Non disturbatemi. Sono occupata a vivere in leggerezza. Non disturbatemi. Sono occupata a svuotare i cassetti e ripulire gli armadi di tutto ciò che non serve più. A liberarmi di zavorre inutili, pensieri e rancori. Senza il peso del per sempre o delle aspettative di chi ti sta vicino. Ad accettare e lasciare andare. Non disturbatemi che sono occupata ad aprire le finestre e fare entrare aria nuova, a tuffarmi nella natura e respirare a pieni problemi. Non disturbatemi. No. Perché sto cercando musiche e spazi insoliti dove stare comoda e vivere senza freni e condizionamenti. Non disturbatemi. Sono occupata a
Parlo così tanto, ma davvero così poco di Amore. Forse perché ho sempre pensato che l’amore si debba fare più che raccontare. Che l’amore vada dimostrato più che espresso. Cazzate. La parte peggiore delle parole sono quelle che non si sanno dire. I sentimenti rimangono intrappolati tra il cuore e le corde vocali, mentre ascolti il suo respiro regolare e ringrazi Dio che lui sia lì, pensando che niente avrebbe più senso. Che lo vuoi adesso e anche domani. Che nessuna spalla sarà altrettanto forte, che nessun sorriso potrà darti altrettanta gioia. Che ci sei tu e lui, lui e te.
Prof cosa è l’infinito ? Qualcosa che ha spazi immensi. Silenzio. Che è qualcosa di grande lo so. Ma non lo posso raggiungere. Quindi mi chiedo: a cosa serve se è irraggiungibile? Pensa ai numeri naturali. Perché sono infiniti? Perché si può sempre trovare un numero naturale più grande di un numero dato, aggiungendo uno. Bene. La meraviglia dell’infinito sta proprio lì. Nella potenzialità. Nella capacità di potere sognare. L’infinito è la possibilità di guardare in basso, sapendo di potere guardare anche in alto. E’ la forza di spingersi oltre, oltre uno sguardo, oltre un giudizio o un pregiudizio. Quindi allora è raggiungibile? Certo. Se sei assetato. Curioso e
Ho sempre pensato che questo spazio fosse il mio diario, dove potessi scrivere dei miei pensieri liberamente. E dei miei stati d’animo. Ma tutto questo in fondo vale quando si parla di moda, di sfilate, di consigli per gli acquisti, insomma di vita felice; funziona anche bene per riversare i miei pipponi sull’importanza della leggerezza nelle nostre vite, dell’happiness mood applicato alla gestione dei disagi e delle difficoltà che incontriamo ogni giorno, quotidianamente, nei rapporti e sul lavoro. E’ lo spazio in cui può comodamente raccontare della scuola bistrattata e dell’amore per i miei studenti. Molto più difficile affidargli quella
Quante volte nella coppia ci siamo lanciati la reciproca accusa: “Ma perché non mi capisci? “ Forse dobbiamo ammettere che è una frase tipicamente femminile. In realtà capirsi in amore anche dopo anni, non è cosa scontata, perchè per capirsi bisogna ascoltarsi. Comprendersi non vuol dire infatti concordare appieno il punto di vista dell’altro, ma accettarlo. Sapersi ascoltare reciprocamente è una conquista preziosa, perchè ascoltare richiede auto-osservazione, tempo, pazienza e pratica; ascoltare richiede accoglienza e amore nei confronti del prossimo. Mi ricordo che alcuni anni fa, mi trovai a frequentare un corso sulla comunicazione efficace, condiviso con altri insegnanti, ma
Ho un brutto carattere e non lo dico per sentirmi battere sulla spalla con un pat pat rassicurante : ma dai che dici, proprio tu? Sì perché spesso sento dire in giro: “sai io ho un brutto carattere perché dico le cose in faccia, sono sincera, testarda e se mi metto in testa qualcosa non mi tiro indietro“. No, tu sei in cerca di complimenti. Perché l’ambizione e la schiettezza sono valori positivi. Io invece ce l’ho davvero il brutto carattere. E questo non vuol dire che non sia solare, sorridente, entusiasta. Sono una sorridente rompi cazz… No scusate, ho promesso
Prometto di fallire, di esitare, di essere incoerente, nervosa e divertente. Di fare la cosa cosa giusta ma più spesso la cosa sbagliata, di sorridere e piangere, di lottare, consolare, di capire, di insegnare e poi imparare. Prometto di essere imperfetta ma continuare a amarti. Come ieri. Come domani. 4 ottobre 2015 – Un anno dopo Wedding video Sandra e Giorgio Sandra Details Grazie di cuore a Gabriele e NDPhoto per questo splendido regalo.
Di fronte a un libro non so resistere. La prima e l’ultima pagina sono le mie tentazioni. Devo capire di cosa si tratta. Devo vedere come va a finire. Se libro è fatto di pagine bianche penso subito a come riempirlo. Ho un quaderno per ogni cosa. Per la scuola. Per i miei articoli. Per le collaborazioni. Per i miei pensieri. Every story needs a book. Questo sarà il libro delle mie felicità trascurabili. Quei piaceri leggeri come il vento e rapidi come come il volo di un aereo. Quei momenti di gioia momentanea che ti fanno stare bene due
E la chiamavano … happiness mood Ho aperto questo spazio quasi quattro anni fa circa, chiamandolo fashion blog. Ma non lo è mai stato. Gli avevo offerto una carta d’identità falsa (brutta cosa… confesso); insomma l’idea era che potesse entrare senza troppi controlli, un po’ da infiltrato nel regno dei blog letti da qualcuno. Ho aperto questo spazio in realtà perché volevo parlare di happiness mood; mi sentivo una paladina della leggerezza delle cose serie, ma sapevo anche che non sarebbe stato facile in un mondo dove le cose serie si affrontano con la fronte corrucciata e quelle leggere come superflue.
Quando dico che mi piace metterci la faccia, lo faccio sul serio. E forse qualcuno sorriderà non capendo il senso di volersi spingere così tanto. Ma se è vero che il mio rapporto con la moda e il fashion è solo un gioco, non è possibile sedersi sul divano quando si ha un’occasione per giocare, sperimentare e divertirsi con la propria immagine. E questo è permesso a qualunque età. Ed è legale. Tommaso Paolicchi è un bravissimo make-up artist che utilizza colori e materiali per creare trucchi insoliti e delineare personaggi di fantasia quasi ultraterreni. Ieri vi ho raccontato del nostro incontro e della sfida
Mi rendo conto di quanto questo spazio per me sia vitale quando di fronte a un turbinio di pensieri che si arrovellano nella testa da giorni, solo l’idea di stenderli, uno dopo l’altro come panni a al sole, mi rilassi. Sia terapeutico. Questi giorni sono un po’ bloccata; sto vivendo come in un limbo, in una eterea nuvoletta di tristezza, una tristezza percepita, assorbita come l’acqua in una spugna naturale. Esistono due tipi di dolori a mio avviso. Il dolore che ti colpisce in pieno, come una bomba, ti devasta, ti toglie il sonno, la fame, la voglia di vivere, è
Lista semiseria di ciò che noi donne desideriamo e non desideriamo per San Valentino . Vi ricordate il celebre film “What Women Want” uscito nel 2000 nel quale Mel Gibson, a causa di un incidente avvenuto nel suo bagno, o un po’ per punizione divina, si ritrovava all’improvviso a sentire tutti i pensieri delle donne? Quanti uomini vorrebbero avere questa capacità per capire veramente cosa pensano e vogliono le donne che amano? Soprattutto adesso con San Valentino alle porte! Il 14 Febbraio è una festa un po’ ambigua per noi femminucce: ci sono le Romanticone per le quali S. Valentino va
Perché la colpa a qualcuno si deve dare. Leggo oggi con un certo sconcerto un articolo in cui si afferma la necessità di imporre un un codice di condotta per i docenti che utilizzano i social network, in particolare Facebook. Nello specifico, la proposta avanzata dall’Osservatorio sui Diritti dei Minori al ministro dell’Istruzione, si basa sulla considerazione che l’autorevolezza di un docente di fronte alla classe possa essere messa in crisi a causa di Facebook o altri social network. Le amicizie virtuali strette sembrano condurre a una confidenza sconveniente e a un tu non affatto pedagogico. Tale rapporto rischierebbe di alterare il
«Il bene è contagioso» scrive Bergoglio. «E come il bene tende a comunicarsi, così il male a cui si acconsente, cioè l’ingiustizia, tende a espandere la sua forza nociva e a scardinare silenziosamente le basi di qualsiasi sistema politico e sociale». E’ un po’ lo stesso messaggio che con un linguaggio più semplice e adatto ai bambini stava dentro la favola dei Caldomorbidi che vi ho scritto qui la vigilia di Natale. E’ un pensiero che in questi giorni mi torna costantemente in testa e fa rumore … più forte dello scarto dei regali, più forte dei primi botti di
Regalate Caldomorbidi e non ne potrete più a farne a meno Se avessi un bambino, in questa sera di Natale, prima che si addormenti mi sdraierei accanto a lui e gli racconterei questa storia… Poi ho pensato che in fondo potevo raccontarla qui. E sarebbe comunque stato bello pensare che qualcuno stasera, nell’attesa di Babbo Natale, magari l’avrebbe letta, stringendosi in un vero e sincero “caldomorbido”. Perché i caldomorbidi saranno sempre più contagiosi dei timori. Basta crederci. Questo è il nostro regalo per voi e … anche un po’ per noi stessi.
Qualche giorno fa eravamo qui, sulla Empire State Builiding e il mio cuore batteva all’impazzata mentre immaginavamo di essere sul tetto del mondo.
Eccomi!! ! Dopo una parentesi lunga come un sogno di quelli che non vorresti più svegliarti. E se ti capita di farlo ti rigiri, ti metti lì buona buona e speri di riprenderlo dal momento in cui si è interrotto. Ma non funziona quasi mai. Eccomi rientrata da un viaggio meraviglioso in una città che ho sempre voluto visitare e che ho pertanto investito di tante aspettative. New York ti getta una secchiata di acqua gelata all’improvviso, ti asciuga con un asciugamano ruvido e poi ti dà una pacca sulla spalla! New York ti smuove, ti carica e ti fa credere che
Miami ti entra dentro molto più lentamente rispetto a New York. Il nostro primo impatto non è stato poi tanto positivo. Caotica, un po’ dispersiva, decisamente latina. Dopo molti giorni frenetici trascorsi nella Grande Mela è stato come tirare il freno a mano tutto a un tratto. Ripresi poi dal colpo di frusta, ci siamo abbandonati ai ritmi lenti e festaioli di una città davvero unica.
Solo quando ti allontani un po’ dalle cose riesci a coglierne la vera bellezza. New York ti amiamo.
Ci avevano detto in molti che la prima cosa da fare a NY era alzare gli occhi al cielo. Questa è una piccola parte di quello che abbiamo visto ieri. Ci piaceva condividerlo con voi.
“Tutto il resto era ancora nulla. Inventarlo – questo sarebbe stato meraviglioso“. Alessandro Baricco
“Ci sono persone che entrano nella tua vita per poco. Come biglie frettolose o, in modo a volte violento, meteore che si scontrano col tuo vissuto e lo incrociano per un attimo. Poi vanno. Alcuni lasciano una traccia. Una ferita. Un’impronta. Una bruciatura. Una cicatrice. Un marchio. Altri, semplicemente si dissolvono. E non ti ricordi più che faccia abbiano, o come parlano, o come ti mettono le mani addosso. Poi ci sono gli altri. Quelli che rimangono. Sì, perché altri rimangono incastrati nel tuo vissuto. Ci stanno, mettono radici, fondamenta, domicilio. Condividono l’aria, il cibo, le canzoni. Ti mostrano ricordi,
Dopo le foto di qualche giorno fa ecco anche il video del Backstage dell’Engagement Un grazie speciale a Dani di Digital Sposi che ha saputo cogliere la spontaneità dei nostri gesti e la magica lentezza di questo posto magnifico che è Valdirose. Un bacio A presto. Sa ♥♥♥
Va beh … ormai la voce è passata, non credo che sia più una vera sorpresa. Anche io e Giorgio ci siamo decisi a mettere un punto importante dopo molti anni di vita insieme. Circa 15 anni. Mi sembra lontano il tempo in cui risoluta affermavo, mai una seconda volta. Non mi sposerò più… Poi le cose cambiano, noi cambiamo, la vita ci rende più flessibili e ci invita a guardarci con occhi diversi. E scatta il bisogno irrazionale di rendere la coppia … una famiglia di fatto, di fronte a tutti, di fronte anche alla società. Anche se in fondo
Se c’è una cosa che riesce a innervosirmi, a farmi storcere il naso, è quando mi dicono ” bon per te“, ” bon per te che sei felice“, “bon per te che ti diverti e sorridi sempre“, “bon per te che sei amata“. Sì proprio bon … alla toscana. E se anche riesco a coglierne lo spirito di benevolenza, mi viene quasi da toccare ferro. Eppure se mi volto indietro, riesco ancora sentire i passi pesanti e dolorosi che mi hanno portato a oggi. Uno per uno. Indistintamente. Gli errori e quel forte senso di inutilità che ho ricacciato nell’angolo più remoto del
Qualche volta mi capita di rallentare, i passi si fanno sempre più lenti, fino a fermarsi. Succede nelle passioni, succede nelle amicizie, succede ogni volta in cui la direzione che ho preso necessita di una riflessione. E meno male che succede aggiungo ..così si ha il tempo di riflettere sul fatto che negli ultimi anni, mesi o giorni ci si è mossi per inerzia, come su un piano inclinato dalla superficie priva quasi di attrito. Si ha tempo di interrogarsi se questa è la direzione che abbiamo scelto o semplicemente ci stiamo lasciando trasportare.
Ma quanto sono belli i momenti ritagliati, espressamente dedicati. I momenti che ti fermi e si ferma anche il turbinio dei tuoi pensieri e dopo un po’ cominci a rilassarti. Credetemi … quando ci dicono che il tempo che passa non si sente è una bugia. Si sente eccome. Si avverte nella consapevolezza che qualcosa stia sfuggendo e che la serenità stia davvero nelle piccole cose. La serenità… A venti anni non mi ponevo il problema, a 30 non sapevo neanche cosa fosse, completamente orientata alla ricerca di emozioni forti. Con il passare degli anni è diventata l’unico vera cosa
Ogni tanto tenta di vivere e basta… Vivi semplicemente. Non lottare e non forzare la vita. Osserva in silenzio ciò che accade. Lascia accadere ciò che accade. Permetti a ciò che è, di esistere. Lascia cadere ogni tensione e lascia che la vita fluisca, che accada. Osho
Nessun pippone* giuro! Nessuna lista dei propositi per il nuovo anno. Ho smesso da tempo di farli, tanto durano dal primo gennaio a Befana. Non ho intenzione neanche di farvi vedere i migliori looks, perché intanto basta andare nella sezione My outfit, no? Allora che ci fai qui ? Sono passata solo a farvi un saluto, nel caso qualcuno tra l’appuntamento dal parrucchiere, la preparazione del cenone, o il bacio sotto il vischio, riuscisse a fare una capatina. Ci tenevo che trovaste i miei auguri per il nuovo anno. Auguri semplici, non pretenziosi, di una vita lieve. La leggerezza, troppo
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