Domani, per il quarto anno di seguito, apre le due porte il salotto più elegante e vario, fiore all’occhiello della nostra città: Fashion in Flair. L’appuntamento annuale con la moda, lo stile, la ricercatezza e il benessere, ideato da Ilaria Mari e che piano piano, anno dopo anno, ha conquistato lucchesi e turisti occasionali grazie al contributo organizzativo di Spin Factory e L’Evento e il patrocinio di Comune di Lucca, Provincia di Lucca, CNA, Confartigianato e Confcommercio Lucca. Un’edizione ricca di novità, di nuovi appuntamenti e sezioni inedite, che si terrà a Villa Bottini ( per il secondo anno di seguito
L’avete vista indossata nell’ultimo post. Vi avevo anticipato però che vi avrei detto di più. Intanto partiamo dal nome: Le4uadre. Ha un suono bellissimo, richiama un termine francese le cadre. E scopro infatti che Damiana, una delle quattro ideatrici e sostenitrice del progetto è innamorata persa della Francia dove ha vissuto per circa tre anni. Un po’ fa pensare anche ad un quadro, forse per la voglia di puntare sul pezzo unico. Che in fondo lo è dal momento che per fare una stampa vengono impiegate dalle 4 alle sette ore. Si parte infatti da una fotografia reale che poi
Incontro la designer Giulia Rositani a Milano in una giornata piovosa e devo ammettere che sono anche un po’ emozionata dal momento che la seguo quasi fin dai suoi esordi. Ho indossato spesso le sue splendide e colorate creazioni ma non avevo ancora avuto la possibilità di associare ad esse un volto. Arriva trafelata, quasi si scusa per il lieve ritardo ( tipo 5 minuti), non sa ancora che io ho dovuto forzare la mia natura per arrivare in tempo. Ha uno sguardo intenso, lineamenti delicati, un atteggiamento composto, riservato, la ragazza della porta accanto praticamente. Ci sediamo e mi comincia
An Italian Theory e la colazione all’italiana Italianità, cibo e sense of humor. Un mix pazzesco e contagioso. Una collaborazione tra l’eclettico designer Alessandro Enriquez, creatore di An Italian Theory, ( brand made in Italy fino alla punta dei capelli, a partire dal nome, passando per la produzione, fino all’impronta inconfondibile dei disegni ) con la talentuosa e sorridente Azzurra Gronchi che ha curato in particolare il design delle borse. E dopo la collezione primavera estate 2015, inspirata ad una delle eccellenze italiane, ovvero la pasta , è la volta di un altra tradizione gastronomica tutta nostrana. La colazione all’italiana. E allora via
Passano i giorni, i mesi e gli anni. E qualcuno ci ricorda che è il momento di affrontare la vita. Sorrido e abbasso lo sguardo. Ma questo è esattamente il modo in cui ho scelto di affrontare la vita. Lievemente. E mi accorgo che questa scelta condiziona molto non solo i miei pensieri, ma anche i miei scontri e i miei incontri. La leggerezza ci porta a osare perché non si teme il giudizio degli altri. La leggerezza nel senso più bello del termine ci permette di interpretare la realtà e rappresentarla senza prendersi troppo sul serio. Da tempo ho deciso
Iniziamo per tempo. E se ancora il termometro segna 16/17 gradi che ancora non abbiamo messo i nostri caldi cappotti che tanto sono di moda quest’anno e le nostre morbide sciarpe sono ancora impilate nei nostri armadi in ordine di colore, vi faccio dare una sbirciatina a una collezione meravigliosa della prossima stagione estiva che mi ha incantato per la leggerezza delicata e sinuosa che la caratterizza. E perché l’incontro con lo stilista Mauro Gasperi mi ha lasciato la sensazione di essere potuta andare più in fondo e avere toccato davvero con mano l’inspirazione e la creatività di un grande
Non mi basta mai. Il colore intendo. E così indosso una splendida giacca a fiori e formichine di Giulia Rositani. Un capolavoro, un tripudio di colori che ci mette un secondo a donarti il buon umore; ed è calda e comoda e ha una linea japan fighissima! E non vorresti davvero toglierla mai. Se devo scegliere tra un abbinamento per lei con un rassicurante black o un bluette acceso, scelgo il secondo. Se devo scegliere tra una stringata argento e un mocassino nero, non ho dubbi. E lascio a casa le stringhe. E poi a farmi compagnia la mia Nolita
Scusate le spalle. Ho voglia di ruzzare. Oggi sono allegra. Allegra parecchio. E’ lunedì, tra cinque giorni esatti mi sposo e tra una settimana voleremo lontani per qualche tempo. Oggi sono allegra e vorrei urlarlo al mondo perché l’allegria può essere contagiosa forse più della tristezza, basterebbe che provassimo a diffonderla. Pronto Ciao. Perché mi hai chiamato? Per dirti che sono felice. Che sto bene e che mi viene da piangere dalla contentezza. Che la ruota gira e che bisogna sapere aspettare.
Ci sono sono delle persone che hanno coraggio e fortuna di portare fino in fondo il loro talento, seguendo con tenacia a livello professionale ciò che desiderano, ciò che sentono di essere. Queste persone rischiano di essere felici e sono rare. E io ne ho incontrate due. La cosa ancora più inconsueta è che non ho neanche dovuto fare tanta strada ma soltanto spingere la porta del magnifico Palazzo Mazzarosa nel cuore del centro storico a Lucca e entrare in un luogo magico dove ogni stanza aperta dentro l’altra mi ha condotto per mano in un’atmosfera quasi fiabesca, nel regno di
Quando si dice la casualità. Io mi ci intrippo al pensiero. E guai chi dice che FB è una rovina. Perché se riesci a mostrati virtualmente per quello che sei anche nella realtà, può succedere che ti trovi, perché un po’ ti somigli. E poi magari ti incontri dal vivo perché … “dai sono in zona e ti passo a trovare a Lucca“. E così vedo entrare nello studio Think Visual in cui Giorgio lavora con Filippo, Marina Santaniello, una signora bionda dagli occhi vibranti, il sorriso coinvolgente e tanto da raccontare. Così mi emoziono. E’ una biologa, un’insegnante, una
Un piccolo esercito di capolavori sartoriali, fieri e ordinati in sequenze ritmiche che rispettano razionalmente la cronologia. 27 sculture di luce che declinano e raccontano la poesia e il genio creativo e progettuale di Gianfranco Ferrè, che esemplificano un ventennio del suo talento creativo (1982-2006). Un’emozione che ti toglie il fiato e ti pone immediatamente in un punto di osservazione se pur privilegiato, decisamente molto ribassato. Venerdì scorso sono stata invitata alla conferenza stampa di presentazione delle mostra organizzata dalla Fondazione Museo del Tessuto di Prato e dalla Fondazione Gianfranco Ferrè e curata da Daniela Degl’Innocenti, ” La camicia bianca
Ok questo articolo non volevo scriverlo. Insomma ci ho provato, ad abbassare la testa tentando maldestramente di distogliere lo sguardo come stessi di fronte ad una proffe che scruta attentamente la classe prima di decidere chi interrogare. Perfida… La mia coscienza di blogger ha vacillato (esiste una coscienza di blogger? ). E ho deciso di alzarmi volontariamente e con passo traballante dirigermi verso il mio destino. Quello di sfigata.
Fuori sta diluviando e mi prende un po’ di ansia perché l’evento che aspetto da tempo e che ha richiesto un lavoro di mesi da parte delle organizzatrici, è davvero alle porte. Poi penso che se l’ansia ce l’ho io… posso solo immaginare come si deve sentire chi ha investito così tante energie. Venerdì prenderà il via a Lucca Fashion in Pfanner, l’ ambiziosa iniziativa di cui vi ho ampiamente parlato precedentemente (QUI l’articolo). Si lo so, ormai sapete tutto e non volete che mi perda in chiacchiere… Arriviamo alla sorpresa annunciata! Anzi alle due sorprese!!!
E’ stata dura non dirvi niente fino ad ora, ma ho dovuto aspettare che tutto fosse stato definito e pianificato. Ho davvero una bella notizia da darvi, in particolare per coloro che hanno una reale passione per l’artigianato e in particolare per la tradizione artigianale italiana. E una bella notizia anche per me!
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