A ottobre scorso, ad un gruppo di miei studenti del Percorso di formazione Peer Educator “Amici per la vita Senior”, ( Progetto “Life Skills Education , promosso dall’ Educazione e promozione della salute dell’ Azienda sanitaria all’interno delle scuole superiori lucchesi ), è stato chiesto quale tematica volessero approfondire in orario extrascolastico.
C’è un argomento che sentite particolarmente vicino alla vostra realtà, al vostro mondo e sul quale volete confrontarvi, riflettere, esprimere il vostro personale punto di vista?
La Violenza.
Quale Violenza?
Tutta la violenza. Quella domestica, quella sulle donne, il cyberbullismo.
….
Quale strumento vorreste utilizzare?
Vogliamo fare un video. Anzi 3 video.
…
E poi si pensa che ai ragazzi di oggi interessino solo i loro smartphone e i social.
In realtà, spaesati in una società estremamente individualista e improntata più sull’avere che sulla costruzione dell’essere, i nostri ragazzi ci provano a fare sentire la loro voce. Ma spesso siamo noi a non sentirla, stritolati in questo meccanismo soffocante che ci toglie il tempo e sostituisce le risposte che dovremmo dare con i silenzi.
I ragazzi ritraggono in questo cortometraggio in 3 episodi un’esistenza che spesso conoscono da vicino e sanno riconoscere. Rivelano il loro bisogno di ascolto in un mondo in cui troppo poco si pensa a costruire relazioni buone e significative. Svelano il loro desiderio di essere impegnati nella costruzione del cammino di vita e non solo nell’erigere muri.
Questo video non è soltanto il modo per sensibilizzare i loro coetanei sul tema della violenzaviole ma anche quello di ribellarsi ad una realtà in cui i protagonisti hanno sempre ruoli troppo rigidi e non si delinea mai possibilità di cambiamento. La vittima spesso è essa stessa colpevole, il carnefice non potrà mai essere vittima e l’osservatore silenzioso campa 100 anni.
Si legge invece bene in queste immagini, la proposta della comunicazione e della richiesta di aiuto come strumento efficace.
Il loro è un grido dall’interno, ma è un grido di speranza. Come è giusto che sia.
A presto. Sa
♥♥♥
Dettagli :
Video pensato e progettato da un gruppo di giovanissimi studenti dell’Istituto Matteo Civitali (1) Lucia Antonelli, Martina Giacomelli, Michela Pieruccetti, Laura Scarpa, Nicolas Rossi,2) Valentina Di Ricco, Lisa Paduano, Antonela Shtylla, 3) Aurora Bernardoni, Rita Di Lieto, Klaudia Ileshi, Rehab Khoubzane, Aurora Malfatti, Ilaria Pardini), affiancati da me e dalle insegnanti Stefani Francesca , Romano Flora e Paletti Lucia con la collaborazione e il coordinamento della Dott. ssa Roberta della Maggiora dell’U.O. di Educazione e Promozione alla salute .
La realizzazione dei cortometraggio è stata supportata, dal punto di vista tecnico, dalla videomaker Elettra Dini, una giovane regista lucchese che si è occupata delle riprese e del montaggio delle scene, cercando di contemperare le esigenze tecniche con le idee proposte dai ragazzi con grande pazienza e disponibilità.
Le scene hanno visto come protagonisti, sia alcuni alunni che hanno partecipato al Progetto, che altri ragazzi della scuola e soggetti esterni che hanno collaborato con entusiasmo e serietà, ( Tommaso Agostini, Alessio Barsotti, Martina Bertei, Noemi Capula, Edoardo Giusti, Federico Ricci)
Cuore orgoglioso di prof.
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato sulle novità e gli ultimi articoli
Questo post è stato davvero interessante e spero possa aiutare.
Un bacione,
Mariateresa Scotti