Vogue.com ( Foto di Luca Tombolini) Sono tornate. Dicono direttamente dagli anni 2000. Io non credo di averne indossate molte in quel periodo, ma senza dubbio ne possedevo di ogni colore e tipologia molti anni prima. Sto parlando delle mitiche calze a rete che hanno conquistato più di una generazione. Simbolo di seduzione ai tempi di Sophia Loren e Marilyn Monroe, emblema del rock e della trasgressione ai tempi di Madonna negli anni ottanta. Le abbiamo lasciate in stand by nei primi anni 2000, ma adesso le fishnet ( reti da pesca, così ora le chiamiamo per sentirci più cool ) sono tornate a essere un
Non ho paura del tempo che passa. Sono gli attimi a farmi paura. Perché un secondo sembra niente. Ma niente non è . Basta un attimo per dirsi: non ti amo più. Per un colpo di pistola. Per voltare le spalle. Dura un attimo il suono del telefono quando arriva una brutta notizia. E’ un momento troppo piccolo? E’ il momento che viviamo. Forse l’unica realtà, felice o doloroso può essere eterno. Forse vale la pena starci dentro, sopra, pienamente, intensamente. Anche perché un attimo è anche il momento di un bacio, quello in cui diciamo di sì, in cui
Il Bianco è simbolo della purezza, dell’innocenza e del pudore. Esprime speranza per il futuro, fiducia nel prossimo e nel mondo in genere. E’ un colore puro e immacolato e proprio per questo motivo, nella cultura occidentale è spesso usato nelle cerimonie religiose. Chi ama il Bianco sembra che riveli una spiccata tendenza al fatalismo, ma al contempo esprima creatività e immaginazione. Il bianco come una tela sui cui dipingere. Chi preferisce il Bianco ha il continuo desiderio di cambiamento e viene stimolato dalle novità che la vita gli presenta. Ha grande fiducia negli altri e in tutto ciò che
Il tornado è passato. Te ne accorgi nel momento in cui lo stomaco si allenta e ricominci ad avere fame. Riesci ad ascoltare chi ti parla. Accendi la radio e non ti disturba e ti accorgi anche che fuori ha smesso di piovere. Da quando? Forse ora. La vita è andata avanti, un giorno dopo l’altro ma tu questi giorni non li hai vissuti. O non ricordi di averlo fatto. Le cose non vanno sempre bene l’importante è affrontarle uniti. Ho una mamma che è roccia e mi riporta sulla retta via. Uniti. Perché la famiglia è tutto. E il
Oggi si va sul classico. Perché se questo inverno siete alla ricerca di un capo che in fatto di stile vi faccia andare a colpo sicuro questo è il cappotto grigio, soprattutto se dalla linee pulite e minimal. Il cappotto grigio, insieme a quello cammello, sono i capi che una donna dai 30 anni in su dovrebbe avere nell’armadio: semplici, sobri, ma soprattutto versatili. Come abbinare il cappotto grigio? Compitino stra-facile. Gli abbinamenti che funzionano sono parecchi. Estremamente chic con il blu e con il nero. Sta da dio con il rosso. Io lo adoro con il blu elettrico e il bordeaux.
Non lo so perché sono stata sempre affascinata dalle geishe, simbolo della cultura di un paese, il Giappone, così lontano da noi e dalle nostre tradizioni. Forse perché ho sempre letto in loro una grande eleganza e una grande cultura unite a una sorta di spirito di dedizione e determinazione sconosciuti a mio avviso alla donna occidentale. Un mix bellissimo di sensualità e mistero, di spontaneità e arguzia. E’ anche vero che nell’immaginario comune la geisha ha spesso richiamato l’idea di una prostituta, associazione del tutto inesatta e legata soltanto al fatto che durante l’occupazione americana in Giappone alcune geishe si
Credo che nei lieti viaggi e nei minuti dolcissimi e che il tempo rallenti e acceleri seguendo le nostre emozioni. E che se aspetti qualcosa poi la godi di più. Credo nella filosofia della gioia e nell’energia, quella vera che ti porta a fare qualcosa ma sul serio e non … “se magari la facessi sarebbe bello“. Credo nelle amicizie che non muoiono mai ma anche in quelle finite che mi hanno lasciato qualcosa. Credo ancora nella scuola, bistrattata, offesa e relegata al lato, in panchina un po’ come Babe, che nessuno deve mettere in un angolo ( cit. Dirty Dancing
Ci sono giorni nella vita in cui non succede niente, che passano senza lasciare traccia, come se non fossero vissuti. E non te ne accorgi, cioè te ne accorgi dopo. Quando sono passati. E vorresti tornare indietro per viverli meno distrattamente. Per fare la telefonata che non hai fatto o per incontrare l’amico che da tempo non vedi. O forse solo per sederti in un angolo ad osservare la gente che passa, perché guardando gli altri, guardi un po’ anche te stesso e lo specchio in questi casi non serve perché ti rimanda solo l’immagine che vuoi. E non si
Ultimo look per la mia settimana della moda a Milano. Protagonista… un abito Missoni vintage, con il suo inconfondibile zig zag in tutte le sfumature del verde e dell’azzurro. Ipnotico, geometricamente regolare, elementare nel tratto, geniale negli accostamenti cromatici. Familiare perché risale nei ricordi fumosi dei maglioni di lana del babbo.
Buon venerdì… e menomale che è venerdì!!! Qualche volta mi capita di sentire scorrere i giorni e accorgermi che li sto vivendo in apnea! La domenica è la mia ricarica. Desiderio di relax e di chiacchiere. Desiderio di nascondersi… di mimetizzarsi. Queste foto le abbiamo scattate appunto la scorsa domenica, trascorsa con alcuni cari amici nella zona di Pescaglia, in una trattoria familiare … a mangiare funghi. Non ero sicura che ve le avrei mostrate. Non sono vere e proprie foto outfit… ma sembrano quasi foto ricordo. Foto intime di una giornata davvero serena.
Domenica scorsa ( il 30 settembre per la precisione) sono stata invitata da Sandra Betti del Il Bianco e il Rosa Officina Eventi Wedding planner & events all’evento “Mi sposo in villa“. La manifestazione, promossa dal Comune di Capannori (LU), in programma appunto per sabato 29 e domenica 30 settembre scorsi, si è svolta in cinque ville storiche di Capannori ( La Casa Gialla di S.Martino in Colle, Palazzo Bove a S. Gennaro, Palazzo Buonvisi a S. Gennaro, Villa Gambaro a Petrognano, Villa Lazzareschi a Camigliano).
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