Ci sono angoli della casa a cui siamo particolarmente affezionati.
Non sempre il motivo si spiega per proprietà transitiva per cui, se a me piace mangiare e il cibo si trova nel frigorifero, allora sposterei in cucina anche il letto. A volte, è solo una questione di spazi: la disposizione dei cuscini sul sofà, il raggio di sole che illumina un preciso punto della stanza creando dischi concentrici simili a maṇḍala, il profumo dei libri mai aperti ordinati sullo scaffale.
Equilibrio che riconosco nel momento in cui, a fine giornata, sento il desiderio di tornare a casa e rifugiarmi proprio lì, nel mio salotto su misura arredato con il giusto compromesso tra uno stile provenzale e industriale, in cui l’utilizzo di legno e metallo insieme fa da filo conduttore.
Date le piccole dimensioni da condividere con la cucina, molte scelte sono il frutto di una ragionata composizione a tetris, in cui quei pochi elementi che lo compongono esigono un incastro millimetrale: un tavolo da pranzo in legno di recupero, un divano color avorio e una vecchia cassa che, dopo anni di onorato servizio, con l’arrivo della primavera mi sarei anche decisa a sostituire.
Non bastava il cambio dell’armadio, vero?
Per alcuni ha solo una funzione decorativa, per me è il piano su cui appoggiare gli occhiali da lettura e il caffè americano, complice di pigrizia momentanea e della distrazione da fretta: per fortuna, se le chiavi di casa e il telefono non sono nella mia borsa, so già dove cercare.
Ora che ho steso il suo epitaffio e sono in pace con me stessa, posso cominciare a guardarmi intorno, fingendo di non aver già creato un’apposita cartella contenente la mia selezione di Tavolini su LoveTheSign.com.
Li preferisco chiari, eleganti –purchè adattabili a uno stile vintage-, in marmo o in tonalità pastello e a base circolare, ma con una struttura in legno che richiami il resto dell’ambiente. Anche se, visto che le mie pretese vanno di pari passo con la mia indecisione, ho tra i progetti futuri quello di acquistare due tavolini di diversa altezza, come suggerito da diverse composizioni all’interno del sito.
L’ennesima scusa per trasformare un cambiamento in piccolo in un cambiamento in grande, o meglio, l’ennesima scusa per introdurre un elemento che non resti inosservato.
Come dire di no alla statuetta in legno di Pinocchio intenta a porgerti le verifiche di matematica del giorno prima?
Vi lascio la mia wishlist per una casa in miniatura come la mia, chissà che, anche nella vostra, non entri un po’ di aria di novità.
Un bacio.
A presto. Sa.
Immagini by Lovethesign.com
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Bellissime scelte, e ottime idee! 😉