Smiling Fregole. Mettete insieme due ragazze che hanno in comune quel certo senso di leggerezza, dato dall’esperienza più che dall’incoscienza. Mettete due ragazze che nonostante l’età sono davvero un po’ incoscienti, molto curiose e convinte che ci sia così tanto da vivere e da scoprire. Date loro uno smartphone e spiegate loro a cosa serve ( ahimè hanno conosciuto e usato per anni il telefono a gettoni ). E che dentro c’è anche google maps così riusciranno a non perdersi mentre viaggiano con il naso all’insù… o all’ingiù. Portatele a Parigi e lasciale libere. Libere di innamorarsi a ogni angolo, reinventarsi a
“Ci sono persone che entrano nella tua vita per poco. Come biglie frettolose o, in modo a volte violento, meteore che si scontrano col tuo vissuto e lo incrociano per un attimo. Poi vanno. Alcuni lasciano una traccia. Una ferita. Un’impronta. Una bruciatura. Una cicatrice. Un marchio. Altri, semplicemente si dissolvono. E non ti ricordi più che faccia abbiano, o come parlano, o come ti mettono le mani addosso. Poi ci sono gli altri. Quelli che rimangono. Sì, perché altri rimangono incastrati nel tuo vissuto. Ci stanno, mettono radici, fondamenta, domicilio. Condividono l’aria, il cibo, le canzoni. Ti mostrano ricordi,
Sono una fan sfegatata dei long dress, degli abiti lunghi estivi. Non passano di moda, sono super pratici, te li infili con una ciabattina e sei già immersa nell’atmosfera estiva. Soprattutto sei hai dei lunghssimi capelli vaporosi, illuminati dalle sfumature della salsedine. Peccato che quest’anno la mia chioma sia in ricrescita dopo un taglio super coraggioso che oramai risale a settembre scorso e pertanto abbastanza inguardabile e oggettivamente poco fluente. Così molti dei miei adorati abiti in stile hippy chic sono rimasti nell’armadio. Intristiti e snobbati.
Metti che una domenica pomeriggio ti fai tre ore di macchina per raggiungere un luogo segreto, un Secret Show, nelle campagne del Chianti. E lo fai perché sai che condividerai l’esperienza con dei cari amici, che vedi poco a causa della distanza e ogni occasione si sa … va sfruttata. Poi, quando cominci a chiederti se arriverai mai, scorgi un posto davvero incantato. La tenuta storica di Badia a Coltibuono. E i sorrisi di chi ti accoglie ti ripagano. Mi accorgo che i miei tacchi non sono adeguati e vorrei toglierli per camminare a piedi nudi in un giardino tanto meraviglioso.
Non è poi che mi piaccia guardarmi indietro abbandonandomi alla nostalgia. Ma qualche volta mi viene da chiedermi dove siano finite quelle bellissime abitudini di una vita che al momento mi sembrano appartenenti ad un’epoca lontanissima. Insomma ma dove son finiti i pic nic ??????? E voi direte ma come? E i pranzi al sacco, i dejeunere sur l’herbe ( come lo chiamano i francesi), gli eleganti pic nic rigorosamente in white style, ma non ti piacciono? Si certo! Ma quando parlo di picnic penso a quando partivamo con le macchine “scoperchiate” e chi non poteva, metteva almeno il braccio
Metti che tre blogger si incontrino per farsi gli auguri, tre ragazze… ehmmm… tre donne così diverse. In realtà due di esse hanno sfidato una nebbia fittissima per venirmi a trovare qualche sera fa e portarmi due meravigliose palline di vetro perfettamente in tema con il mio albero di Natale e neanche c’erano mai state a casa mia. Casualità?… Io la chiamo osservazione, cura dei dettagli, empatia. Mamma Sandra… qualche volta questo termine scappa tra di loro, ma ha la dolcezza di un rispetto affettuoso. Ed io mi sento più protetta dalle loro attenzioni che … protettrice. Così tra un caffè
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