Dai tempi dei tempi, il total look denim, che prevede due o più capi di jeans accostati tra loro, è una di quegli abbinamenti che riesce a fare accapponare la pelle alle precisine dello stile, tipo il blu e il nero, o il rosso e il fucsia. Suscita orticaria e pensieri disdicevoli. Ma regole davvero rigide nelle moda non ci sono e comunque ciò che un anno può essere un divieto, l’anno successivo magari diventa un autentico trend. A me in fondo è sempre piaciuto; nelle ultime due stagioni devo dire però che mi sono sentita anche piuttosto spalleggiata
Se un anno fa mi avessero detto che un giorno sì e uno no avrei indossato sneakers mica ci avrei creduto. Io con i miei vestiti vintage perbenino, le gonne a ruote, i cappellini a cloche e le mary jane con il tacco largo e il cinturino. Io come mr jekyll e mr hyde. Non lo so quale sia il vero motivo, se la mia personalità sdoppiata, se la presenza e l’influenza di Giorgio, che mette una stringata o uno scarponcino un paio di volte l’anno cosicché quando camminiamo a fianco, insieme per le vie del centro, sembriamo due personaggi di due storie diverse, lontane
Strano che in questo inizio di un nuovo anno, non vi abbia ancora anestetizzato con i miei lunghissimi pipponi su bilanci e propositi. Va beh si cambia, si cresce. Non fare la furba. Non faccio la furba, prima o poi si cresce tutti. Il fatto è che in questo periodo, qualunque rivista io sfogli, qualunque magazine, in ogni blog e su ogni social, c’è qualcuno che fa propositi; ormai tutto è stato detto, mi sembra. Il 2015 ci vedrà tutte più magre, più generose, più lente, più grate, più cuoche, più vegane, più schiette, più parsimoniose, più spendaccione; con i
Questo è l’ultimo look scattato a New York… e già a scriverlo mi prende la malinconia. Ricordo bene questa giornata trascorsa a scorrazzare con Giorgio nell’ East Village … e ho capito dopo perché mi è piaciuto tanto … perché è il quartiere di Manhattan che più assomiglia a Williamsburg , che tanto ho amato. Devo dire che l’East Village è un concentrato del meglio del meglio di New York: qui ogni libreria, café, galleria è unico e inimitabile. In questo quartiere potete trovare tutto quello che desiderate. Il cappuccino è il più buono in assoluto; diciamo che l’East Village è il
Eccomi!! ! Dopo una parentesi lunga come un sogno di quelli che non vorresti più svegliarti. E se ti capita di farlo ti rigiri, ti metti lì buona buona e speri di riprenderlo dal momento in cui si è interrotto. Ma non funziona quasi mai. Eccomi rientrata da un viaggio meraviglioso in una città che ho sempre voluto visitare e che ho pertanto investito di tante aspettative. New York ti getta una secchiata di acqua gelata all’improvviso, ti asciuga con un asciugamano ruvido e poi ti dà una pacca sulla spalla! New York ti smuove, ti carica e ti fa credere che
Ogni tanto tenta di vivere e basta… Vivi semplicemente. Non lottare e non forzare la vita. Osserva in silenzio ciò che accade. Lascia accadere ciò che accade. Permetti a ciò che è, di esistere. Lascia cadere ogni tensione e lascia che la vita fluisca, che accada. Osho
Ma buongiorno!!!!!! Sono sempre qui! Pensavate che vi avessi abbandonato???? Macché… sarebbe come abbandonare anche una parte di me no? Diciamo che mi sono ricaricata con un’immersione nel calore della famiglia e degli amici. Non che voi non lo siate precisiamo … ma intendo quelli che si possono abbracciare, stropicciare, prendere in giro, quelli che ti guardano e già sanno. Quelli che basta il suono della voce. E quelli che non vedi da tempo… ma quando ti incontri sembra ieri.
Giuro, non lo farò più. Di lamentarmi senza guardarmi intorno. A Lucca non c’è niente da fare. Forse è vero … ma è difficile provarlo se continuiamo a muoverci nel quadrilatero dei nostri abituali punti fermi, se quando ci viene prospettata una novità, storciamo il naso, se spostarsi di 15 km equivale ad un traumatico sradicamento delle nostre origini. Se il Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art lo avranno visitato il 5% dei Lucchesi ( ad essere ottimisti … ). Chi è stato al bellissimo Museo di Arte Contemporanea Lucchese alzi la mano…! Sandra smetti di fare la furba.
Era l’ora! Dopo due post di streestyle vi stavate chiedendo… ma tu c’eri davvero? Eri in pigiama? Ed ecco il mio primo outfit da Fashion Week! Rullo di tamburi…. E i tacchi, le piume e le gambette senza calze? Ascoltate! Sono arrivata a Milano con le buone intenzioni, ma appena messo piede in albergo abbiano iniziato a vedere scendere candidi fiocchi di neve che sembrava essere a Natale! E i miei bellissimi mocassini che avevo portato davvero fighissimi ( ma poi ve li mostrerò ) mi sono sembrati davvero fuori luogo, una forzatura! Come del resto altri abbinamenti che avevo inserito
Qualche volta mi viene da pensare a come sarebbe se fossi stata un uomo…E quali sarebbero potuti essere i vantaggi… Soprattutto quando arrivo alla fine della giornata e mi manca il fiato e mi accorgo che mi sono dimenticata di mettere la spazzatura fuori perchè domani passa il riciclabile e che Giorgio ha bisogno di una camicia stirata e che domani sera siamo a cena da amici e devo assolutamente ricordarmi di comprare qualcosa da portare alla padrona di casa. Qualche volta penso che vorrei essere un uomo quando devo uscire e non avrei voglia neanche di truccarmi ma se
Capita anche a voi di recarvi al supermercato con i minuti contati? A me nove volte su dieci! Contatore salvatempo in una mano, cestino nell’altra ( …tanto mi servono pochi oggetti… ), sgambetto tra un reparto e l’altro , cercando di rispettare la lista preparata. In realtà baro clamorosamente e inserisco le offerte del giorno, alcuni prodotti con punti fragola, qualche surgelato perché… non si sa mai servisse! Finisce sempre che mi trovo a trascinare il mio cestino, debordante di articoli in precario equilibrio, con l’aiuto di tutti gli arti … chiedendomi ogni volta… “ma perché non ho preso il carrello????!”
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