L’altro giorno ho perso il controllo. Sul lavoro. Nei giorni seguenti ho avuto i crampi allo stomaco e mi sono accorta di quanto la sensazione di perdere il controllo fosse più fastidiosa e deprimente del motivo per cui l’avevo persa. So bene di avere un grosso difetto: la sindrome della perfettina Un difetto con cui combatto da anni e che, puntuale come l’influenza stagionale, si ripresenta sistematicamente. Una mia collega oggi mi ha toccato nel profondo quando mi ha sussurrato per rincuorarmi: non puoi aiutarle tutte. Devi sapere accettare i tuoi limiti. E’ stato un dejavù che mi ha riportato
L’incontro con questa gonna di piume è stato avvincente, emozionante, caratterizzato da un sostenuto batticuore. Ci siamo guardati da lontano, tenuti a distanza per un po’ e poi abbiamo veemente abbattuto ogni barriera che ci teneva lontano. L’ho indossata per un evento molto elegante, proprio ammodino come direbbe mia nonna. Con una camicia di chiffon con maniche importanti che si chiudeva con un un fiocco sul davanti, una giacca lunga, nera senza maniche e décolleté argento. Seguendo l’ispirazione dalla campagna stessa dell’Atelier Ricci. Poi però ho pensato che non avrei mai potuto tenere una gonna tanto bella nell’armadio in attesa di grandi
A pensarci bene, ci sono un sacco di ragioni per amare l’inverno o provare a farcelo piacere. Insomma io non sono una che cade in depressione ai primi freddi e neanche ai secondi in realtà. L’inverno mi è sempre piaciuto, per una marea di motivi. Che poi se ci rifletti possono sembrare scontati, ma ogni anno, periodicamente, ricomincio ad apprezzarli in un loop infinito che non mi stanca mai. La polenta, le coccole sul divano, le tisane calde ma anche le cioccolate bevute senza ansia, il bel cinema, le pizze con il forno a legna in casa, i caminetti accesi, il bagno
Viene chiamata sindrome della spugna, quella condizione in cui uno non riesce a dare il giusto peso alle cose e si fa travolgere dagli eventi e dalle preoccupazioni. Io sono stata una spugna da strizzare per molti anni di quelle belle morbide che si imbevono di acqua con tanta facilità e che non riesci mai a strizzare fino in fondo. Poi ad un certo punto ho scelto l’happy life. Non proprio da un giorno all’altro. Direi che è stato un percorso. E non vi nascondo che non è stato neanche così rapido e indolore. E sicuramente ancora non del tutto
Ma quanto sono belli i momenti ritagliati, espressamente dedicati. I momenti che ti fermi e si ferma anche il turbinio dei tuoi pensieri e dopo un po’ cominci a rilassarti. Credetemi … quando ci dicono che il tempo che passa non si sente è una bugia. Si sente eccome. Si avverte nella consapevolezza che qualcosa stia sfuggendo e che la serenità stia davvero nelle piccole cose. La serenità… A venti anni non mi ponevo il problema, a 30 non sapevo neanche cosa fosse, completamente orientata alla ricerca di emozioni forti. Con il passare degli anni è diventata l’unico vera cosa
Mi ricordo quando ancora c’era l’abito per “ricambiarsi”, (solitamente la domenica) e poi quello per uscire la sera e poi quelli che si potevano usare tutti i giorni, dell’anno precedente. Mi ricordo quando per Natale e per Pasqua era buona abitudine rinnovare. Ci penso e sorrido … perché quel periodo io l’ho vissuto in pieno e mi trovo adesso a scardinare preconcetti e abitudini che un tempo anche per me erano così naturali. L’abitino di MiaWish che vi propongo è morbido e strategico nel coprire con eleganza anche piccoli difetti. E’ un abito versatile, dalle mille possibili interpretazioni. Miawish è
La seconda tappa del fashion tour organizzato dal brand B.yu si è svolta a Lucca! Eh sì … questa volta ho giocato in casa e devo confidarvi che è stata un vero orgoglio una volta tanto essere invitata come blogger ufficiale nella mia città, ma soprattutto … una vera pacchia! Nessuna corsa dopo la scuola per prendere treni, nessun timore di perdermi, in qualche vicoletto. L’evento si è svolto in un bel negozio, la Boutique Vicolo San Carlo in Via Cenami, che già conoscevo e che propone da molti anni marche di ottima qualità. Come del resto è B.yu. che da moltissimi anni trasforma idee
Ci sono giorni in cui non si ha il tempo per pensare a cosa indossare e si vuole solo stare comode, senza però rinunciare ad uno stile che ci contraddistingua. In questi casi il nero è la soluzione migliore, perché nella fretta non si corre il rischio di fare accostamenti sbagliati; va ricordato però che la qualità dei capi basici che si intende indossare è ancora più essenziale.
Be.yu come Be you. Sii te stessa … un’esortazione, un monito mai banale…vesti la tua anima e interpretata la moda in modo che la tua personalità e il tuo carattere vengano valorizzati. B.yu è un brand che si rivolge alla donna del terzo millennio, che sia lavoratrice o casalinga, mamma, moglie o single, consapevole della propria immagine e soprattutto della propria unicità. Una donna capace di lasciarsi trasportare dalle atmosfere malinconiche a metà tra la decadenza e il sogno tipiche del circo, fonte di ispirazione della nuova collezione Autunno/Inverno 2013/2014 firmata appunto B.Yu.
La donna che amava i numeri è il libro che ho appena finito di rileggere. Qualche volta mi piace riprendere in mano libri già letti e che mi hanno particolarmente colpito. A voi capita mai? Mi ricordo che quando lo comprai fu per la copertina e il titolo. Non lessi neanche di cosa parlasse. E poi mi piacque moltissimo. E’ la storia di un’insegnante di 35, Grace Lisa Vandenburg, che non può fare a meno di calcolare ogni cosa: i passi necessari per coprire il tragitto da casa al suo bar preferito, i semi di papavero di cui è cosparsa
Rosa, lavanda, celeste polvere, verde pistacchio, lampone, giallo limone… i ladurés colors sono capaci di rallegrare una giornata! Dopo l’invasione del fluo della scorsa estate, ( e devo dire che se ne continua a vedere molto in giro), è stato un sollievo tuffarsi nei dolci e romantici colori dei macarons. Soddisfano il mio forte bisogno di dolcezza, che spesso prende il sopravvento su uno stile un po’ più street! E allora prendere in prestito i colori dei deliziosi cupcakes o ispirarsi alle tonalità dei marshmallow … appare divertente e terapeutico. Le possibilità sono due … o si sceglie una versione monocromatica,
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