città e che continuano ad avere seguito dimostrano che c’è una grande attenzione da parte di tutti noi in questa direzione o sicuramente almeno un orecchio bello aperto e disponibile all’ascolto. Per tutte voi, per tutte noi amanti della moda ma entusiaste di proseguire nella strada dell’aiuto concreto c’è davvero una bella notizia di cui forse qualcuno ha
Adoro i fuori programma, soprattutto in vacanza. Quando gli orari possono anche non essere rispettati. Quando nessuno ti aspetta la sera e si può decidere di restare o di andare. O di cambiare il percorso. La Camargue nel nostro tour non era prevista. Troviamo un B&B in zona Arles e decidiamo di buttarci sulla costa fino a raggiungere Saintes Maries De La Mer sulla punta più estrema per visitare quel paesino che sembra uscito dalla penna di un disegnatore. Casine bianche, viuzze strette, ristorantini tipici e spiagge bianchissime, mosse da un vento non fastidioso ma permanente. Se osservi bene, puoi scorgere
Ho sempre guardato i film in bianco e nero o i primi film a colori degli anni ’50 pensando a cosa mi sono persa in quel periodo, quando tutto sembrava estremamente perfetto; con gli anni ho capito di non essere figlia dei miei tempi. Sara Forlini, in arte Miss Tu Mi Stufi, ha aperto la porta del suo laboratorio con una grande sorriso e con una particolarissima gonna a ruota che ondeggiava ad ogni suo minimo movimento; nell’aria risuonava un pezzo boogie di Billy Cradok e io mi aggiravo nel suo studio con movimenti quasi impercettibili come se non volessi far
Ecco la seconda parte dello shooting scattato durante le giornate a Fashion in Flair. Un editoriale insolito perché mi ha vista interpretare un ruolo un po’ diverso dal mio stile abituale e perché realizzato con una stylist di eccezione, Silvia Soldani, che ha pensato per me un mood che richiama l’icona di classe e eleganza più conosciuta: Chanel. 5 look in tutto, 5 atmosfere diverse, utilizzando abiti e accessori degli artigiani e designer presenti a Fashion in Flair 2014 . Probabilmente avete già visto la prima parte QUI. Ecco le restanti proposte di abbinamenti per una cerimonia o per una sposa unconventional.
Sono pazza per i bikini a vita alta… da almeno due anni. Non riesco a provare più alcuna passione per il semplice bikini con i laccetti. Non concordo sul fatto che non valorizzino la figura. Sicuramente mettono in evidenza le gambe e il sedere e devono essere provati attentamente prima dell’acquisto. Ci sono modelli più o meno sgambati e tagli che che arrivano sopra o sotto l’ombelico. Ognuno deve trovare il suo. Attenzione alla taglia per evitare l’effetto salsicciotto o quello pannolino. Superata la prova però ritengo che siano davvero molto femminili e con un sapore retrò che io amo tanto. Magari
Quando mi prende voglia di gelato non mi basta mangiare una coppetta con due palline gusto frutta. Non mi ci metto neanche. Quando penso che è l’ora di mettersi a stirare il cesto degli abiti piegati questo deve essere alto non meno di mezzo metro. Se devo decidere tra due paia di scarpe le prendo entrambe. Quando in classe mi butto in una delle mie spiegazioni uso fino all’ultimo secondo libero dell’ora. Fino a quando qualcuno non mi fa notare che la docente del cambio ora è già fuori impaziente. Quando inizio un libro devo finirlo. E se mi piace una canzone
Mi ricordo che la mia idea di femminilità quando ero una ragazzina era rappresentata da una minigonna, una camicia annodata in vita e una cascata di riccioli. Perdonatemi ho vissuto la mia adolescenza negli anni’80. E poi diciamolo … è abbastanza comune credere quando si è giovani che l’apprezzamento si conquisti con l’ostentazione plateale e spudorata dei propri attributi fisici, che fra l’altro io non ho mai avuto neanche così spiccati. I tempi non sono cambiati. Ma lo sono per me che nel tempo ho capito che la femminilità si traduce in autenticità e consapevolezza. Che uno spacco vale più di cento minigonne
I dettagli fanno la differenza. Sa di ovvietà. Ma ciò non significa soltanto che riescono a completare un look, ma piuttosto che attirano l’attenzione sul particolare che intendiamo comunicare, traducono un gusto, un sentimento, un messaggio, un modo di essere. Con l’abbigliamento infatti riusciamo bene a esprimere il nostro linguaggio di comunicazione; i dettagli però forniscono gli accenti, le sottolineature, le ripetizioni. Uno stesso abito, accessoriato in modo diverso, racconta della persona molto più di tante parole. Quindi so bene che con un look come questo, senza tempo, tra l’etnico e il romantico, sarò davvero un libro aperto.
Non importa che età avete, se siete importanti o insignificanti: tutti tornate a essere bambini. Virginia Woolf
L’ironia ci fa prendere le distanze dal nostro piccolo mondo, dalle difficoltà, dalla pesantezza del vivere quotidiano. L’ironia amplifica il senso della leggerezza … l’ironia ci rende liberi. « Il senso dell’ironia è una forte garanzia di libertà. » (Maurice Barrès) Un abbraccio. A presto. Sa ♥♥♥ Details: My outfit: Shoes – Nora Scarpe di Lusso – già viste QUI Pants – no brand ( presi a uno Swap ) T – shirt – Zara ( 5 euro a saldi ) Hat – no brand Glasses – Miù- Miù Necklace – Rue des Mille Pics by Giorgio Leone Location: Tonfano
Questo non è un periodo semplice. Niente di grave assolutamente. E non voglio lamentarmi, ci mancherebbe! Solo che per un un’insegnante i mesi di maggio/ giugno sono i più intensi. E la necessità patologica di non lasciare niente indietro, qualunque cosa accada, mi rende simile in questo periodo a una pallina da biliardo che rimbalza tra una sponda e l’altra. Mi sa però che presto cascherò in buca! 😉
Che sono da tempo follemente innamorata delle creazioni di Stella Jean, ormai lo sanno anche i muri. Che non posso permettermi neanche una camicia delle sue collezioni è un altro dato di fatto.
La storia va avanti . E io ricordo bene quando Gigolò era a Pisa ed era solo Gigolò. E chi voleva qualcosa di diverso, innovativo, al passo con le tendenze andava lì. Forse questa è stata la vera forza dei tre soci, Emiliano, Marcolino e Cristina. Tentare di essere sempre un passo avanti. E lo hanno fatto anche in una città come Lucca, un po’ più lenta ad assimilare ma comunque desiderosa di novità. Ai due negozi già molto conosciuti hanno infatti pensato di affiancarne un terzo, dedicato esclusivamente all’uomo, in una posizione strategica centralissima, al posto di una banca.
Io da ragazzina avevo un Ciao bianco. E lo avevo ricoperto tutto di fiori colorati fatti con le carte adesive. E il mio nome campeggiava in verticale, rosso vermiglio, tutto ricoperto di brillantini. Anche a quel tempo ero già un po kitsch. Un Ciao che sapeva di libertà e mi accompagnava nelle uscite a tutto fuoco, direzione un bacio rubato o la casa di un’amica. Dove si studiava ma le chiacchiere prendevano il sopravvento. Un Ciao nelle sere d’estate quando l’assenza del casco scompigliava ancora i capelli. Quando era facile sentirsi immortale e il mondo era lì per noi. Vespe truccate, anni
Non è poi che mi piaccia guardarmi indietro abbandonandomi alla nostalgia. Ma qualche volta mi viene da chiedermi dove siano finite quelle bellissime abitudini di una vita che al momento mi sembrano appartenenti ad un’epoca lontanissima. Insomma ma dove son finiti i pic nic ??????? E voi direte ma come? E i pranzi al sacco, i dejeunere sur l’herbe ( come lo chiamano i francesi), gli eleganti pic nic rigorosamente in white style, ma non ti piacciono? Si certo! Ma quando parlo di picnic penso a quando partivamo con le macchine “scoperchiate” e chi non poteva, metteva almeno il braccio
Ci sono giorni in cui non si ha il tempo per pensare a cosa indossare e si vuole solo stare comode, senza però rinunciare ad uno stile che ci contraddistingua. In questi casi il nero è la soluzione migliore, perché nella fretta non si corre il rischio di fare accostamenti sbagliati; va ricordato però che la qualità dei capi basici che si intende indossare è ancora più essenziale.
Con il mento sulla mano Se ne stava sconsolata Una strega sotto a un ramo Triste sola e abbandonata. Da giorni, infatti, il suo cuore Lacrimava di dolore: Il suo bello se ne era andato E lei per sempre aveva lasciato.
Vi ricordate del progetto 2040 e dello shooting di abiti da sposa e cerimonia non convenzionali…per donne non convenzionali, effettuato per la designer Très Jolie e coordinato da Spin Factory Wedding & Events? Pubblicai a maggio alcune foto di anteprima relative al backstage con tanto di video ( potete trovarle QUI e QUI) perché non avevo saputo resistere. Ma finalmente mi è possibile mostrarvi l’intero servizio con una gioia che non potete immaginare. Era l’ora direte! Ma essendo il primo giorno di settembre, non credo possa esserci momento migliore per iniziare a proporvi degli abiti bellissimi e di eccezionale qualità per un giorno
E’ tempo di vacanza. Ci piace molto fantasticare su “ma quanto sarebbe bello se”. Qualche volta i nostri desideri sono così tanti che rischiamo di non avere abbastanza cassetti per riporli. Così a ruota libera ne parliamo. New York, l’Irlanda, i fiordi Norvegesi, la Scozia, Formentera , Amsterdam e San Francisco (dopo i racconti di due nostri amici). E ancora: la Costa Amalfitana e la Sicilia. Da qualche anno poi un pensiero ricorrente. Un viaggio adolescenziale, selvaggio e improvvisato con un furgoncino volkswagen. Prima o poi lo faremo… Lungo la strada che percorriamo per andare al mare ce n’è uno bellissimo, di un
Buona domenica a tutti! Un po’ in ritardo con l’appuntamento del fine settimana con Let’s Go to the Beach … ma questi giorni sono stati un po’ intensi. Vi racconterò meglio in seguito. Comunque ecco il settimo set di abbigliamento! Uno dei miei preferiti e ancora in stile retrò. Forse qualcuno ha già riconosciuto il costume con cui sono stata fotografata mercoledì scorso durante il Blogger day a Milano presso Triumph nello store di piazza Cordusio. Mi sono innamorata di questo modello anche perchè lo trovo assolutamente chic e utilissimo per noi donne in certi giorni un po’ speciali e neutralizza la
La donna che amava i numeri è il libro che ho appena finito di rileggere. Qualche volta mi piace riprendere in mano libri già letti e che mi hanno particolarmente colpito. A voi capita mai? Mi ricordo che quando lo comprai fu per la copertina e il titolo. Non lessi neanche di cosa parlasse. E poi mi piacque moltissimo. E’ la storia di un’insegnante di 35, Grace Lisa Vandenburg, che non può fare a meno di calcolare ogni cosa: i passi necessari per coprire il tragitto da casa al suo bar preferito, i semi di papavero di cui è cosparsa
Se mi dovesse capitare di sposarmi… anzi di risposarmi, credo che vorrei un matrimonio colorato con amici e parenti vestiti nei colori più brillanti; niente nero, blu scuro, grigio e rosa cipria. Niente tonalità crema, beige, tortora e verde salvia. Tantissimi palloncini e millemila… lucine da sagra. Vorrei un matrimonio a tema e il dress code dovrebbe essere: interpreta te stesso!
Mi piace quando le cose avvengono per caso… e poi penso subito che ci sia una motivazione dietro e quindi seguo il filo fino in fondo … fino a trovare il gomitolo. Qualche mese fa un mio caro amico, proprietario di un negozio molto conosciuto a Lucca Void, mi mostrò alcuni occhiali sottolineandone l’aspetto futuristico e nello stesso tempo vintage delle linee. Li trovai splendidi e decisamente nuovi. Decisi di contattare Marco Ceragioli, titolare del marchio e di incontrarlo per saperne di più. Così ho scoperto che Marco è lucchese e estremamente disponibile a illustrare personalmente il mood della sua
Il Natale è passato da qualche giorno e si riprende piano piano le attività abituali. Avevo intenzione di prendermi una pausa un po più lunga dal blog… ma dal momento che le mie vacanze sono assai lunghe, ( rientro il 7 gennaio….. e so che molti mi invidieranno per questo… ), Giorgio ha ripreso il lavoro ieri e i film natalizi me li sono praticamente visti tutti, ( ” Appuntamento sotto il vischio“, ” Il Natale più bello” ,”12 volte Natale” etc…); prima che mi rimbambisca del tutto, ho deciso di tornare dalla mia creatura e mostrarvi alcune foto scattate
Buon lunedì a tutti! Ricordate che qualche giorno fa vi parlai di un evento “straordinario”(…nel senso di raro) in previsione a Lucca? Si trattava della prima edizione dello Shopping in Limonaia, precisamente ” Fashion in Pfanner” che si sarebbe svolto il 28 e 29 settembre nella Limonaia di uno dei palazzi più belli del centro storico di Lucca. Sono riuscita a farci un salto il venerdì, per visitare gli espositori e scattare qualche foto che non so però se renderanno giustizia ad una sede davvero suggestiva (anche perché mi mancava…il fotografo.. insomma mi sono dovuta arrangiare da sola e sapete bene che non
Il mese di settembre l’ho sempre vissuto come mese di cambiamenti, di transizioni, di novità. Il mese delle “nuove partenze”….. Il mio lungo percorso di precariato nella scuola(circa 18 anni), mi ha costretto a ritenerla ormai una consuetudine. Nuova scuola, nuovi colleghi, nuovi studenti, ogni volta una nuova riorganizzazione degli impegni familiari. Gli svantaggi sono evidenti, ma il cambiamento ha sempre avuto un lato positivo : mantiene vivi, ricettivi alle novità, impone un’attenzione costante al proprio modo di porsi. Insomma, credo che sviluppare nuovi contatti aiuti ad incrementare la visione di ciò che ci circonda. L’anno scorso però ho avuto il
In queste caldissime sere estive trascorse in città, più di un volta c’è capitato di ritrovarsi la sera con il desiderio di uscire un po’, respirare un po’ d’aria fresca e soprattutto non avere voglia di accaldarsi davanti ai fornelli! Va detto anche che siamo abbastanza stufi di tutte le versioni di pomodori e tonno (mescolati, separati o con aggiunta di griselle ammollate), pomodori e mozzarella (mozzarella di bufale, bocconcini o trecce), piatti di bresaola e rucola, (che nella migliore delle ipotesi viene arricchita da scagliate di formaggio) e anche del più gettonato prosciutto e melone, che in tutta l’estate
Qualche volta l’ispirazione per un outfit parte dall’immagine scorta su una rivista di moda, qualche volta dal look di una persona incrociata per strada. Può capitare che l’idea prenda forma da una poesia o da una musica o da un ricordo; questa volta tutto è partito da un regalo… un paio di orecchini fatti a mano da una persona davvero speciale : Rosita…in arte Trés Jolie. Rosita è una stilista di grande talento ma è anche una sarta dalle mani preziose capace di rendere contemporanea l’arte del passato; Rosita, con le sue creazioni, racconta un mondo dalle mille sfaccettature, giocoso, colorato
Ciao carissime! Ho iniziato a scrivere questo post domenica e non l’ho finito, poi ci ho riprovato ieri.. ma niente da fare. Gli avvenimenti di questi giorni sono scolpiti nei nostri cuori e credo che ci abbiano pervaso di una profonda tristezza. Come sapete sono un’insegnante, insegno matematica in un Istituto Alberghiero. Questo inaudito e terribile attacco alla scuola e ai nostri ragazzi ci lascia tutti sconvolti e e le ferite che provoca sono profonde. Così queste foto che mi ha scattato Giorgio la scorsa settimana, così spensierate, mi erano sembrate così lontane dal mio umore di questi giorni. Ma
Qualche volta ci vestiamo pensando ad un abbinamento visto su una rivista o su un blog, oppure siamo coinvolte da un look incrociato per strada. Altre volte il via ce lo porge un accessorio che ci piace tanto e sul quale costruiamo un outfit ad hoc. Ma se l’ispirazione nasce da un’emozione, un odore, una musica, una favola … i capi che indossi diventano gli abiti di scena di una storia che vuoi raccontarti e raccontare. Così è stato per me … una poesia che spesso mi risuona nella mente.
Domenica scorsa è stata davvero una bella giornata! Una di quelle domeniche in cui ogni cosa sembra incastrarsi perfettamente nella successiva, come in un piccolo e facile puzzle! E quindi ti viene da stare con il fiato sospeso… in attesa dell’inghippo… che inverosibilmente non arriva!!! Temperatura molto bassa, ma sole spendente e cielo terso. Ne approfittiamo per una passeggiata da turisti nella vicina Firenze. Prima di uscire, riesco a rassettare casa, stirare un’intera pila di panni arretrati e rispondere ad alcune mail! Incredibile. Decidiamo di prendere il treno che impiega un’ora e venti (!!!) da Lucca a Firenze … ma
Ormai avete imparato a conoscermi e avrete capito quanto il mio umore e il mio abbigliamento vadano di pari passo … l’uno contamina l’altro e viceversa. Credo molto nella cromoterapia…..E la mia cognatina Cristina adesso penserà che non è del tutto vero…. Beh! Lo ammetto … in realtà sono del tutto stregata dai colori !!!!! E li utilizzo per favorire o per contrastare un certo stato d’animo. Domenica mi sono svegliata con un’energia incontenibile! Sarà che sabato sera avevo giocato fino a tardi con il mio nipotino di 4 anni … sarà che appena alzata il sole splendeva (nonostante fossimo
Gironzolando nella rete e sfogliando le mie riviste di moda preferite è abbastanza chiaro che tra i nuovi trends invernali possiamo trovare sicuramente qualcosa che rispecchi il nostro stile e che ispiri il nostro modo di vestire. Quest’anno abbiamo : lo snake skin, il fetish, il boyish, il bourgeoise, il colorblock, il folk, il british style, la furmania, l’animalier glam, l’allure militare, il country chic, il rètro style, il soft rock, il pellerossa twist, il mix and match, the new look 40’s, the new look 50’s, the new look 80’s… 🙂 ! Metteremo le piume, le paillettes, i pizzi; la pelle
La mia mamma mi ha regalato una borsa. Fantastica. Non una borsa qualunque , ma LA BORSA , comprata circa 15 anni fa in occasione del matrimonio di mio fratello!!!!! Le avevo fatto il filo per mesi…e alla fine ha ceduto! Cuore di mamma eh! ♥ Per festeggiare il dono ed inorgoglire la precedente proprietaria ho deciso di immortalarla , abbinandola ad un vestito “frou-frou” in stile vintage , ma in realtà comprato al mercato (spesso citato) di Tonfano; ho ammortizzato l’effetto a trapezio, scherzosamente chiamato da Giorgio “effetto premaman” , con una cintolina ed ho aggiunto un paio di orecchini comprati
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