Conclusa ormai da una settimana la quinta edizione della Montecarlo Fashion Week, vi ho solo raccontato del gran Gala-dinner, ma ancora non vi ho mostrato niente delle collezioni e dei marchi che hanno sfilato.
La location scelta è stata il Le Cirque de Monaco, svuotato per l’occasione. E già l’idea di non doversi spostare da una passerella all’altra ha regalato un grande sollievo. Un’unica passerella, un grande maxischermo e una ventina di stand a semicerchio alle nostre spalle che offrivano la possibilità vedere e toccare direttamente anche alcune delle creazioni in sfilata.
Circa 20 fashion show in due giorni fitti di eventi e presentazioni. Alcuni marchi molto conosciuti, altri noti soprattutto nel Principato di Monaco e vari stilisti emergenti. Interessante soprattutto il carattere eterogeneo delle creazioni che ben racconta la provenienza internazionali degli stilisti: Francia, Inghilterra, Principato di Monaco, Russia, Ungheria, Grecia, Bielorussia, Camerun.
L’eccellenza italiana è stata comunque ampiamente rappresentata ed ha visto come suo maggiore rappresentante ed ospite d’onore Chiara Boni, designer fiorentina, che ha avuto l’onore di aprire la kermesse con un’anticipazione della sua SS 2018, dedicata al beachwear. 25 gli abiti, rigorosamente in black and white, che hanno sfilato sulla passerella al Chapiteaux de Fontvieille. Profondi scolli a cuore e silhouette a sirena, che riescono a esaltare le forme sinuose del corpo femminile e vestono alla perfezione ogni donna, complice il tessuto stretch che contraddistingue le sue creazioni. Gonne lunghe dalle forme ampie e strutturate abbinate a sensuali costumi da bagno monocromo si sono alternate ad abiti da sera e jumpsuites, impreziositi da maniche a sbuffo e baschine. A completare i look di sfilata gli esclusivi turbanti in cui sbocciavano insoliti e raffinati fiori stilizzati a completare una raffinata atmosfera retrò.
Dopo Le Petite Robe di Chiara Boni, la griffe creata da Federica Nardone Spinetta, in collaborazione con Rosanna Trinchese, Beach & Cashmere Monaco. Fresca e ben portabile, con richiami agli anni ’50 nelle camicie portate annodate in vita e le gonne a ruota, in un trionfo di rosso.
Poi Thelma Espina, proveniente dal Guatemala, con una collezione ispirata alla civiltà Maya ricca di intarsi e accessori eccentrici. Josephine Bonair, designer francese, (tra le mie preferite), in un tripudio di colori accesi ed energetici. Una collezione ricca di dettagli e accessori ricercati.
A seguire le creazioni di firmate dalla designer di origine camerunense Ester Mbia, ispirate alle grandi maison di un tempo.
Chiude la prima giornata un ultimo gruppo. Annalisa Queen con la collezione Contrasto che in questa occasione ha debuttato pubblicamente. Meraviglioso l’abito rosa cipria e quello rosso, trasformista, con un gesto diventa un semplice tubino. Luca Tatiana: una collezione denim couture che si fa decisamente notare. Bomber trasparenti e pantaloni in pizzo stretch, in un mix romantico e aggressivo. E il beachwear Banana Moon, brand d’ispirazione californiana.
Per un pelo non mi perdevo L’Istituto Marangoni di Parigi che ha sfilato per la seconda volta alla Montecarlo Fashion Week. 4 studenti Sainiya He (Cina), Ophélie Berton (Francia), Hélène Lennon (Francia) e Fatima Danielson (Svezia). La mia preferita la svedese con i suoi capi dalle forme over ed estremamente contemporanee.
Il secondo giorno sono riuscita a vedere solo la prima parte per motivi organizzativi.
Non potevo però perdermi la sfilata di Edda Berg, mia cara amica, dal momento che ero venuta principalmente per sostenerla. La sua è una collezione fresca, colorata, romantica, femminile e soprattutto ben realizzata dalle mani di sarte straordinarie. Ma di lei vi parlerò in seguito più specificatamente.
Prima di Edda Berg, le collezioni stupende delle sorelle turche Ezra e Tuba.
Subito dopo di lei le calzature spettacolari di un marchio del quale sono ormai innamorata da tempo: Nanzo Muzi.
Io mi sono goduta lo spettacolo in frontrow; le immagini delle sfilate le ho pubblicate soprattutto sui social e immagino che saranno comunque presto visibili quelle ufficiali sul sito Chambre Monegasque de la Mode
Noi abbiamo deciso di raccontarvela dal dietro le quinte, nel momento elettrizzante e adrenalinico del pre-sfilata: il backstage.
Questo è tutto quello che ci ha colpito di più, attraverso l’obiettivo di Giorgio.
Un bacio
A presto. Sa
♥♥♥
Dettagli
Foto di Giorgio Leone
( per qualunque utilizzo totale o parziale delle immagini si prega di contattare preventivamente giorgiophoto@gmail.com)
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Complimenti per il reportage…foto stupende!