Sono stufa e molto nervosa in questo periodo. E vestirmi di colore mi aiuta.
Invecchi male, mi riprende Giorgio. Forse.
La ragione c’è: mi sono scoperta molto intollerante all’intolleranza.
Come un bicchiere trasparente colmo d’acqua fino all’orlo, rischio ogni giorno di strabordare. A lavoro, per la strada, nei negozi, alla posta, al ristorante., in macchina. Dovrei andarmene in giro con in mano un cartello Attenzione: rischio allagamento!
Come una paladina della giustizia senza armatura, combatto inutili crociate per i miei ideali di gentilezza e senso del dovere, battaglie che mi vedono, giorno dopo giorno, sempre più ammaccata e perdente.
Non mi sono mai troppo allontanata dalla sindrome dell’avvocato delle cause perse, o dalla fase del recupero delle pecorelle smarrite, per le quali patologie, in età adolescenziale, sono stata più volta sollecitata dalla mia famiglia a “curarmi”.
Ma se un tempo la mia ricerca e la mia cura erano tutte orientate verso le persone intelligenti che apprezzavo in modo smisurato, adesso, con il passare del tempo, la mia ammirazione va per quelle gentili, rare come le scarpe numero 37 da Zara, durante i saldi.
Per le persone gentili e per quelle che non urlano o se proprio devono farlo, urlano piano. Che lo fanno all’interno, con controllo, con riservatezza, come una sorta di implosione. Arrabbiarsi in fondo fa bene, si contrappone ad un’apatia improduttiva e immobilizzante. Ma è un’emozione che non va confusa con la tendenza a prevaricare sull’altro, utilizzando forme di violenza verbali inaccettabili.
Diceva Goethe che la gentilezza è la catena d’oro che tiene legati gli esseri, ma ormai sembra essere diventata un valore retrò, quasi fuori moda, inutile in un mondo in cui vince solo chi urla più forte.
Eppure l’esser gentili dovrebbe rappresentare il vero senso della nostra umanità, il mezzo per esprimere solidarietà, l’immagine del rispetto reciproco che dovremo saperci donare. Dovrebbe essere il segnale di una responsabilità che ci prendiamo verso noi stessi ma soprattutto verso i nostri figli. Dovrebbe.
Un bacio.
A presto. Sa
♥♥♥
Sii gentile quando possibile. E’ sempre possibile. (Dalai Lama)
Dettagli Outfit:
Total Look : i BLUES
Cappello: Zara
Foto di Giorgio Leone
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Come è vero….sempre allineate io e te…..Io dico che la gentilezza è ormai merce rara. E mi sorprendo a guardare con ammirazione e lodare persone assolutamente normali che , nell’essere gentili, cortesi, educate, non fanno null’altro che metà del proprio dovere. In questi giorni pre-natalizi poi….la gente si trasforma: regali fatti in fretta e furia tanto per farli….calcoli su chi ti regalerà cosa e sicuramente è una cosa brutta e allora tanto vale fare un regalo brutto e da spender poco…..Sono disgustata. Urla, minacce contro chi sta facendo il proprio lavoro con umiltà….lasciamo perdere….il mio commento risulterebbe essere più lungo del tuo post. Buon Natale piccola Sandra che non smette mai di stupirmi (in positivo tu però). E non perdere mai la capacità di meravigliarti di fronte alle brutture di ciò che ti accade intorno. E’ il quid che ti distinguerà dalla massa decadente.