Ho aperto questo spazio quasi quattro anni fa circa, chiamandolo fashion blog. Ma non lo è mai stato. Gli avevo offerto una carta d’identità falsa (brutta cosa… confesso); insomma l’idea era che potesse entrare senza troppi controlli, un po’ da infiltrato nel regno dei blog letti da qualcuno.
Ho aperto questo spazio in realtà perché volevo parlare di happiness mood; mi sentivo una paladina della leggerezza delle cose serie, ma sapevo anche che non sarebbe stato facile in un mondo dove le cose serie si affrontano con la fronte corrucciata e quelle leggere come superflue.
Oggi mi guardo intorno e mi accorgo che le cose sono cambiate, ameno un po’. Siamo entrati nella fase dell’alleggerimento costante e progressivo dei pesi fisici e mentali.
Insomma tutto è light. I cibi … ma anche i pensieri.
Si mangia meno e più dietetico con l’obiettivo di raggiungere canoni estetici da eterne adolescenti. Le pratiche detox sono diventate per molti una vera mania e hanno il compito di alleggerire il corpo da scorie e impurità. E poi ci sono le discipline come lo yoga e la meditazione, utili a ritrovare un po’ di serenità attraverso il distacco dalle difficoltà quotidiane. Per non parlare dell’elogio alla leggerezza che si trova nei manuali di grande diffusione negli ultimi tempi che invitano a fare ordine in casa, liberandosi dal superfluo. Anche io sono entrata in quel tunnel. Quindi … via le cose che non servono più per fare spazio a qualcosa di nuovo, in una strana esaltazione dell’usa e getta. Tutto più leggero, abiti, libri e cellulari. Forse anche l’istruzione.
Non vi arrabbiate ma questo inno alla leggerezza suona a mio avviso un po’ come il trend del momento e il Robin Hood che c’è in me si ribella. Non ne vogliamo di soldi falsi. Non si campa con quelli.
Leggerezza e libertà vanno a braccetto e non hanno bisogno di nuovi stereotipi o di nuovi modelli da seguire.
Io credo nella leggerezza dell’anima e nella necessità di affrontare le cose con il sorriso. Prendersi meno sul serio non è superficialità, ma quasi un’arte che permette di investire sulla qualità della vita. E so bene come questa strada sia messa ogni giorno a dura prova dagli impegni, dai ritmi frenetici e dai dolori che ci circondano. Imparare a prendere il mondo meno sul serio non è impossibile. Ci vuole tempo, elasticità e una forte determinazione per tentare di rendere i problemi e le difficoltà meno grandi di quelle che sembrano, rimpiccolendo l’importanza delle situazioni negative e trasformandole in una risorsa. Per adattarsi al flusso dell’esistenza conservando il buon umore serve talento, dote naturale o ferrea disciplina. E io vorrei almeno tentare.
Ma non saranno gli status su FB come frasi dei cioccolatini a rendere questa strada più semplice, soprattutto se alternati ad altri in cui si esprimono giudizi al vetriolo e sentenze del giusto o sbagliato.
Insomma di una cosa sono certa l’happiness mood è una scelta di vita e non una moda. E non si improvvisa per chiappare like. Peace & Love.
A presto. Sa
♥♥♥
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato sulle novità e gli ultimi articoli
In queste bellissime parole racconti una grande verità! Kiss kiss Silvia
Fantastico, come sempre! Il percorso nella leggerezza l’ho iniziato facendo pulizia nell’armadio… 3 sacchi grandi di roba che non mettevo, non mi stava ecc mai avrei pensato di avere così tanta roba da buttare… non l’ho fatto con “leggerezza” anzi ho avuto paura: “e se mi servisse?” dopo un paio di giorni la leggerezza si è impadronita di me, non abbiamo bisogno delle cose per essere felici… frase fatta. Abbiamo però bisogno di sperimentare nuovi modi per tentare di essere felici nelle piccole cose. Allora leggerezza si superficialità no grazie. Nella vita ci vogliono le cose “difficili” non si può semplificare tutto le sfide mi piacciono perchè spostano i miei limiti. Scusate per il post lungo… ma grazie Sandra perchè mi permetti di approfittare del tuo “fashion blog” 😉
Nella mia crescita è stato quasi automatico diventare sempre più seria, consapevole, responsabile e il passo da li a diventare apprensiva e ansiosa è stato breve ad un certo punto. Questo mi ha fatto maturare ancora di più fino a capire che la vita, finchè non ci sono cose veramente serie, è meglio e più piacevole viverla con leggerezza! baci Elisabetta
sante parole! una scelta no sempre facile ma che da soddisfazioni 😉Mrs NoOne
“Ci vuole tempo, elasticità e una forte determinazione per tentare di rendere i problemi e le difficoltà meno grandi di quelle che sembrano, rimpiccolendo l’importanza delle situazioni negative e trasformandole in una risorsa. Per adattarsi al flusso dell’esistenza conservando il buon umore serve talento, dote naturale o ferrea disciplina”…hai scritto tutto perfettamente e DESCRITTO tutto perfettamente. Il cammino è lungo, non può avvenire dall’oggi al domani. Io ci sto lavorando da più di un anno e sento di non essere ancora arrivata a quello che tu scrivi, nonostante tutto il lavoro interiore ed i cambiamenti radicali. Sono fiduciosa 🙂
Ps. anche io all’inizio mi sono spacciata per fashion blogger…e per lo stesso motivo ahahah 😛
Un bacio grande!
N.
CIAO SANDRA, IO HO INIZIATO A NON PRENDERMI SUL SERIO E QUASI A SMINUIRMI. PERCHè IN GIOVENTù RICORDO CHE CHI NON MI CONOSCEVA, AL PRIMO IMPATTO RIMANEVA UN PO’ INTIMORITO DAL MIO ATTEGGIAMENTO IMBRONCIATO. LA TIMIDEZZA NON AIUTAVA. BENE, HO CAMBIATO TUTTO E FATTO IL CONTRARIO, STO MEGLIO. AMMETTERE LE PROPRIE DEBOLEZZE IN PUBBLICO CON IRONIA PENSO CHE SIA UNA GRANDE PROVA DI LEGGEREZZA, ANCHE PERCHè IL MONDO TENDE AD ESSERE PIù IMPAGLIATO DI UN VECCHIO RINOCERONTE DELLA SAVANA.
CERTO, NON CREDO SI POSSA SEMPRE RIDERE DI TUTTE QUELLE “DISAVVENTURE” QUOTIDIANE, MAGARI A POSTERIORI, QUESTO Sì, INDUBBIAMENTE IL SISTEMA NERVOSO POTREBBE RISCONTRARE UN INCREDIBILE GIOVAMENTO, MA, PURTROPPO, IL DISTACCO DALLE PICCOLEZZE DELLA QUOTIDIANITà STA IN UN’EVOLUZIONE INTERIORE MOLTO LUNGA.
BUON WEEKEND
http://WWW.THELADYCRACY.IT
certo che non si improvvisa… e tu potresti essere la testimonial di questo mood… da sempre però 😉