Oggi si va sul classico. Perché se questo inverno siete alla ricerca di un capo che in fatto di stile vi faccia andare a colpo sicuro questo è il cappotto grigio, soprattutto se dalla linee pulite e minimal. Il cappotto grigio, insieme a quello cammello, sono i capi che una donna dai 30 anni in su dovrebbe avere nell’armadio: semplici, sobri, ma soprattutto versatili. Come abbinare il cappotto grigio? Compitino stra-facile. Gli abbinamenti che funzionano sono parecchi. Estremamente chic con il blu e con il nero. Sta da dio con il rosso. Io lo adoro con il blu elettrico e il bordeaux.
Ci siamo. Panni stirati, casa pulita, valigia fatta. Il giorno che precede la partenza sono sempre molto ansiosa. Non so se capita anche a voi. Felice ma nervosa. Giorgio mi definisce intrattabile. Ma intanto se ne chiama fuori. La preparazione della partenza è cosa da donne. Mentre scorro la lista ( vuotare il frigo, preparare le medicine, portare fuori la spazzatura…) mi chiedo come facciano le mie amiche con uno/ due/ tre figli a preparare tutto, a ricordare ogni cosa. Sono delle eroine. Le invidio e mi asciugo un rivolo di sudore mentre finisco di piegare i dieci look che
Details: Ragazza interpreta un look Amish Style indossando un cappello a falda larga, un cappotto over e un pantalone plissè di colore rosa antico Location: Firenze – La Fortezza – Pitti Uomo 87 Pic: Giorgio Leone
Quando ancora molte mie compagne di classe si divertivano a fantasticare su cosa avrebbero fatto da grandi, piene di dubbi e di sogni, io le idee le avevo già belle chiare. Volevo fare la prof, la prof di matematica. In realtà fino a 15 anni mi limitavo a asserire con fermezza che avrei insegnato, non si sapeva ancora bene cosa: l’importante era per me pensare che prima o poi sarei entrata in una classe e avrei salvato i miei, allora coetanei, dalla noia. Poi l’incontro con il mio amato professore di matematica del Liceo, del Triennio, prof. Giaconi, anziano e carismatico, mi ha
Un altro appuntamento con lo store Moijejoue di Firenze, con l’intenzione di proporvi questa volta un look decisamente British, quasi rigoroso, rispetto a miei standard. Femminile e anche vagamente romantico, perfetto per il lavoro ma con un accenno sexy e non sfacciato … che piacerà anche a vostro marito.
Viene chiamata sindrome della spugna, quella condizione in cui uno non riesce a dare il giusto peso alle cose e si fa travolgere dagli eventi e dalle preoccupazioni. Io sono stata una spugna da strizzare per molti anni di quelle belle morbide che si imbevono di acqua con tanta facilità e che non riesci mai a strizzare fino in fondo. Poi ad un certo punto ho scelto l’happy life. Non proprio da un giorno all’altro. Direi che è stato un percorso. E non vi nascondo che non è stato neanche così rapido e indolore. E sicuramente ancora non del tutto
Ma quanto sono belli i momenti ritagliati, espressamente dedicati. I momenti che ti fermi e si ferma anche il turbinio dei tuoi pensieri e dopo un po’ cominci a rilassarti. Credetemi … quando ci dicono che il tempo che passa non si sente è una bugia. Si sente eccome. Si avverte nella consapevolezza che qualcosa stia sfuggendo e che la serenità stia davvero nelle piccole cose. La serenità… A venti anni non mi ponevo il problema, a 30 non sapevo neanche cosa fosse, completamente orientata alla ricerca di emozioni forti. Con il passare degli anni è diventata l’unico vera cosa
Ecco il secondo look fotografato durante la fashion week milanese, indossato per andare alla presentazione di una linea di abbigliamento che ho nel cuore: Giuliette Brown. E come non potrebbe essere visto che la stilista è una mia cara amica, Giulia Bruni, stylist designer, reporter, mamma e blogger di The Fashion mama’s , la smash girl di cui vi parlai nel mio primo Chatting with… Ricordate? Questa collezione l’ho vista nascere e ne ho seguito piano piano tutte le fasi, nei racconti densi di emozione e di fervore di Giulia e di Davide. Ma quando l’ho adocchiata appesa in bella mostra presso lo Showroom Baco a Milano, un capo accanto
Sono tornata! Shhhhhhhhhhh! Sto camminando in punta di piedi per non farmi sentire. Come quando si rientra dopo una lunga vacanza e si ha il desiderio di riprendere familiarità con tutto ciò che ci circonda, di toccare gli oggetti, aprire le finestre per fare entrare la luce.
Che succede se splende il sole e se hai la possibilità di indossare la nuovissima camicia a scacchi di Nara Camicie? Che mi fa uno sfogo che non vi dico! Adoro questo marchio che conosco dagli anni ’80, dalla loro nascita, un brand così familiare che sembra di casa, così femminile e chic che è sempre piaciuto anche alla mia mamma. “Perché non ti compri una bella camicina di Nara Camicie…?” e me lo chiedeva quando diciottenne ero nella fase della ribellione e me ne andavo in giro con poncho, gonnelloni e occhialini alla John Lennon e le camicie erano
Mi trovo a ragionare sul senso della nostalgia e l’illusione, su come la nostra mente trovi rifugio spesso nell’esaltazione di un sogno romantico ma tale solo poiché lontano dalla realtà. Si sognano nuovi incontri, nuovi luoghi, in tempi diversi. Si immagina una vita che appare più felice perché non contiene i doveri e le difficoltà della quotidianità. Le nostre fughe mentali fantastiche ci aiutano a vivere… sono il nostro carburante naturale… ma la vera forza sta nel portarle nel presente e provare a condividerle qua con chi amiamo.
Avevo nel mio armadio una camicia a quadri acquistata da Zara un paio di anni fa che aveva voglia di un abbinamento nuovo che non fosse il classico jeans e t-shirt …. che comunque funziona … ma fa tanto grunge anni ’90 ed ormai l’ho indossato fino alla nausea! Così ho pensato che se qualcosa di diverso doveva essere, perché non accostarla a quella bella gonna presa a saldo su Asos ( e ti pareva?), ad un costo ridicolo e che, a causa delle trasparenze, ha bisogno di un capo che le sottragga l’aspetto “ma dove credi di andare?“.
“Chi di verde si veste di sua beltà si fida“..questo è un detto che mia nonna mi ha spesso ripetuto, cosicché quando indosso un abito verde mi soffermo a pensarci! Beh se il proverbio è vero..preparatevi cari uomini che il prossimo inverno ci saranno interi eserciti di donne sicure di se’ e consapevoli della propria bellezza pronte a circuirvi 😉 ! Per la prossima stagione infatti il verde è stato proposto..( o riproposto…tutto torna no? ..) in tutte le sue gradazioni …dallo smeraldo all’oltremare, prato, giada, verde petrolio, bosco, oliva, foresta, pino ed asparago!!!!!!! Tendenza che era comunque già stata
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