Siamo in vena di Oscar e di Primavera… W Leo, che finalmente ha ricevuto il premio, segno di una costanza e determinazione ormai rare in questa epoca. Allora qualche premio alla bella Lucca, diamolo anche noi. Migliore scenografia [naturale]. E qui, vince facile. Perché se qui non vi trovate d’accordo, iniziate a dubitare del vostro senso estetico. Miglior qualità di vita. Qui a Lucca ci si move, ma senza poi agitarsi troppo. In fondo il tutto si sviluppa in un ampio anello attorno alle mura e quando fai più di 5 minuti di traffico o inizi a chiamare a casa
Nello spazio tra il Sacro e il Profano, c’è posto per l’Anima Gemella Ti ricordi quando mi hai chiesto se avevo le pastiglie per la felicità? La pastiglia è la vita. Vivi, buttati, apriti, ascoltati. Le tue paure, le tue ansie sono dovute al fatto che tu esisti ma non vivi. Sei castrato nei sentimenti. Sei bloccato. Ti ricordi quella frase di Oscar Wilde? Diceva che vivere era la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste e nulla più. Fabio Volo, da “E’ una vita che ti aspetto” Non so se sia Wilde il sacro e Volo
Col passar degli anni le città cambiano, come le donne, e non si riconoscono più. “Lucca è cambiata. Dai ammettiamolo. Facciamolo serenamente, perché così ci libera tutti. Ci libera e libera Lucca da quella patina borghese e nebbiosa da cui da sempre è avvolta. Lucca mette in soggezione. Un po’ come quando vai a un primo appuntamento e non sai mai che metterti. Troppo elegante, no. Troppo sportiva, sembra che non te ne freghi abbastanza. Un po’ “trasanda per finta”, poi si capisce che lo strappo al jeans ci hai messo 7 ore per farlo così. Cosa indossare a un
Settembre è un mese complesso. Generatore automatico di inizi, di propositi e tagli di rami secchi. E’ il “lunedì dei lunedì”. E’ il lunedì dell’intero anno. E’ un mese bello ma contradditorio. E’ come l’uomo che ha l’amante, promette ma non lascia mai la moglie. Sembra caldo, ma al primo maglioncino che togli verso sera e ti lasci andare, ti ammali. E’ un primo gennaio senza i regali di Natale. Liste lunghissime di dovrei e farò senza quella serenità per compilare la lista che ti arriva dal “a Natale siamo tutti più buoni”. E’ il mese con cui a livello
“Non suonare quello che c’è. Suona quello che non c’è. A Lucca un evento da non perdere: Anfiteatro Jazz 2015” “Non c’è mai fine. Ci sono sempre dei suoni nuovi da immaginare, nuovi sentimenti da sperimentare. E c’è la necessità di purificare sempre più questi sentimenti, questi suoni, per arrivare ad immaginare allo stato puro ciò che abbiamo scoperto. In modo da riuscire a vedere con maggior chiarezza ciò che siamo. Solo così riusciamo a dare a chi ci ascolta l’essenza, il meglio di ciò che siamo.” John Coltrane Ormai ho una frase ricorrente. Una fissazione quasi. E’ questa: “No,
L’artista è qualcuno che produce cose di cui la gente non ha bisogno. / Andy Warhol “A Lucca non c’è mai nulla”. E’ una frase che sento dire spesso. Anche dai lucchesi. Fatto salvo che anche se c’è qualcosa, per il lucchese medio, deve essere fighissimo, particolarissimo, un sacco chic, sennò è meglio che non ci sia. Ma questa è un’altra storia (peraltro per me incomprensibile. Forse è per questo che risultiamo un filino “noiosi”?). E qui, mi sono giocata almeno il 30% dei miei conoscenti lucchesi. Vabbè, vi offrirò da bere. Invece le cose a Lucca ci sono. Basta
Cronenberg a Lucca? Si, grazie. “Non esiste il destino, tranne quello che noi creiamo per noi stessi” M Butterfly di David Cronenberg. Era il 1993 quando uscì. Io lo vidi circa 8 anni dopo. Dopo 22, sono riuscita a vedere al Puccini Museum – Casa natale, il costume originale indossato da John Leone. Pic by Puccini Museum Ho chiuso un cerchio. Sì, davanti a quel meraviglioso abito di scena ho chiuso un cerchio, partito nel 1993 e chiuso nel 2015. Ci sono film che lasciano il segno, registi che mandano significati più profondi rispetto ad altri. “Sei tu la mia
Un altro Pitti. L’Altro Pitti. Alla fine ci vai. E ci rivai. Mi sono fatta l’idea che per quanto cambiato negli anni, Pitti sia diventato un po’ come Sanremo. Una bella signora a cui è difficile dire di no. Magari la infami, ma alla fine cedi. Oppure, se sei fortunato, riesci a viverti Pitti, con un occhio anche al di fuori dalla moda. Un altro Pitti. L’Altro Pitti. Il tema di questa edizione è stato quello del camminare: “Walkabout Pitti”. E onestamente l’ho trovato assolutamente e perfettamente in linea con l’uomo (l’essere umano) di oggi e di domani. Perfettamente il
Il Natale batte tutto. E… tranquilli… Babbo Natale il carbone te lo porta solo se sei stato cattivo Eccoci qua. Con il Natale, ormai arrivato. Un immenso concetto derivato da un compleanno. Mi sono prodigata in questo mese di dicembre, a divulgare lo spirito natalizio parlandone e scrivendo qualche post su Facebook e mi è piaciuto tanto interagire con le persone che hanno commentato i post. Tantissimo. E’ la parte bella dei social. E anche quest’anno, un sacco di gente stufa del Natale, che spera passi presto. Come una condanna. Stamattina leggo Selvaggia Lucarelli (per adesso, la adoro) e ho
Photolux Festival: quando le foto diventano storie. “Cecità è vivere in un mondo dove non vi sia più speranza” Jose Saramago, Cecità 8 euro. Lo dico subito per le persone che vogliono sapere il prezzo (chissà perché molti paragonano i lucchesi ai genovesi…). Per le grandi famiglie, per le comitive di amici e per i tirchi. Ecco per quelli a cui 8 euro gli sembrano tanti, vi dico no. Ci prendete due birrette che poi evaporate via in pochi minuti. Qui vedete tantissime foto e alcune vi rimarranno dentro. Forse per tanto tempo. Palazzo Ducale: Saudade Moon di Paolo Marchetti, vincitore del Leica
“Vi siete mai sentiti i salvatori di qualcuno? Vi siete mai resi conto di essere stati i cattivi di una situazione? Avete mai desiderato che quella giornata di pesca, o quella partita di pallavolo, diventasse il resto della vostra vita? Se siete sufficientemente consapevoli della vostra esistenza, probabilmente la risposta è sì. Solo che in una o in tutte queste situazioni, abbiamo continuato a vestirci in borghese. Abbiamo continuato ad essere assolutamente anonimi nei nostri comodi vestiti. Niente che caratterizzi le nostre azioni o i nostri desideri attraverso l’abito indossato. Ecco cosa mi da serenità durante i Lucca Comics. In
“Chi la chiama Lynchmania, chi Lynchaggio, comunque la si metta si parla di lui in questi giorni a Lucca. Lucca Film Festival. David Lynch nel programma. Sulla carta una bomba. Mi sono sorpresa a leggere sui social diverse persone che non lo conoscevano. Per Dio, un po’ di amor proprio. Googolate in silenzio. Non occorre dire proprio tutto tutto. E nonostante i suddetti e una pubblicità direi discreta, la gente c’era. Tanta, davvero tanta. Per la conferenza, per il Concerto e per la lezione sul cinema del lunedì mattina alla Chiesa di San Francesco.
” – Kika allora ti passo a prendere alle 18:45, prima non riesco- – Vai perfetto. Una ventina di minuti ci vogliono tutti per arrivare a San Gennaro- Per me che vengo da fuori (ormai lucchese di adozione da anni), esiste quasi esclusivamente il centro storico e quando ho compreso che l’evento si trovava a San Gennaro mi sono domandata se fosse una località misteriosa tipo Frittole o Molina di Quosa. Ma la cosa mi aveva incuriosito, oltre al fatto di avere conoscenti che partecipavano all’evento come architetti o ristoratori. Perché è vero, si mangia anche con gli occhi. Gli architetti
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