Ci sono delle giornate in cui tutto scorre senza troppi intoppi eppure si ha la sensazione che tutto vada storto.
Un piccolo inconveniente, una telefonata improvvisa che ti fa ritardare sul lavoro, la maglia che stavi per indossare e che scopri macchiata, il tuo cappuccino che è sempre troppo caldo o troppo freddo. Il telefono scarico quando ti serve e la bilancia che non scende. Quel mal di testa che non ti vuole passare e il traffico che rallenta il tuo agognato ritorno a casa.
Si ha quella sensazione particolarmente sgradevole di avere tutto quello che in fondo ci permetterebbe di essere felici ma è come se avessimo perso la chiave per approfittarne.
E’ come se il nostro quotidiano si fosse inghiottito la percezione del bello del nostro presente. L’abitudine ci può rendere insensibili nei confronti di noi stessi e narcotizzare la nostra capacità emotiva.
A me capita, per questo ne parlo. Capita ciclicamente ma ho imparato a riconoscerne i segnali e corro ai ripari. Se è vero che la capacità di essere sereni, ottimisti, sorridenti si può allenare e alimentare, è vero anche che ogni tanto ha bisogno di un tagliando. Un po’ come le macchine.
Quindi rallento, piano piano, fino a fermarmi.
E mi chiedo : dove è l’amore?
Poi riparto da lì.
Un bacio.
A presto. Sa
♥♥♥
Dettagli
Cappotto: Edda Berg
Ciabatte con pon pon : Zara
Felpa: Happiness
Foto look : Giorgio Leone
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