Mi porti a Menton, mi porti a Menton, mi porti a Menton? Una sorta di nenia, sistematica e scadenzata all’inizio di ogni estate.
Alla fine Giorgio ha ceduto. Ti porto a Menton per 24 ore. Meglio che nulla, ho pensato.
Ci sono quei posti che si insinuano nel tuo immaginario, costringendoti a pensare che forse in qualche vita passata tu possa essere stata altro, magari un sasso o forse un pesce o un uccello, in un altro luogo dal quale ti senti profondamente e misteriosamente attratta.
Questa sensazione me la regalano, da sempre, New York e il sud della Francia.
Menton è una cittadina meravigliosa della Costa Azzurra a pochi km dal confine italiano. Non per niente la leggenda vuole che Eva, cacciata dal Paradiso, portandosi dietro un frutto dorato ( un limone) ne abbia piantato i semi proprio qui, nella baia di Caravan, tanto bella da ricordare l’Eden.
Siamo arrivati a Menton, dalla vicina Montecarlo dove eravamo stati per per la MCFashion week, nel tardo pomeriggio, nel momento in cui i raggi obliqui del sole contribuiscono a regalare una patina calda e dorata a tutto quello che ci circondava.
Protetta dai monti alle spalle, direi quasi abbracciata, Menton appare immediatamente una città di mare incantevole e rilassata, lontana dal caos e dall’affollamento delle vicine blasonate e super vip Montecarlo e Cannes. Quello che ci voleva.
Per godere degli influssi magici e rilassanti consiglio di restarci però almeno tre/4 giorni; per coglierne l’atmosfera possono essere sufficienti 24 ore, ma è necessario passeggiare lungamente e lentamente per tutto il tempo. Cosa che noi abbiamo fatto, con l’unica pausa del sonno notturno.
La zona più caratteristica è la “vieille ville“, la città vecchia, un fitto reticolato di vicoli in pietra che sfociano nella suggestiva scalinata che porta alla chiesa barocca di Saint-Michel, collegata a un’altra piazza dove si trova la Chapelle des Pénitents Blancs. Da qui si gode di uno scorcio sul porto davvero bellissimo.
I vicoli con le case dipinte nei colori pastello, i davanzali pieni di fiori, il silenzio irreale, ti invitano a proseguire; i bistrot con i tavolini all’aperto ti invitano a pause assolate per una limonata o una specialità della patisseries di questa zona.
E poi i giardini, che sono considerati tra i più belli della Costa Azzurra.
La sera siamo scesi nella vivace via pedonale rue Saint-Michel piena di negozietti artigianali, ristorantini e piazzette gremite di gente. L’offerta gastronomica di Mentone è eccezionale, la gastronomia di questo posto è infatti un connubio di profumi, fiori e colori, il che la rende una meta culinaria decisamente rinomata.
Noi, decisamente affamati, ci siamo lasciati abbindolare da una paella in bella vista. A livello qualitativo forse avremmo potuto scegliere meglio. Ma sorseggiando vino bianco, rinfrescati da un leggero venticello, ci siamo sentiti i più fortunati del mondo.
La mattina seguente, dopo un giro nell’affollato e caratteristico Mercato di Les Halles, che si svolge ogni giorno nella città vecchia, in uno spazio chiuso risalente al XIX secolo, ci siamo diretti verso il il Promenade du soleil, la suggestiva spiaggia di sablettes, sotto la parte antica della città.
La cittadina francese è famosa per le sue spiagge ampie e di tipologia diversa, tali da soddisfare e esigenze di ogni turista. Sabbia, ciottoli, spiagge private o pubbliche. A pochi metri un lungomare costellato di palme, e di bar , sul quale si affacciano alberghi e ville in stile provenzale.
A illuminare la nostra giornata un sole caldo e trasparente e il buonumore che Menton riesce a infondere con il suo carattere vacanziero ma riservato. Elegante ma democratico.
Poi il rientro.
Mi riporti a Menton, mi riporti a Menton, mi riporti a Menton?
Presto, dai.
Un bacio. Sa
♥♥♥
Dettagli
Look :
Turbante di Ilaria Parente ( Heka Couture )
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Grazie di cuore a Lucar SPA – Concessionaria BMW e MINI per averci fatti viaggiare con tutti i comfort possibili nella bellissima MINI Clubman ( Pagina Fb )
Foto di Giorgio Leone
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