Conclusa ormai da una settimana la quinta edizione della Montecarlo Fashion Week, vi ho solo raccontato del gran Gala-dinner, ma ancora non vi ho mostrato niente delle collezioni e dei marchi che hanno sfilato. La location scelta è stata il Le Cirque de Monaco, svuotato per l’occasione. E già l’idea di non doversi spostare da una passerella all’altra ha regalato un grande sollievo. Un’unica passerella, un grande maxischermo e una ventina di stand a semicerchio alle nostre spalle che offrivano la possibilità vedere e toccare direttamente anche alcune delle creazioni in sfilata. Circa 20 fashion show in due giorni fitti di eventi e presentazioni. Alcuni marchi
Le persone hanno perso il desiderio e il coraggio di sognare. In realtà non credo che sia esattamente così. Sognare è vitale: una vita senza sogni sarebbe vuota, monotona. Sognare in fondo è anche facile e noi italiani siamo per natura un popolo di sognatori. Quello che talvolta risulta sbagliato credo che siano i luoghi in cui ci ritroviamo a cercare i nostri sogni, fantasiosi e irraggiungibili. Magari in realtà virtuali o nelle vite di altri. Ricordo di avere letto una frase molto bella in un libro di D’Avenia: una vita di sogni impossibili è come un giardino di fiori finti
Ci sono delle giornate in cui tutto scorre senza troppi intoppi eppure si ha la sensazione che tutto vada storto. Un piccolo inconveniente, una telefonata improvvisa che ti fa ritardare sul lavoro, la maglia che stavi per indossare e che scopri macchiata, il tuo cappuccino che è sempre troppo caldo o troppo freddo. Il telefono scarico quando ti serve e la bilancia che non scende. Quel mal di testa che non ti vuole passare e il traffico che rallenta il tuo agognato ritorno a casa. Si ha quella sensazione particolarmente sgradevole di avere tutto quello che in fondo ci permetterebbe
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