Ricordo ogni dettaglio di quel percorso a piedi dagli appartamenti a serpentone bianchi e rossi in cui abitavo e la mia scuola elementare. Si passava da un viottolino stretto tra i campi e poi la strada curvava a destra e poi a sinistra fino al cortile dell’edificio.
Erano ancora i tempi in cui a scuola potevi andarci da sola anche a otto, nove anni, con la cartella rettangolare sulle spalle e il tuo bel grembiule. Se pioveva aprivamo i nostri ombrellini colorati e se qualche goccia ci bagnava il rischio era solo che diventasse un divertente e chiassoso diversivo.
Non c’erano pericoli e le mamme potevano ancora stare tranquille. E noi crescevamo conquistando giorno dopo giorno, la nostra autonomia. Il sabato era una festa perché mi venivano a prendere babbo e mamma a volte solo uno, a volte insieme. E la differenza si sentiva e … la differenza portava gioia.
Oggi i genitori accompagnano ogni giorno i figli già grandicelli, anche quelli delle medie, fino al portone di scuola, lasciando la macchina in seconda o terza fila e se potessero probabilmente li porterebbero fino al banchino. Se piove capita di assistere a scene ansiogene in cui qualche goccia di acqua sembra in grado di causare un’influenza istantanea. Ma un po’ li capisco. La strada è cambiata, le possibilità di pericolo sono cresciute. Ma è anche vero che i ragazzi crescono più fragili.
Io sono nata a Pisa, per quanto abiti a Lucca, da tanto tempo ormai. Quei posti in cui sono cresciuta però li ricordo bene. Trovarmi qui mi riconduce in un attimo indietro nel tempo. Vorrei tanto ricordare anche i visi, gli sguardi, le risate, oltre i luoghi. Vorrei ricordarmi i nomi dei miei piccoli compagni e come la mia maestra mi insegnò a scrivere, leggere e far di conto. Ma ho solo qualche flash.
Quella scritta Richard Ginori ristrutturata è per me densa di significati e di memorie. Mi giro intorno e quasi tutto sembra cambiato. Ma nel silenzio di una domenica invernale se chiudo gli occhi mi sembra ancora di sentire l’atteso e prolungato suono della campanella finale.
Un bacio.
A presto. Sa
♥♥♥
My outfit
Cardigan lungo di lana a rombi : Mia Wish F/W 2015/2016 – Altri capi Mia Wish : QUI
Cappotto cammello: So Allure
Gonna: Zara ( vecchia collezione)
Maglia grigia luna : Zara F/W 2015/2016
Scarpe bronzo : acquistate da Sud ( Via buia 33, Lucca )
Borsa : Gum – Gianni Chiarini Design
Dettagli:
Foto di Giorgio Leone
Location: Porta a Piagge – Pisa
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Bell’outfit……bellissimi cappello e borsa….
adoro le tue foto, sono sempre stupende.
Mi piace molto il racconto della tua infanzia e dei tuoi ricordi, il tuo lo definirei “un blog con un cuore” (e con la testa ;)) Bello!
E per essere un po’ più prosaica: il cappotto è una favola :))
Cristina
https://libellulasite.wordpress.com
Sono d’accordo.. Una volta fin dalle elementari si andava a scuola da soli, a piedi o con il pulmino, adesso invece c’è troppa ansia, io non sono mamma ma lo vedo con i miei nipoti!! Bello il tuo Look!!
http://www.glitterchampagne.com
Purtroppo i tempi sono cambiati molto! Davvero!! Io sono Toscana come te… Provincia di Firenze!!
Bacioni
Marina
http://www.sweetlavanda.it