O stai dalla parte delle cause o da quella degli effetti. Perché a sentirsi insoddisfatti o demoralizzati siamo bravi tutti. Nessuno si dimostra incapace. E la vita ce ne offre di opportunità. Hai voglia se ce ne offre.
Quindi ho sempre pensato che in fondo ci dobbiamo decidere. O continuiamo a raccontarci che non potremo mai migliorare le nostre vite e, vi avverto, se la posizione è questa, potremmo anche andare avanti all’infinito a inventare scuse per non cambiare, per non agire. E si tratterà di un monologo, siatene certi, perché anche chi ci ama, prima o poi smetterà di ascoltarci.
Oppure possiamo metterci in squadra con le cause, assumerci le responsabilità e cominciare la partita, con la sfiga, con il destino, con ogni tipo di difficoltà che ci abbatta.
Metterci comode e iniziare a giocare.
Sicuramente non sarà la scelta più facile. Perché necessita di azione positiva, responsabilità e osservazione. Mi spiego meglio. Lamentarsi, sdraiati sul divano, mentre si scrolla IG o si guarda l’ultima puntata di Uomini e Donne, puzza di autocommiserazione e vittimismo. Nessuno ci suonerà alla porta, né un opportunità di lavoro, né un principe azzurro, né un corriere con una pagella di sufficienze. Azione positiva, vuol dire alza il culo e fallo con entusiasmo.
Responsabilità. Sì certo, tutti noi adulti siamo responsabili. Ma poi permettiamo agli altri di farci sentire inferiori. Ogni giorno siamo chiamati a decidere chi vogliamo essere, chi vogliamo diventare. Siamo seduti nella nostra zona di potere. Eppure c’è ancora chi ci fa sentire una nullità. Shhhhh. Vi svelo un segreto. Siamo noi a permetterglielo.
Andare oltre le apparenze. Guardare oltre. Cambiare punto di vista. Faccio spesso questo esempio ai miei alunni. Un punto su un foglio bianco. Cosa vedi? Un punto nero. E il foglio bianco? Dove è finita la percezione del contesto. Perché focalizzarsi su un punto soltanto, un misero puntino nero, di fronte ad un intero foglio A4 di punti bianchi.
E ci sono giorni che le nostre emozioni sono esattamente come quei punti neri. Ma noi siamo ancora il foglio bianco.
Basta mettersi comode e scegliere da che parte vogliamo stare.
Intanto io mi metto comoda.
Un abbraccio.
A presto. Sa
♥♥♥
Dettagli Post:
Look:
Cappotto : Pull&Bear – Pantaloni: Zara – Maglione: Asos – Beanie: Borsalino
Location: Viareggio – Darsena
Foto di Giorgio Leone
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Sai sempre arrivare al punto. Sai sempre interpretare la realtà con semplicità e profondità. Sei davvero una persona speciale una di quelle da tenersi vicina vicina perché infondi energia positiva. Grazie Sa! ❤
Sai Barbara,Ttalvolta mi sembra di fare la maestrina ; un po’ la tendenza ce l’ho innata, non posso farci nulla. La mia famiglia me lo fa notare spesso. Ma poi penso che se le nostre riflessioni, i nostri sbagli fossero più condivisi potremmo esserci di aiuto l’un con l’atro. Ecco perché finisco sempre per sputare il rospo. Quello che ho dentro lo butto fuori. Grazie a te Barbara. Sei tu che infondi energia a me.
A tal proposito non hai idea di quanto desideri fare una conversazione che si possa chiamare tale. Ma l’arte del conversare richiede sforzo…. ci costringe a guardarci dentro ed è più facile guardare gli altri, ad usare l’intelletto ed è più facile scrivere un messaggino…. c’è voglia di roba facile e di gridare al cambiamento per fare in modo che tutto rimanga uguale. Sì conversare è un’arte ed è sempre più difficile trovare un’artista
Condivido in pieno il tuo post, tutto vero.