E’ una certezza, ogni stagione la moda cambia e diventa sempre più complicato stare al passo con i con i tempi di lancio delle nuove tendenze. Infatti basta un attimo per sbarazzarsi di quella borsa acquistata con impegno per poi ricominciare a risparmiare per una nuova. Ma qual è il trend del momento? Oggi le più grandi maison sono proiettate su borse mini, tant’è vero che tutte le fashion victim ormai sono pronte a sfoggiare borse sempre più piccole. E se fino a qualche mese fa lo spazio era sufficiente per portare con sé l’essenziale, al contrario ora sembra immaginabile
Ho pensato molto al titolo di questo post. Il titolo è importante perché racchiude in poche parole l’essenza del concetto che si vuole raccontare. Ed è leggendo il titolo che si decide se proseguire nella lettura del post, se quello che leggeremo ha il valore del tempo che impiegheremo a farlo. Poi alla fine una decisione ho dovuto prenderla perché altrimenti questa storia non ve l’avrei mai potuta raccontare. Ma vi avverto subito che borsa, fashion e praticità sono solo tre aspetti di questo marchio che ha alle spalle un percorso professionale che dura da circa 40 anni. Miafashionbag
La moda cambia ogni stagione e noi donne sogniamo da sempre una borsa che possa stare al nostro fianco ( o al nostro braccio ) nel tempo, senza stancarci mai. Oggi vi do una dritta. Ne ho trovata una bellissima. Si chiama Bellamì. La bacchetta magica potrebbe sembrare la parolina: personalizzazione. Ma come la fatina di Cenerentola non si accontentò di trasformare la zucca in carrozza, accanto alla personalizzazione, esigenza molto in voga in questo periodo, ci sono altri 3 aspetti determinanti che la contraddistinguono. Uno è la possibilità prolungata all’infinito di modificare nel tempo le singole parti della borsa
Ordinaria, come il salmone in tavola il giorno di Natale. Angosciante, come un episodio di Black Mirror alle tre di notte (ma anche alle nove del mattino). Ricorrente a ogni 31 dicembre prossimo a venire, è la domanda “come ti vesti a Capodanno?“: versione al femminile dell’interrogativo universale su come trascorrere la serata, che comincia a far aumentare il battito cardiaco allo scoccare dell’equinozio d’autunno. Per fortuna i luoghi comuni su questo evento contribuiscono ogni anno a renderci la vita più semplice, influenzando le collezioni di ogni marchio con una spruzzata abbondante di glitter e paillettes, capi verde e
Villatrentuno: un’idea, un progetto, un sogno che diventa realtà. Un nuovo brand di borse di lusso e artigianali completamente personalizzabili con un click. Ho letto e riletto più volte il comunicato stampa e l’idea era quella di scrivere di Villatrentuno in stile giornalistico e professionale, seguendo un approccio il più possibile oggettivo. Ma non ci riesco. Insomma sono troppo coinvolta per essere rigorosa e didascalica. La mano sulla tastiera segue solo l’emozione ancora viva e forte, in seguono al lancio di questo meraviglioso brand di borse artigianali, che si è svolto giusto sabato scorso, 16 settembre, a Lucca. Provo a partire dall’inizio. Villa
Intervista a Laura Paoli del Brand Manini: storie di creatività liberate, di borse di paglia fatte a mano e di disabilità come risorse. Ho conosciuto Laura Paoli titolare del brand Manini. In realtà ho scoperto, attraverso i social, prima le sue borse di paglia, straordinari pezzi unici decorati a mano, di cui mi sono innamorata. In seguito ho incontrato la persona e mi sono sentita anche fortunata. La prima volta che ci siamo viste, esattamente un anno fa, Laura mi accolse con un grande sorriso e poi mi porse la mano destra, una mano piccola e morbida ma vigorosa. Ci
Che si portino a mano o con la tracolla, che siano mini o maxi, in pelle o in tessuto tecnico, dai colori brillanti o dalle trame deliziose, le borse della primavera estate 2016 sono pronte a conquistarci. Gli stilisti ne hanno proposte di ogni forma e dimensione, ma che quello che più mi ha colpito è che si coglie immediatamente un grande omaggio all’auto-ironia colorata delle donne. Sì, il colore è vincente, sia nella tinta unita che nelle fantasie. La tavolozza per gli accessori di primavera è decisamente vitaminica: rosso, giallo, viola e arancio e azzurro. Per quanto non manchino i
Lolita Lorenzo è un brand di accessori ( borse ) di Carol Oyekunle. Ne avevo già sentito parlare l’anno scorso perché risultò tra i vincitori nella sezione Accessori dell’undicesima edizione di ‘Who Is On Next?’, il progetto di fashion scouting dedicato ai giovani talenti nella moda Made in Italy ideato e realizzato da Altaroma in collaborazione con Vogue Italia. Mi aveva colpito la storia di questa designer americana di origine Keniota, che a 16 anni si è trasferita in Canada e in seguito a New York dove ha lavorato come pubblicitaria e designer grafica. A seguito dell’11 settembre 2001, decide di
Tutti aspettiamo qualcosa. Io ho sempre aspettato qualcosa. Una laurea che mi permettesse di trovare lavoro, il lavoro, pesare cinque kg di meno, l’amore, il matrimonio. Una casa, una casa ben arredata, pesare 5 kg meno; il primo amore che duri per sempre, un figlio. Una separazione senza traumi, una promozione al lavoro, una nuova casa; un nuovo amore che mi salvi. Pesare 5 k meno. Un figlio. Un amico che mi abbracci mentre soffro, qualcuno che resti. Uno sguardo pieno di affetto. Che qualcuno non mi lasci. Andare a New York. Una sede di lavoro vicina, una sede di lavoro
Come vestirsi in vacanza??? Stiamo scherzando? A parte che le vacanze sono quasi finite e poi in vacanza ci si veste un po’ come ci pare. Le ferie sono il momento in cui nessuno può davvero imporci un dress code. In cui la nostra vera personalità si fa avanti spavalda e ognuno sente di potere essere finalmente se stesso. Che poi io mi senta sempre me stessa e rispetti poco i dress code, questa è una questione personale. Quando vado veramente in vacanza, (non che faccio finta e poi in realtà lavoro), mi piace essere super comoda. Solo scarpe basse,
L’avete vista indossata nell’ultimo post. Vi avevo anticipato però che vi avrei detto di più. Intanto partiamo dal nome: Le4uadre. Ha un suono bellissimo, richiama un termine francese le cadre. E scopro infatti che Damiana, una delle quattro ideatrici e sostenitrice del progetto è innamorata persa della Francia dove ha vissuto per circa tre anni. Un po’ fa pensare anche ad un quadro, forse per la voglia di puntare sul pezzo unico. Che in fondo lo è dal momento che per fare una stampa vengono impiegate dalle 4 alle sette ore. Si parte infatti da una fotografia reale che poi
Domani si rientra. Dopo una breve vacanza prima dell’ultima maratona. Questo lunedì entriamo ufficialmente nell’ultimo mese effettivo di scuola. Poi ci saranno gli scrutini, gli esami di stato, i corsi di recupero. ( Anche se c’è qualcuno che ancora pensa che i professori da giugno a settembre se ne stiano sotto un ombrellone… ma questo è un altro discorso). Già comincia il momento dei bilanci e delle inevitabili malinconie. Ogni anno da quasi 20 ormai, vivo l’ultima fase dell’anno scolastico con un misto di eccitazione e amarezza. E’ normale guardarsi indietro, alle scelte fatte, ai traguardi, alle realizzazioni, alle sconfitte. Ogni
Sarà l’ora legale, le giornate che si allungano, il tempo che passa e io che mi ammorbidisco sempre più come il ghiaccio da sbrinare nel congelatore sotto l’effetto dell’aria calda del phon. Sì lo so che non si fa. Ma io non sono una grande massaia. Insomma la primavera mi ubriaca di desideri e di pensieri dolci. Di fiori raccolti e messi sul tavolo di cucina, di macedonie colorate e insalate miste ricche di semini di zucca che fanno tanto bene. E rossetti del colore delle caramelle gommose, scrub al corpo e occhiali da sole dalle lenti rosa. E mi
An Italian Theory e la colazione all’italiana Italianità, cibo e sense of humor. Un mix pazzesco e contagioso. Una collaborazione tra l’eclettico designer Alessandro Enriquez, creatore di An Italian Theory, ( brand made in Italy fino alla punta dei capelli, a partire dal nome, passando per la produzione, fino all’impronta inconfondibile dei disegni ) con la talentuosa e sorridente Azzurra Gronchi che ha curato in particolare il design delle borse. E dopo la collezione primavera estate 2015, inspirata ad una delle eccellenze italiane, ovvero la pasta , è la volta di un altra tradizione gastronomica tutta nostrana. La colazione all’italiana. E allora via
Seconda Wishlist del 2015. Diventerà una rubrica fissa? Forse. L’idea mi diverte soprattutto ora che ho imparato, dopo qualche anno, a fare i collage con Photoshop. Perché in realtà le Wishlist le ho sempre fatte.. ma rimanevano solo nella mia testa. Parliamo ancora di saldi. Precisamente: di borse in saldo; 6 divertenti, colorati, meravigliosi modelli, da acquistare a prezzo scontato, in alcuni casi fino al 60%. Non posso lasciarvi intendere che rappresentano l’investimento più giustificabile della vostra vita, l’acquisto mirato, la borsa che potrete comprare, raccontandovi tornando a casa che la userete nel tempo e in ogni occasione. Queste borse
Strano che in questo inizio di un nuovo anno, non vi abbia ancora anestetizzato con i miei lunghissimi pipponi su bilanci e propositi. Va beh si cambia, si cresce. Non fare la furba. Non faccio la furba, prima o poi si cresce tutti. Il fatto è che in questo periodo, qualunque rivista io sfogli, qualunque magazine, in ogni blog e su ogni social, c’è qualcuno che fa propositi; ormai tutto è stato detto, mi sembra. Il 2015 ci vedrà tutte più magre, più generose, più lente, più grate, più cuoche, più vegane, più schiette, più parsimoniose, più spendaccione; con i
Quando ancora molte mie compagne di classe si divertivano a fantasticare su cosa avrebbero fatto da grandi, piene di dubbi e di sogni, io le idee le avevo già belle chiare. Volevo fare la prof, la prof di matematica. In realtà fino a 15 anni mi limitavo a asserire con fermezza che avrei insegnato, non si sapeva ancora bene cosa: l’importante era per me pensare che prima o poi sarei entrata in una classe e avrei salvato i miei, allora coetanei, dalla noia. Poi l’incontro con il mio amato professore di matematica del Liceo, del Triennio, prof. Giaconi, anziano e carismatico, mi ha
Non mi basta mai. Il colore intendo. E così indosso una splendida giacca a fiori e formichine di Giulia Rositani. Un capolavoro, un tripudio di colori che ci mette un secondo a donarti il buon umore; ed è calda e comoda e ha una linea japan fighissima! E non vorresti davvero toglierla mai. Se devo scegliere tra un abbinamento per lei con un rassicurante black o un bluette acceso, scelgo il secondo. Se devo scegliere tra una stringata argento e un mocassino nero, non ho dubbi. E lascio a casa le stringhe. E poi a farmi compagnia la mia Nolita
Sono mesi che pensavo a una gonna di tulle, di quelle a tanti strati, romantica e infantile. Magari verde acqua, magari lunga a sfiorare il polpaccio. L’ho immaginata abbinata a una camicetta ricoperta di animaletti a completare un look che mi facesse tornare un po’ bambina. Con una borsa fatta a macchinina che quando la porto con me susciti il sorriso di chi la guarda. La mia borsa dell’allegria.
Fino a qualche anno fa una delle mie manie, devo ammettere quasi patologica, era l’abbinamento dei colori, nell’abbigliamento, nell’arredo, nella mia quotidianità. Diciamo che, dopo una profonda introspezione, ho intrapreso un percorso di guarigione, ma ancora provo fastidio quando vedo tonalità accostate in modo non gradevole. Di contro, mi suscitano un meraviglioso senso di pace i colori ben abbinati tra loro. Persone vicine con colori affini. Un po’ come se guardassi ogni scena come una fotografia, dove ogni colore discordante, rovina l’equilibrio dell’immagine. Potete quindi intuire quanto abbia gradito la proposta di Hevik, marchio italiano di abbigliamento tecnico, che ha ben pensato
Qualche settimana fa ho ricevuto dal team Braccialini una misteriosa chiave con sopra inciso CARinaBag . Pensai: “Per aprire una porta occorre solo la chiave giusta! La chiave ce l’ho adesso si tratta di trovare la porta… “.
Questa volta non sgomiterete sorridendo di fronte a questo look. Niente abbinamenti insoliti o colori sgargianti. Niente fiori nei capelli. Quasi mi sento nuda. Ma ci sono dei giorni in cui ho bisogno di semplicità. Non è uno status ma solo uno dei tanti ruoli che mi piace interpretare. La normalità che sa di trasgressione proprio perché non è abitudine.
Mi ricordo che la mia idea di femminilità quando ero una ragazzina era rappresentata da una minigonna, una camicia annodata in vita e una cascata di riccioli. Perdonatemi ho vissuto la mia adolescenza negli anni’80. E poi diciamolo … è abbastanza comune credere quando si è giovani che l’apprezzamento si conquisti con l’ostentazione plateale e spudorata dei propri attributi fisici, che fra l’altro io non ho mai avuto neanche così spiccati. I tempi non sono cambiati. Ma lo sono per me che nel tempo ho capito che la femminilità si traduce in autenticità e consapevolezza. Che uno spacco vale più di cento minigonne
Devo andare a mare. Lo so. Quindi non mi dite che sono bianca, perché la chiudiamo qui. Non mi è mai successo di arrivare a fine giugno senza avere messo piede sulla spiaggia. Io che fino a qualche anno fa abitavo a San Piero a Gradi( PI), a dieci minuti dal mare e a partire da maggio ogni ritaglio di tempo veniva sfruttato per anticipare un po’ di tintarella! Terminati gli esami di stato, PittiUOMO, la settimana della Moda Uomo, Pitti Bimbo, gli Swap Parties, e qualche altra cosuccia, giuro però che mi spaparazzo in spiaggia e neanche mi riconoscerete
Ciao a tutte !!! In occasione del mio compleanno la mia mamma adottiva Sandra ( quella vera e’ Elisabetta Armellin!) mi ha regalato un bellissimo weekend a Punta Ala ! Ovviamente mamma e babbo non erano presenti, impegnati a lavorare come sempre. Quindi vi dovrete accontentare di foto scattate con l’iphone… non quelle speciali che solitamente fanno loro !!!! Speriamo che babbo Giorgio mi perdoni. L’accoglienza in hotel e’ stata strepitosa e dopo un viaggio breve ma ricco di cose ci voleva proprio …. La camera un sogno anche perché sulla parete accanto al letto c’era lui… Uhhhhhhhhh. Sarebbe piaciuto anche
Rieccoci. E’ di nuovo iniziata la stagione “calda” dei matrimoni e con questa tutti i dubbi amletici di tutte noi invitate su come vestirci. Vi ho già detto in passato quello che penso a riguardo al galateo della perfetta invitata e alle mie difficoltà nel seguirlo alla lettera. Però molto spesso mi capita che amiche o conoscenti mi chiedano consiglio su come si fa a non sbagliare! A non essere fuori luogo. E mi viene da sorridere pensando al mio forte e presente desiderio di rompere le regole. Ma tranquille, porsi il problema è davvero normale. I fattori principali da tenere in considerazione
Oggi inizio la settimana con delle immagini che mi mettono un’allegria e un desiderio di estate incredibili. Ho partecipato insieme ad altre blogger, durante la Montecatini Fashion Week, ad uno Style Lab in collaborazione con Bonvicini Fashion Galleries & Store, uno dei negozi più belli di Montecatini e nel quale potete trovare praticamente tutti i marchi più importanti e lussuosi dell’alta moda italiana.
Quando si dice la casualità. Io mi ci intrippo al pensiero. E guai chi dice che FB è una rovina. Perché se riesci a mostrati virtualmente per quello che sei anche nella realtà, può succedere che ti trovi, perché un po’ ti somigli. E poi magari ti incontri dal vivo perché … “dai sono in zona e ti passo a trovare a Lucca“. E così vedo entrare nello studio Think Visual in cui Giorgio lavora con Filippo, Marina Santaniello, una signora bionda dagli occhi vibranti, il sorriso coinvolgente e tanto da raccontare. Così mi emoziono. E’ una biologa, un’insegnante, una
Non è poi che mi piaccia guardarmi indietro abbandonandomi alla nostalgia. Ma qualche volta mi viene da chiedermi dove siano finite quelle bellissime abitudini di una vita che al momento mi sembrano appartenenti ad un’epoca lontanissima. Insomma ma dove son finiti i pic nic ??????? E voi direte ma come? E i pranzi al sacco, i dejeunere sur l’herbe ( come lo chiamano i francesi), gli eleganti pic nic rigorosamente in white style, ma non ti piacciono? Si certo! Ma quando parlo di picnic penso a quando partivamo con le macchine “scoperchiate” e chi non poteva, metteva almeno il braccio
Qualche settimana fa sono stata per a Firenze nella boutique, da poco rinnovata, Moijejoue in Via Gioberti per scoprire la nuova collezione p/e 2014 di L’AURA. Si è rivelato senza dubbio un pomeriggio molto piacevole grazie anche alla formula studiata secondo la quale, tutte le blogger intervenute si sono dovute calare nei panni ( super graditi ) di una stylist e giocare sia con le borse del brand, sia con i nuovi arrivi del negozio.
Il marchio Fille Des Fleurs non è una novità. Insomma queste borse colorate, irriverenti e indistruttibili le avevo adocchiate già da un po’. Trovarmi però a tastare realmente gli innovativi materiali utilizzati, godendo della spensieratezza che, raccolte tutte insieme emanano, è stata una pacchia. La nuova collezione Fille Des Fleurs presentata a Pitti85 è un tripudio di allegria e vitalità. Se possibile…. ancora più delle precedenti. I colori accesi e vibranti catturano l’attenzione, ma poi sono i dettagli a conquistare: le borchie in silicone che sembrano simpatici pois a rilievo, i cristalli colorati o gli eleganti intarsi frontali. Il neoprene,
Solitamente l’animalier è accostato ad una donna che intende mostrare una femminilità felina, a tratti anche un po’ rock quindi il consiglio di buon senso è di abbinarlo a capi neutri (nero o panna) e dalle linee pulite per evitare di cadere nel kitsch. Però..che noia… che barba… che noia! Ok allora ve lo faccio vedere come l’ho indossato il giorno di Natale. Cose da pazzi… ha detto mia madre ormai arresa di fronte ad una figlia che non ne vuole sapere di vestirsi secondo le regole del bon ton. “Eh sì che fai anche la fashion blogger! Appunto mamma”. Trovo
Qualche settimana fa sono stata invitata insieme ad altre blogger ad un evento davvero piacevole presso il negozio di Pistoia Victoria Bijoux. L’occasione era quello di visitare lo spazio creato da Ramona con tanto amore e dedizione. Un sogno per lei che le fatto scegliere di abbandonare la sua vera professione per potercisi dedicare a tempo pieno. Un negozio dove, come in una tela bianca e luminosa, risaltano gli articoli che ha scelto con grande attenzione e minuzia. Marchi conosciuti e emergenti convivono naturalmente con creazioni realizzate direttamente per Victoria Bijoux e che portano appunto il nome del negozio. Tantissimi orecchini,
Buongiorno a tutti! Oggi mi sentite baldanzosa? In effetti l’avvicinarsi delle vacanze natalizie ( che per noi insegnanti è abbastanza lungo) e la gioia per la possibilità di potermi godere con tranquillità i miei affetti familiari, mi rende di buon umore. E il buon umore si tramuta in colore e in desiderio di condividere. Ho notato che Dressing for work, la mia rubrica su come ci si possa vestire con stile anche per andare al lavoro, vi piace molto. Così continuo a proporvi abbinamenti indossati realmente durante la settimana. Oggi è la volta di un look particolarmente allegro, caldo e come sempre
Più di un vestito per andare al lavoro mi servirebbe un camice come quello dei dottori! Riesco a sporcarmi a scuola quasi come se andassi a lavorare in aperta in campagna o in un cucina di un ristorante. Mi scrivo sulle mani, sugli abiti, mi sporco con il gesso; mi rotolo sulla lavagna quando spiego. Come i bambini praticamente! Così quello che indosso per andare a scuola deve essere oltre che confortevole anche ben lavabile. Procede la mia rubrica Dressing for Work con un abbinamento dai toni polverosi e dai capi stratificati. Un pantalone bluette morbidissimo e caldo di B.yu, un tocco
Tua magazine Braccialini. Le amo, le trovo ironiche e capaci da sole di rendere speciale un look. Insomma sono indipendenti e splendono di luce propria. Ce ne sono per tutti i gusti e per ogni personalità. Per l’ aspirante Master chef, a suo agio tra i fornelli o per l’esperta di bellezza e di make up; per la fascinosa diva di Hollywood, per l’ icona glamour. E se siete in cerca di un regalo speciale potete trovare anche quella per l’amica avventurosa, per la botanica dal pollice verde o per la campionessa delle più prestigiose gare ippiche. In realtà si tratta
Ci sono giorni in cui non si ha il tempo per pensare a cosa indossare e si vuole solo stare comode, senza però rinunciare ad uno stile che ci contraddistingua. In questi casi il nero è la soluzione migliore, perché nella fretta non si corre il rischio di fare accostamenti sbagliati; va ricordato però che la qualità dei capi basici che si intende indossare è ancora più essenziale.
Eccomi rientrata, dopo due giorni un po’ agitati ( qualcuno di voi ne sa qualcosa vero? ). Mi è stato consigliato di comprarmi un corno… ma grosso eh?! Ma sorvoliamo… Vi mostro il look indossato domenica pomeriggio per un giretto in città. La temperatura nel giro di pochi giorni è scesa parecchio. Così ho deciso di immergere il mio delizioso marronglacé, un mini zainetto decisamente chic, in un tripudio di colori autunnali.
L’ultimo post del 2011 è stato… ” A Woman like a Zarina ” in cui indossavo un bellissimo colbacco blu che mi era stato regalato per Natale. Così ho pensato che mi sarebbe piaciuto chiudere questo nuovo anno con un post che avesse la stessa ispirazione … come a rimarcare una ciclicità che mi appartiene. Un anno vissuto intensamente, in cui ho lottato e gioito, in cui ho pianto e riso moltissimo. Un anno di sforzi, di rinunce, di cambiamenti, di soddisfazioni e di emozioni. Un anno di nuovi incontri, in alcuni casi, privi del calore di un contatto, ma
Toc Toc..C’è qualcuno? O siete partiti tutti e vi state rilassando su splendide spiagge? Per quanto mi riguarda, escluso la breve parentesi ad Agropoli, la mia estate trascorre lentamente in zona, tra giornate di mare e passeggiate da turista nella mia bella città. Da un paio di anni è diventato davvero proibitivo muoversi in agosto e finiamo per approfittare del privilegio di avere la Versilia a due passi.
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato sulle novità e gli ultimi articoli