Warning: mysqli_real_connect(): Headers and client library minor version mismatch. Headers:100519 Library:100236 in /home/zkydfjqy/public_html/wp-includes/wp-db.php on line 1603 Smiling Fregole: Lui e quello strano concetto di ordine
E c’è stato anche un momento nella nostra vita, nel nostro primo anno di frequentazione, che mi aveva anche convinto.
Se gli offrivo un caffè, a casa mia, dopo averlo bevuto, si alzava sicuro, si dirigeva verso l’acquaio e dopo averla sciacquata, riponeva la tazzina a capo all’ingiù a scolare.
Quel gesto mi faceva impazzire; credo che sia stato uno dei motivi per i quali mi sono innamorata di lui.
Percepivo in quel gesto un’indole sensibile, precisa, quasi femminile.
Quante cazzate ci raccontiamo noi donne…
Ho scoperto poco dopo che era il suo ingegnoso e scaltro modo di circuirmi.
Subdolo ventenne… aveva già capito tutto.
A distanza di 15 anni Giorgio continua a sostenere di essere ordinato e forse è proprio questa sua testarda ammissione a farmi innervosire di più.
Il suo è uno stranoconcettodiordine. In effetti ho realizzato che ama l’ordine, ma forse solo l’ordine degli altri.
La sua capacità di accumulare negli svuota tasche una quantità di minuscoli e svariati oggetti è sbalorditiva. E più che compro scatoline, contenitori vari, più questi rimangono vuoti, inutilizzati.
Tutto deve stare a vista così lo vedo meglio.
Peccato che poi riesca a perdere qualunque cosa in quelle sorti di buchi neri riempiti di carte plastificate, chiavi, lucchetti, biglietti da visita, moschettoni, monete, menu di sushi, prove di polaroid, moschettoni, agendine minuscole, bollette pagate, chiavi usb, ho già detto moschettoni?
Non capisco poi perché ne compri di continuo.
E poi non parliamo delle attrezzature fotografiche.
Qualche anno fa ho acquistato un mobiletto delizioso anni 50, invitandolo a riporre all’interno tutto il suo materiale fotografico, poi una bacheca di ferro per i corpi macchina, poi ho finito per lasciargli tutto lo spazio della stanza, rinunciando al mio angolo studio. Adesso lavora ogni giorno in un studio fotografico di 200 mq.
E ancora non capisco perché mentre cucino ( quelle rare volte ) c’è sempre un obiettivo che mi guarda dal muretto di cucina, terrorizzato di prendersi un’ondata di uovo sbattuto.
Impercorribile poi il tragitto bagno – lavatrice, ma anche quellobagno – contenitore della biancheria sporca – che già sarebbe un buon compromesso – optando per la scia di calzini neri abbandonati per terra accanto alla doccia.
Ogni volta che mi chino per raccoglierli, me lo trovo dietro le spalle, tipo zainetto ” guarda che lo avrei fatto io!
” Quando amore???? Quando la scia si fosse trasformata in collinetta di effluvi maleodoranti?
Dura vita quella di noi donne compagne di vita di uomini della categoria Prestige, vero Daniela ?
sei fantastica,
tu e il tuo Giorgio
Bel post e belle foto!
Passa da me se ti va!
Un bacione,
Mary
Fashion secrets of a pretty girl
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