“ Il giorno di Pasqua in casa mia c’erano più uova che commensali. Penso di aver aperto una decina di uova di cioccolato e ogni anno mi domando chi sia quella mente perfida che idea le sorprese perché in genere somigliano ai premi della pesca delle sagre: si passa da portachiavi grandi come un’unghia che se ci attacchi la chiave non le troverai mai in borsa a ‘ gioiellini’ talmente brutti che anche la mia cuginetta di 6 anni li ha rifiutati. La cioccolata invece è buona, buonissima e penso di averne mangiata come se non ci fosse un domani; il problema è che
” Mi guardo allo specchio e la mia pelle è grigia: ha assorbito perfettamente il colore dell’inverno; poi guardo fuori ed il sole è alto così decido di prendere in faccia quest’aria primaverile che ancora pizzica. Esco sul terrazzo, apro la sdraio, spolvero gli occhiali da sole, mi siedo mezza scollacciata e per un attimo mi sento un po’ Samantha di Sex and The City su un Roof della Fifth Avenue a NYC mentre sorseggia un Martini Dry spiluccando insalata glamour.
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