Quando ho sentito il desiderio di cominciare a elencare le mie felicità trascurabili, ovvero quelle piccole felicità che durano il tempo di un pensiero ma che possono diventare i tasselli di una felicità più grande che tutti ricerchiamo, l’ho fatto così, per una scelta di pancia ma puramente egoistica. Memorizzare.
Ero infatti convinta che scriverle mi avrebbe aiutato a fermare quei momenti di una semplicità disarmante in cui è possibile ritrovarsi e che in fondo si rivelano tutt’altro che trascurabili dal momento che ci impongono una riflessione e suscitano un sorriso.
In quel momento non avevo pensato che avrei innescato una meravigliosa catena di personalissime felicità trascurabili che mi sono arrivate attraverso messaggi privati, commenti sul blog, mail e l’utilizzo degli hashtag #felicitàtrascurabili e #happinessmood. Bellissime, toccanti, scampoli delle vostre vite. Devo ammettere che mi sono più volte commossa a leggerle.
Così ho pensato che sarebbe stato bello non perderne nessuna, conservarle , come si fa con i doni preziosi preziosi, per poterle rileggere ogni tanto, al momento del bisogno. Una sorta di pronto soccorso rapido del cattivo umore, della fretta, dell’ apatia.
Eccole quindi riunite, le più condivisibili, le più divertenti, le più riflessive, in questa pagina dedicata Felicità Trascurabili & Friends, che va ad affiancare la mia pagina personale.
Continuate a mandarmele, mi raccomando, come volete per posta o via web. Urlatele, cantatele, sussurratele. Ma non dimenticate l’hastahg #felicitàtrascurabili #smilingischic #happinessmood se volete che le rintracci!
#1 Mentre guidi e stai mangiando patatine del Mc (raramente, eh!); quando pensi che siano finite tutte, alla fine arriva lei! La fuggitiva della confezione, caduta nel sacchetto, dal sapore più buono di tutte le precedenti! Annalisa
#2 Si ferma una signora e mi dice : “ti ho riconosciuta” sei la ragazza che mi offri di sedersi al suo tavolo quella mattina che non c’erano posti. Desidero esser riconosciuta per questo. Valentina
#3Quando ti accorgi che capirsi significa condividere le stesse sfumature che poi diventano le stesse passioni. Senza parlare. Senza spiegare. Il bello di essere sulla stessa linea d’onda. Mariangela
#4Quando arrivi a casa e il tuo micio “divarsamente magro” ti si sdraia addosso sebbene ci siano 38 gradi. Kikka
#5 quando tuo figlio 7enne ti chiede ma ai tuoi tempi c’erano i dinosauri? Kikka
#6 Quell’estate che si può chiamare davvero estate in cui ho voglia di rinnovare, di preparare la casa all’inverno e all’accoglienza. Fatico tanto perchè ho imparato l’arte (colpa del mio babbo); sono convinta che la maggior parte delle persone dicano: ma chi te lo fa fare? vai al mare a rilassarti. La verità è che il sole mi piace prenderlo nel mio giardino tingendo, aggiustando i piccoli acciacchi della casa dopo una stagione piovosa. Buone vacanze a tutti e godetevela come più vi piace. Barbara
#7 quando esci con tua sorella e nelle vetrine per torino vedi che sorridete allo stesso modo. #Kikka
#8 cambiare le abitudini della colazione: via libera a yogurt, frutta fresca, succhi di frutta… Barbara C.
#9Vedere un’amica fiera di sé,realizzata e sentirti orgogliosa. Marta
#10 Piangere insieme ai tuoi compagni e ai tuoi professori e sentirti parte di un meraviglioso gruppo. Marta
#11 Ripensare alle difficoltà di un percorso e dire : cavolo ci sono riuscita,sono arrivata alla meta! Marta
#12. Un piccolo episodio di vita vissuta.Autobus a Milano, sale una signora anziana. Ha un’aria molto distinta: nonostante l’afa insopportabile, è impeccabile, indossa un abito color fragola di buon gusto e buon taglio, scarpe con un lieve accenno di tacco, capelli freschi di piega in un colore discreto ed elegante. Si appoggia a un bastone e perfino questo le dà fascino: è decisamente una bella donna e attira la mia attenzione riscuotendo ammirazione, come si può comprende dalla descrizione. Poi, estrae il portafogli dalla borsa: il portafogli è nero e ha una stampa vistosa, ovvero un’inconfondibile foglia di marijuana e, giusto per rincarare la dose, questa è colorata nei tipici colori verde-giallo-rosso. Stampata su ben tre lati dell’oggetto.
La signora maneggia il portafogli serena, a mio avviso perfettamente ignara.
Ora, le cose sono due: la signora ha un allegro passato e io ho frainteso il suo essere ignara; qualcuno le ha venduto quel portafogli giocandole un brutto tiro.
Mi rimarrà il dubbio per sempre 😉. Emanuela P.
#13 Uno dei miei pazienti che mi scrive “grazie per la fiducia che ha nei miei confronti” e un’ altra che mi ha scritto “stanno cambiando molte cose nella mia e molto è grazie a lei”. Elena Bi.
#14 Quando ci fermiamo in auto, anche se si ha fretta, per fare attraversare la strada a chiunque, un giovane, una persona anziana, una coppia per mano e vediamo, subito dopo, nascere un sorriso ed un cenno di ringraziamento; la fretta, come per miracolo, passa e lascia il posto ad un momento di leggerezza. G.M.
#15Quando scorgiamo in un’espressione fisica o verbale di un figlio/a quella che potremmo definire l’immortalità … semplicemente qualcosa di noi. G.M.
#16 Quando passeggiamo con le braccia dondolanti, teniamo con la punta delle dita il nastro del pacchetto delle paste e crediamo fermamente che sarà la domenica più bella del mondo. G.M.
#17 Quando, accarezzando il proprio corpo, senti quella cicatrice piccola, quasi insignificante per tutto il resto del mondo, e ti si apre un ricordo fantastico … chiudi gli occhi e lo rivivi senza il dolore ma solo col piacere! G.M.
#18Quando ci sdraiamo a torso nudo su un prato e quella sensazione di prurito, che potremmo definire “lieve disturbo”, si trasforma dopo pochi secondi, grazie allo sguardo verso il cielo e al contatto con la natura, in accoglienza. G.M.
#19Quando da solo riesci a varcare la soglia tra il sentirsi ridicolo e la libertà, la musica come una chiave, cominci a fare strani versi con le labbra, le gambe si muovono, le braccia si alzano la testa dondola e finalmente … balli da solo!! G.M.
#20 Quando rivediamo in noi, purtroppo sempre quando è troppo tardi, quel gesto, quella cadenza nella voce, quel tic, di qualcuno che non c’è più. G. M.
#21Quando ce l’hai sulla punta della lingua ma non c’è versi di ricordare quel nome , poi, all’ improvviso, quando proprio non te lo aspetti, riaffiora il ricordo! G. M
#22 Quando leggendo un libro troviamo quella frase dell’autore che avremmo voluto dire noi, che riassume in poche parole un concetto, un’idea complicata, prendiamo il lapis e la sottolineiamo, quasi a volerla fare nostra. G. M
#23 Quando alla fine di una giornata lunga e faticosa (ma anche no), parcheggio, chiudo la macchina e non faccio in tempo a voltarmi per incamminarmi verso casa che vedo arrivare a rotta di collo il mio gatto che ha riconosciuto il rumore dell’auto e si scapicolla a darmi il bentornato. La visione di quella palla di pelo bianca e grigia che corre per me mi riconcilia con il mondo ogni volta. Roberta
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato sulle novità e gli ultimi articoli