18 km mi separano dalla mia città di origine e ogni volta che ci torno per trovare la mia famiglia, mi assale una strana malinconia, un cumulo di ricordi agrodolci da cui mi lascio trasportare senza opporre resistenza. Qualche volta ho la sensazione di avere vissuto due vite, una terminata nel momento in cui è iniziata l’altra. Ma le immagini non sono svanite, né le sensazioni. Ogni vicolo porta con sé una storia e le luci che si spengono dolcemente sui bellissimi lungarni mi ricordano che non si può cancellare ciò che si è stati anche se ci ha reso diversi, come non
10 … come le cose che mi fanno sempre stare bene. In ordine sparso. La colazione al bar del sabato mattina L’ultimo abbraccio della sera Gli occhi di una alunna che non piangono più La telefonata dei miei cari che mi rassicurano che va tutto bene Una buona spiegazione, seguita, compresa Un aperitivo al solito posto con gli amici del cuore Un film leggero che libera la mente Uno sguardo incrociato che vale più di mille parole Un grazie ricevuto anche quando non serviva Una nuova t-shirt larga… larghissima
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