Io da ragazzina avevo un Ciao bianco. E lo avevo ricoperto tutto di fiori colorati fatti con le carte adesive. E il mio nome campeggiava in verticale, rosso vermiglio, tutto ricoperto di brillantini. Anche a quel tempo ero già un po kitsch. Un Ciao che sapeva di libertà e mi accompagnava nelle uscite a tutto fuoco, direzione un bacio rubato o la casa di un’amica. Dove si studiava ma le chiacchiere prendevano il sopravvento. Un Ciao nelle sere d’estate quando l’assenza del casco scompigliava ancora i capelli. Quando era facile sentirsi immortale e il mondo era lì per noi. Vespe truccate, anni
Buon venerdì… e menomale che è venerdì!!! Qualche volta mi capita di sentire scorrere i giorni e accorgermi che li sto vivendo in apnea! La domenica è la mia ricarica. Desiderio di relax e di chiacchiere. Desiderio di nascondersi… di mimetizzarsi. Queste foto le abbiamo scattate appunto la scorsa domenica, trascorsa con alcuni cari amici nella zona di Pescaglia, in una trattoria familiare … a mangiare funghi. Non ero sicura che ve le avrei mostrate. Non sono vere e proprie foto outfit… ma sembrano quasi foto ricordo. Foto intime di una giornata davvero serena.
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