Tutte noi abbiamo il bisogno di una cosa su tutte, il permesso di essere ciò che siamo, qualsiasi cosa essa sia.
E il permesso ce lo dobbiamo concedere noi stesse. Nessuno può farlo.
Realizzare e accettare che non avremo il controllo su ogni cosa, che non si può programmare l’iter degli eventi.
La vita scrive capitoli che neanche possiamo immaginare e la nostra forza sta nella capacità di essere flessibili al cambiamento e trovare nuovi finali.
Balle. Questa è solo teoria.
Immaginiamo che si desideri una cosa con tutte le nostre forze, qualsiasi cosa essa sia, così tanto da sacrificare la felicità pur di averla. Immaginiamo di desiderare di essere madre sin dalla propria adolescenza, da quando con il fidanzatino fantasticavamo sul nostro roseo futuro.
Io non posso avere figli. Non ne ho potuti avere, per qualche strano caso del destino. Perché in fondo una causa reale, concreta non è mai stata trovata. E credetemi per una matematica con il pallino della scienza e del segno della Vergine, non è facile accettarlo senza neanche una spiegazione.
Non sono venuti e basta. E Dio sa se li ho cercati. Lo stesso Dio che mi ha visto con le gambe in aria dopo ogni rapporto per anni, al fine di facilitare meccanicamente il trasferimento, che mi ha visto fare 4 fecondazioni assistite, di cui due all’estero, che mi ha visto piangere di gioia con il mio compagno per l’esito positivo al terzo tentativo e poi mi ha visto piangere di dolore insieme al mio compagno, in seguito alla perdita del piccolo alla dodicesima settimana.
Che poi dovrei dire, la piccola, perché eravamo sicuri che sarebbe stata femmina e l’avremmo chiamata Aurora.
La nostra Aurora. Qualche volta mi sembra di riconoscerla per la strada negli occhi castani e vivaci di qualche bambina o in quelli verdi/grigi come il suo papà. E mi incanto.
Non è stato facile. Non è stato facile pensare di non avere primi compleanni, primi passi, primi giorni di scuola da festeggiare. Non è stato facile immaginare il futuro senza una famiglia con cui condividerlo. Non è stato facile immaginare un percorso di vita che si sorreggesse solo su un’altra persona, per quanto meravigliosa.
Non è facile trovare alternative. Nuovi obiettivi ed equilibri. Non è facile in un contesto che in ogni momento ti ricorda che in fondo senza figli sei una donna a metà. Magari lo fa con garbo, magari lo fa sottovoce. Ma tu te ne accorgi.
Hai figli?
Come ancora non hai figli?
Guarda che l’orologio biologico scorre.
Sicuramente verranno, basta non pensarci.
Ti devi rilassare e vedrai che arriva.
Fatti una vacanza.
Una mia amica, quando ha smesso di provarci è rimasta incinta. ( ???? )
Conosco una signora che ha fatto le pratiche dell’adozione e poi è rimasta incinta.
Ma la fecondazione l’hai provata? Ma dal Dottor X ci sei andata?
Fatti fare le punturine di ormoni e vedrai!!!!!
Guarda la Bellucci, La Clerici, La Gianna Nannini. Guarda Carmen Russo.
Perché non prendi un cane?
Una mia amica ha preso un cane ed è rimasta incinta.
Ma lui ( il marito ) che ne pensa? ( !!!! )
Ad ogni frase ho sorriso. Un sorriso automatico, di circostanza, mentre nella mente immaginavo di prendere un tovagliolo infilarlo in quella bocca, chiuderlo con un cerotto. E urlare forte: “Che cazzo ne sai! Che ne sai delle aspettative ogni volta deluse, delle punturine sulla pancia che mi facevano Giorgio e mio suocero, che quasi non c’era più posto. Dei nostri viaggi della speranza in quel centro austriaco sul lago che sembrava la casa degli angeli. Di quel battito che era sembrato un miracolo. Dei nostri abbracci di conforto. Dei nostri silenzi strazianti.”
In realtà non ho mai reagito, in primis perché sono una persona quasi ragionevole, due perché in fondo so bene che le persone cercano di regalare conforto e ognuna lo fa a suo modo, forse talvolta maldestramente. L’intenzione è buona però.
Il fatto sta che solo coloro che hanno vissuto qualcosa di simile, sanno che l’unico conforto possibile è il silenzio. Strategia tra l’altro adottata da tutte le persone a me più care. Marito, famiglia e amicizie vere. Non se ne è più parlato.
E gli anni sono passati mentre gli amici si sono sposati, hanno fatto figli, ci hanno invitato ai loro primi compleanni, hanno condiviso eventi, traguardi.
Poi alla fine è successo.
E non so dirvi quando. Forse è stato il raggiungimento della soglia dei 50 anni che ha costruito un muro verso qualunque tipo di curiosità o consiglio sulla questione e mi ha condotto fuori dall’area della possibilità.
La certezza è più forte della consapevolezza.
Il dolore è diminuito. Fa male il pensiero. Ma il pensiero ora viene facilmente pilotato. L’esperienza insegna e se ne può parlare.
Ne riesco a parlare, forse per la prima volta, con chiarezza. E questa per me è già una gioia.
Dismesso il velo della rabbia e dei sensi di colpa, la mente appare più libera e comincio a pensare che le opportunità non si presentano sempre nel modo in cui crediamo.
Ci sono donne nate per essere madri, donne che non dovrebbero fare figli ma li fanno, donne che non vogliono figli e poi ci sono le madri senza figli.
Ecco, queste avranno la possibilità di essere delle buone zie pronte a viziare i propri nipotini e forse anche le tate dei figli degli amici, orgogliose di festeggiare con loro i traguardi più importanti.
E poi potranno essere, se fortunate come me, insegnanti di centinaia di ragazzi che non aspettano altro che di essere amati.
Un bacio
A presto. Sa
♥♥♥
Grazie di cuore a Elena Guidi per queste bellissime foto che hanno dimostrato quanto da donna ha saputo capire, oltre le parole che non sono state dette.
©Riproduzione Riservata.
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Mi sono commossa leggendoti dolce cara Sandra. Coraggiosa come non mai e questo coraggio ti ha dato la forza di vuotare il sacco ed ora quel sacco non pesa più come prima…. non aggiungo altro. Notte Donna Meravigliosa!
Poi..quando anche il marito ti lascia…è il massimo. Ma ho superato anche questo ormai.
Quando il marito ti lascia, hai ragione, è tutta un’altra storia <3
Ti abbraccio
Cara Barbara, non so se sono stata davvero coraggiosa, questo sacco non pesa più come prima, questo è vero, ma mi è tornato indietro come un boomerang con il dolore e il percorso di tante donne che mi hanno scritto e raccontato le loro storie. Spero di avere adesso la forza e la capacità di riceverlo. Ti abbraccio forte.
Cara Sandra, tutte verissime le tue parole. Io ho creato un gruppo chiuso su fb che si chiama “le mamme nel cuore” per quelle donne che come me e come te sono “mamme senza figli” oppure mamme di tutti i figli del mondo!! Per noi è importante parlarne, buttare fuori il male che c’è dentro. Oggi ho letto il tuo articolo e l’ho condiviso nel gruppo, so che scalderà il cuore. Il dolore è sempre dolore, ma diviso tra tante persone si fa più leggero. Un abbraccio
Grazie per aver condiviso il tuo silenzio straziante con tutti noi… e mi auguro che questo silenzio condiviso che hai fatto diventare parole tu ce lo permetta di portarne una parte sulle nostre spalle
Grazie Asa, è come se lo avessi distribuito un pezzettino sopra ognuna di noi. Oggi cammino leggera. Grazie di cuore <3
Non ho mai letto, o sentito, un cuore aperto come il tuo su questo argomento – pur avendo vissuto molto da vicino esperienze simili. Sai che è un contributo importante?
Un abbraccio a te e alla tua generosità.
L’argomento dell’infertilità è estremamente delicato ed è vissuto spesso con grande senso di vergogna. Non è una colpa, non è un difetto. E’ una nostra caratteristica. Se capiamo questo, può diventare anche una sorta risorsa, per imparare a volerci più bene. Grazie di cuore per le tue parole.
❤️
Tu sai <3
Sandra mi hai fatto commuovere..
talvolta l’ignoranza e la poca educazione delle persone sono veramente disarmanti ma bisogna imparare a conviverci.
Spero di incontrarti presto.. Martina Antonazzi
Sono disarmanti e feriscono. Ma spesso domande o consigli inopportuni sono un modo maldestro di aiutare. Dobbiamo imparare a proteggerci da questi.
Spero anche io di incontrarti presto. un abbraccio
Tesoro mio, che dire…. che bello, che voce, che coraggio, che forza…. sei cresciuta e sei bellissima…. sono molto fiera di te ! TVB
Amore, detto da te che sei una roccia…
. Quell’anno ( 66 ) ne ha sfornate di tipe toste eh?
Ti voglio bene
Sa
Trovo ogni tuo post sempre molto scorrevole, attivo, facile da leggere, ma in questo c’è molto di più, ci sei te ,con una parte della tua vita molto privata e molto sensibile, c’è il tuo carattere ,la tua forza, il tuo sorriso….❤️
Lara tesoro. Grazie di cuore!
E’ un pezzo uscito da solo, sostanzialmente, al momento giusto. Ovvero in un momento in cui parlarne non fa poi più tanto male.
Chi non ha provato non può capire punto.
I tuoi ragazzi saranno fortunati ad avere una persona come te! ❤❤❤
In effetti è difficile capire. Si può provare a spiegare ma non è la stessa cosa. Così come tanti dolori e difficoltà nella vita, molti più grandi di questo. Bisognerebbe averli vissuti per capire. E cercare di ricordarcelo quando ci avviciniamo a persone che non conosciamo benissimo.
Ps. Sssshhhh, sono molto più esigente di quanti si creda con i miei alunni sai?
un abbraccio
Trovo assolutamente vero, comunque sia, si è madri…non avevo mai sentito questa definizione: madri senza figli, questo mi ha fatto pensare molto e immedesimandomi riesco a comprendere che una donna madre lo è con o senza figli, poi ci sono donne con figli che madri non lo sono per nulla. Complimenti per la sensibilità. Elisabetta
Grazie di cuore Elisabetta.
In effetti ognuno ha un suo percorso personale. E’ vero che talvolta la scelta di un figlio è egoistica, non ben ponderata e poi si fanno degli errori.
Ma d’altro credo che essere madre, non sia un compito semplice. proprio per niente, per cui non mi sento mai di giudicare in questo senso ( salvo casi eclatanti o eccezionali ).
Ti abbraccio
a presto
Ti voglio bene, anche se non ci conosciamo, anche se abbiamo vissuto due sofferenze diverse … Essere mamma di un centinaio di ragazzi é un dono prezioso e molto importante… Sono certa che tu sia la persona migliore per portarlo a termine. Anche essere zia é qualcosa di importante… Pensa che le mie bimbe non hanno zii, non perché io e diego non abbiamo fratelli ma perché alcuni dei nostri fratelli non accettano le nostre bambine. Cose piccole che appartengono a cervelli piccoli.
Grazie di aver condiviso questo pezzo di vita vera. Per me é stato importante leggerlo. Ti abbraccio
EB
Questo mi conferma che ogni vita ha proprie sfaccettature personali e diverse. Propri dolori e incomprensioni, da combattere o accettare.
Grazie per questo tuo messaggio. I commenti e il supporto anche di chi è madre sono molto importanti. Ti fammi sentire ancora più compresa,
un abbraccio
Carissima Sandra, mi sono commossa. Non tanto per ciò che hai scritto, ma per tutto quello che il tuo racconto sottende. Chi cone me ti ha conosciuta negli anni della leggerezza e della spensieratezza dell’adolescenza in un certo senso se lo doveva aspettare. Si, perché tu sei stata leonessa anche in quei momenti. Il tuo sorriso disarmava e la tua forza spiazzava. Mi dispiace tanto per il dolore. E tutto quello che potrei dirti a conforto risulterebbe solo sciocchezza. Si, perché in certi casi un certo tipo di dolore lo SENTI FISICAMENTE anche se a spezzarsi è l’anima. Dal profondo del mio cuore auguro a te ed a tuo marito tutto il bene del mondo . Averti conosciuta è stata una gioia continua . Con tanto affetto. Michela
Michela, ti rispondo solo ora ma il tuo messaggio l’ho letto immediatamente e mi ha commosso in un modo intenso, viscerale. Passano gli anni, le strade si dividono e si è portati a dimenticare quello che siamo stati nella nostra giovinezza. I nostri ricordi più belli. Tu sei il mio salto nel passato.
un abbraccio forte Michela. Spero di riuscire a ri – dartelo prima o poi dal vero.
Le tue parole sono ossigeno puro per chi ci è passato o ci sta passando. Emozioni che arrivano come un’onda. Grazie di cuore per averne parlato, non lo fa mai nessuno. Un abbraccio forte,Marta
E’ vero Marta. Non lo fa quasi mai nessuno. O lo fa sottovoce, quasi con vergogna. Non se ne parla con le amicizie, non se ne parla con i colleghi. Mi ricordo anni fa, in pieno percorso, giravo forum dedicati su internet per trovare notizie e conforto.
Un forte abbraccio anche a te
Mi sarei potuta fermare al titolo, perché già solo quello raccontava quello che a volte le parole non sanno dire. Solo una infinità di grazie e un abbraccio ad una madre generosa di centinaia di figli.
Madre di centinaia di figli, in effetti se ci penso è tanto impegnato anche questo come compito no?
Grazie a te per avere letto il mio pezzo con il cuore aperto.
Ti abbraccio
Grazie ❤
grazie a te per avermi letto. <3
Leggendo ho rivissuto quel giorno…….
Ti Voglio Bene!
Tesoro mio grazie piccola mia!
il tuo messaggio e quello di care altre amiche come te mi hanno fatto ricordato quanto fortunata sono e sono stata per il supporto che ho sempre avuto. Il vostro affetto sincero mi ha sempre stretto e protetto.
Grazie per esserci sempre.
bacio
Mi sono ispirata a te quando ho aperto il mio blog, lo sentito davvero che eri speciale…e ogni post da quelli più fashion a quelli più intimi me lo confermano!
Bacio
Luana
Cara Lalu mi sento davvero onorata.
Grazie di cuore. Ti abbraccio e ti aspetto qui anche per post più leggeri, così sorridiamo un po’.
Cara prof. Grazie! Ho 32 anni, non ho figli e sento il peso di quelle frasi… Mi sento anch’io una madre senza figli e mi sono emozionata nel leggere questo post. Un abbraccio da una ex alunna del serale ❤️
PierLuisa sei tu?
Mi spiace tanto per la tua situazione e per il tuo stato d’animo. Non ti dico niente, che sei giovane, che avrai tempo, perché non sarebbe opportuno.
Ma ricordati che un equilibrio in qualche modo si trova, così come nuovi sogni da desiderare.
Ti abbraccio!
Hai messo nero su bianco quello che avrei sempre voluto gridare ai sapientoni insensibili…grazie!
Anche se mi sembra assurdo dover iniziare a vivere alle soglie della menopausa però purtroppo è così e nessuno può farci niente è solo una questione personale psicologica individuale
Diciamo che alle soglie della menopausa è inevitabile farsene una ragione definitiva, si spegne quella speranza mensile che inevitabilmente ci ha sempre accompagnato.
Ti abbraccio Tatiana. A presto
❤❤❤
<3
A volte anche parole come queste possono aiutare. Io sono nella fase del “ci proviamo con tutte le nostre forze”, del “non mi voglio arrendere”. Sono nella fase che ogni mese il ciclo che arriva è come un lutto, delle gambe in aria (che so benissimo che non serve a niente ma lo faccio lo stesso) e nella fase di tutte le frasi di circostanza. Sono nella fase dei gruppi di whatsapp in cui si condividono pancioni, ecografie e foto di piccoli appena nati. E ogni tanto mi chiedo… ce la farò ad accettare se non dovesse mai arrivare? Forse sì, proprio come hai fatto tu. Forse anche io mi farò aiutare dalle piccole pesti dei miei alunni… forse chissà! Grazie per questo bellissimo post!
Roberta, capisco ogni tua frase, ogni tua emozione. E non potrò dirti se ce la farai, quale strategia possa essere più utile. Su una cosa ho però la piena certezza. Se per caso ( e dico … solo per caso) non dovesse arrivare un bambino tuo, saprai accettarlo, con i tuoi tempi. Con l’aiuto di chi ti ama ma soprattutto con l’aiuto di te stessa. Noi donne siamo toste e siamo in grado di trovare risorse che neanche ci immaginiamo, sai? E poi il senso di questo post è proprio sottolineare che se una ha dentro l’ istinto materno, rimane una madre anche senza figli. Pertanto l’amore in qualche modo dovrà defluire. Basta trovare il canale giusto. Ti abbraccio
Bellissimo. Io sono diventata mamma tardi. Capisco profondamente il dolore di cui tu stai parlando. Ed è bello che tu abbia deciso di condividerlo. È come fosse un tabù, per tutte. Grazie.
Un tabù che va smontato, distrutto, cancellato. Hai perfettamente ragione.
Grazie per il tuo pensiero e per avermi letto. Un abbraccio
Non so cosa dire.
Va bene anche così Valeria cara. <3
<3
<3
Cara Sandra, da tua ex alunna, ormai donna quasi quanto te, a distanza di così tanti anni, confermo che tu per me non sei stata solo una prof, ma molto, mooolto di più… mi hai offerto il tuo cuore, la tua mente, mi ha dato consigli spassionati, amore e tutto quanto di più bello ci si possa aspettare da un’amica. Sai benissimo che il tempo che è passato tra di noi, non mi ha diviso da te, tutto cio che mi hai dato è rimasto qui, nel mio cuore e ancora là è e resterà.
Sono felice e orgogliosa di essere stata una delle figlie di una madre senza figli come te. Ti adoro Sandrina.
Serena mia, una delle mie prime figlie no? E sei crescita bene, donna stupenda e mamma amorevole.
Grazie per le tue parole, grazie per riuscire a tenere vivo negli anni ( anche se a distanza ) con le tue parole sempre accoglienti, un rapporto che è stato importante per entrambe.
E’ sempre una gioia per me ri-incontrarti anche se solo virtualmente.
un bacio piccola
TESORO DA PARTE MIA UN ABBRACCIO E UN BACIO.
Rosita mia <3
Che bel post Sandra… Ogni donna ha una storia a sè, e io che ci sono passata solo per poco, perchè dopo un paio di anni di tentativi alla fine tutto è stato “facile”, posso in parte capire il dolore che hai potuto provare e il senso di vuoto e di solitudine ad ogni momento di perdita e di sconfitta.
Non credo ci sia una ricetta per uscirne, forse come stai vivendo tu, solo la certezza più aiutare, perchè finchè si nutrono speranze, anche quando sono inconsapevoli, c’è sempre un lato profondo di noi che con il pensiero è sempre lì…
Un abbraccio e complimenti per questo post davvero commovente.
F.
Hai detto esattamente tutto tu.
C’è un lato profondo di noi che con il pensiero è sempre lì.
Per quello non c’è cura.
Ti abbraccio forte e ti ringrazio tanto per le tue parole che dimostrano una sensibilità infinita.
Fantastica. Sei una Donna semplicemente fantastica.
Paola carissima, fa piacere sentirselo dire.
Ma credimi non so molto di più di ogni donna che per motivi indipendenti da lei deve rinunciare ad un sogno.
Non è facile, non te lo nascondo ma la commiserazione non fa per me.
Mi intristisce di più.
Grazie ancora davvero!
Te lo dico io perché… perché il tuo essere donna ti permette di accettare anche questo. Complimenti, non sei meno donna di nessun altro, anzi. Avanti così 🙂
Certo che lo accetto Jennifer!
Lo spero proprio.
Grazie per il tuo caro incoraggiamento!
un bacio
La tua storia é la mia storia, intervallata da operazioni, perché una causa ce l’ha: si chiama Endometriosi.
Solo che io ancora non mi sento libera di parlarle e, hai ragione, nel frattempo il silenzio, é la medicina migliore anche se non ci aiuta a capire in quante siamo a dovere percorrere questo viaggio. Perché siamo in tante. Nel silenzio mai sole. Ti abbbraccio
Cinzia posso garantirti che siamo tante, tante davvero. E sempre in crescita. Questo post che è partito come un sassolino buttato in un oceano me ne ha dato la conferma. Migliaia di commenti, messaggi, mail di donne che desiderano solo raccontare la propria storia e farlo con chi sanno potrà capirle perché l’ha vissute in prima persona.
Non parlarne non aiuta e ci fa sentire più sole.
Ti abbraccio. Quando vuoi sono qui.
So bene…e’ un lutto perenne. Si va avanti, si ama, si vive, a volte sembra di essere persino felici. Poi, si è fenici di noi stesse. Malgrado tutto.
Essere felici di noi stesse, non è poi tanto male. Basta crederci un pò di più. Grazie per il tuo pensiero. un abbraccio
cara Sa, grazie mille delle queste parole. Ho sentito ancora una volta tutti i miei emozioni degli anni passati.
Ti auguro tutto bene!
Anche perché rimangono dentro, impossibile dimenticare.
Anche per te tutte le cose più belle.
a presto
Mi hai fatto fare un tuffo nel passato e ripercorrere tutto ciò che ho provato quando ero una madre senza figli,ma con un gran desiderio di averne…quando ho perso quello che X i medici era il primo battito, ma X me era già tutto…Hai ragione a dire che solo chi percorre il tuo stesso cammino ti può sostenere “in silenzio” …quanta verità…Anche ora che ho due miracoli di 4 e 2 anni, non dimentico,ma sostengo e comprendo chi ha dovuto accettare di essere una madre senza figli…perché nel cuore è e rimarrà per sempre una mamma vera.
Grazie per avermi scritto, grazie per la tua testimoni di un lieto fine. Perché ci sono e sono tanti. Bisogna ricordarlo.
Abbraccia i tuoi due miracoli stretti stretti.
un abbraccio
Che bellissimo post ! Io sono una mamma di 5 figli che prima di avere il primo ne ha persi tre, di cui uno a 21 settimane (femmina) e uno a 12 settimane . Fu un incubo e ricordo bene le parole delle persone che non sapevano tacere davanti al tuo dolore , pensando di consolarti.
Vorrei abbracciarti ❤️.
Posso invitarvi ai nostri incontri di Cuore di Maglia a Lucca ? Ti assicuro che sono un ottima terapia .
Quei figli , anche se il tempo e! Passato sono sempre nel mio cuore ❤️
Cristiana che storia bellissima, spero che tu la racconti perché può aiutare chi ci sta provando, come esempio di tenacia e lieto fine, ma soprattutto perché con quello che hai passato saprai farlo con le parole giuste.
grazie per l’invito così carino.In realtà devo dirti che sono proprio un’imbranata con i lavori manuali.
Ci penserò però.
un bacio
Ora racconto volentieri la mia storia perché credo che tutto abbia un senso. Anche l’aver provato così tanto dolore deve essere servito a qualcosa….. Sicuramente alla donna che sono diventata …. Ti aspetto! Anche se non sei brava con i lavori manuali potrai trovare tanto calore ❤️
Che in fondo vale più di ogni cosa <3
Ora racconto volentieri la mia storia perché credo che tutto abbia un senso. Anche l’aver provato così tanto dolore deve essere servito a qualcosa….. Sicuramente alla donna che sono diventata …. Ti aspetto! Anche se non sei brava con i lavori manuali potrai trovare tanto calore ❤️
Alcune mie amiche hanno avuto la possibilità di adottare bimbi. Danno da fare, ma ora sono mamme oserei dire anche più delle altre. Io per motivi economici non ho potuto pensare all’adozione e con mio marito non abbiamo fatto cure ormonali di vario genere. Pertanto a 50 anni abbiamo chiuso l’argomento figli senza sapere di preciso il motivo della infertilutà. Il pensiero che ci consola è che visto che per lo più la vita riserva poche gioie, ma molte sofferenze abbiamo evitato tuto ciò a ignare creature che non chiedono di venire al mondo. Cercarle a tutti i costi significa non rispettare le leggi della natura, ma forzarle egoisticamente. Se poi pensiamo che dando alla luce un figlio automaticamente sarà candidato alla morte. A che pro tutta la sofferenza dell ‘intervallo ? Per non parlare poi degli aspetti socio economici della società occidentale che ha negato il futuro alle nuove generazioni … le future generazioni saranno condannate ad un peggioramento delle loro esistenze . Pertanto come genitori senza figli pensiamo di averli tutelati maggiormente a non accanirci per metterli in questo mondo. Forse se li incontreremo nell’aldilà ci ringrazieranno ? Chissà…
Forse.
Quello che è certo è che ognuna di noi attiva meccanismi mentali di auto difesa, di auto protezione. E va bene così. Basta che ci aiutino a stare meglio, no?
Grazie per la tua testimonianza. un abbraccio.
❤
<3
Stavi forse parlando di me???
Sembra la storia della mia vita a tal punto che mentre leggevo ho avuto compassione di me stessa…
Grazie
Anastasia cara, mi sa che ho raccontato la storia di tante.
Grazie a te per avermi letto. So che puoi capire. un bacio
Grazie…per aver dato voce e parole anche alla mia sofferenza…anche se non ci conosciamo attraverso questo post ti ho sentita molto vicina…auguro buona vita a te, a me ed a tutte le madri senza figli!
Talvolta è più facile sentirsi vicina a persone estranee sai?
Quando vuoi. Mi trovi qui nel mio rifugio.
Un abbraccio.
aver scritto la tua testimonianza da un senso e un significato a tutto il dolore e la sofferenza che hai vissuto
Ora che vuoi condividere ciò che hai vissuto sei un esempio per chi come Noi è una Madre senza figli ed ancora non riesce ad accettarlo con serenità
La vita vale sempre la pena di essere vissuta perché la felicità può nascere anche dalla sofferenza
Grazie ❤️ Ti abbraccio
Esatto Simona.
Non so se è una vera felicità, ma le ha assomiglia parecchio.
Ti abbraccio anche io.
Sono una madre senza figli e mi sono emozionata leggendo il tuo post. Perché é stato un tuffo nel periodo delle fecondazione, le punture nella pancia, ecografie e poi il risultato era sempre negativo. La gente che vuole sapere solo i fatti tuoi e consigliarti cose assurde. Soprattutto da chi i figli li ha avuti senza problemi. Non puoi condividere con nessuno quello che abbiamo passato. Solo chi ha provato capisce il dolore , il lutto interno che solo noi conosciamo. Ringrazio mio marito che con il suo amore è stato sempre vicino e insieme abbiamo superato questo ostacolo. Grazie per le tue bellissime parole.
Grazie a te per avere racconta il tuo dolore.
E’ una grande fortuna avere accanto qualcuno che riesca a starci vicino in questo tortuoso e penoso percorso, talvolta anche infruttuoso.
E che soprattutto alla fine di esso, ci sia ancora.
In questo siamo molto fortunate. Non dimentichiamoci che gli uomini soffrono due volte, per noi e per loro stessi.
un abbraccio
Grazie, uno specchio in cui mi rifletto e che mi regala un sorriso.
Un compimento per me meraviglioso.
Non potrei chiedere di più … che regalare sorrisi.
Ti aspetto e quando vuoi sono qui.
Non c’è molto da dire se non che il nostro percorso è simile e il mal comune non fa mezzo gaudio. Ti abbraccio. Una 45enne zia felice.
Il mal comune non è mezzo gaudio, ma il confronto ci fa sentire meno sole. Grazie mille per tuo messaggio zia felice.
Bellissimo post, anche i compagni sono messi alla prova… un abbraccio!
Lo so bene Pietro e spesso ci dimentichiamo di loro che soffrono due volte per noi e loro stessi.
Grazie di cuore
Ciao smiling; apprezzo le tue parole schiette e profonde; contrariamente alla tua esperienza io io appartenevo a quella schiera di donne che non sentivano il bisogno di essere madri; si qualche volta ci pensavo ma poi mi rendevo conto che ero troppo centrata sui miei bisogni, sulla mia vita libera per poter accogliere un bimbo è tutte le sue necessità; poi, per “errore” anche se io preferisco chiamarlo “amore” son rimasta incinta, il padre mi ha chiesto l’interruzione di gravidanza io non l’ho ascoltato e ho tirato avanti sola per la mia strada. A questo punto, durante la gravidanza ho ricevuto i pareri/giudizi di tanti: chi diceva che dovevo tenerlo ,che mi avrebbe aiutato e poi non l’ha fatto; chi mi diceva che ero una scriteriata a tenere un figlio senza padre è chi ne ha più ne metta; tutti a voler sapere pochi ad aiutarmi veramente. In questo clima mi son trovata a vivere la gravidanza che già di per se è un momento molto delicato, come un incubo; ciò che più mi feriva era il senso di solitudine che si era creato intorno a me; tra gli individualisti che mi dicevano che mi sarei rovinata la vita è l’avrei rovinata a mio figlio e i gli esaltati alla vita che mi dicevano che ero una grande a tenere duro, pochi se ne stavano zitti e mi stavano veramente accanto. A 5 mesi ho avuto il primo ricovero in sala parto per rischio alto di parto precoce, ho resistito ancora 3 settimane e mio figlio è nato con tre mesi di anticipo; in totale tra ricovero e terapia intensiva neonatale son stata 4 mesi in ospedale, il tutto da sola; ho visto di tutto e molti ricoveri erano delle Fivet gemellari ; in quei momenti ti fai tantissime domande, pensi che essere mamma è qualcosa di incredibile ma allo stesso tempo la paura è grande. Vedi tutti con i loro partner che li sostengono e tu li sola a pregare. Non vi dico poi i mesi a casa passati con un bimbo che piangeva tutte le notti, arrivavo stremata, sull’orlo di impazzire. Ti chiederai ma cosa c’entra la tua esperienza con la mia? C’entra perché desidero darti anche un punto di vista diverso; quella di una mamma felice per ciò che ha fatto ma quello di una mamma che ha combattuto e combatte molto; una madre che a volte fatica a sentirsi donna tanto è immersa nel suo ruolo giorno e notte dico questo perché non è che se una donna non è madre è meno donna, pensa io son madre e mi capita di sentirmi meno donna.
Salve Sandra,
Non ci conosciamo, mi è capitato di vedere il tuo post condiviso su Facebook da più di un contatto in comune e ho evitato di leggerlo.
Il titolo “Noi madri senza figli” non mi attirava. Madri, non mi coinvolgeva fino a spingermi alla lettura.
Ho visto la condivisione, e soprattutto commento, di Samuele Cosentino e ecco che ho letto il testo.
Coppie senza figli.
Ecco, ‘coppie senza figli’ mi sarebbe piaciuto molto di più.
Del tuo articolo mi è piaciuto il “solo coloro che hanno vissuto qualcosa di simile, sanno che l’unico conforto possibile è il silenzio”. Solo coloro che hanno vissuto sanno cosa si prova e piano piano chi ti sta vicino smette di chiedere.
Personalmente spero di essere in quelli “che alla fine ce la fanno” e che in ogni caso, nonostante le difficoltà, ringrazio la mia lei “anche se non ce la fanno si stringono l’un l’altro e trovano in loro la forza e l’amore per andare avanti”.
Roba non facile, ti mette alla prova, come persona e come coppia.
Di chiunque sia la causa, maschile o femminile, il problema è di coppia e succede che alcune coppie scoppino, non resistano e si arrendano interrompendo lo stare insieme e il bello che c’era. Accettarsi, stringersi e trovare la forza per andare avanti è il bello, difficile e bello.
Un saluto
ci sono donne che vogliono figli e l fanno, donne che non ne vogliono nè ora nè mai, donne che prima non li volevano e poi cambiano idea magari i seguito a una gravidanza non programmata (e c’è anche chi decide di abortire), donne che vorrebbero figli e non possono averne. Tutte queste situazioni esistono e sono degne di rispetto
Ciao….GRAZIE…mi da speranza sapere che troverò pace…io ho 32 anni sono 7 anni che cerco di avere un figlio…dalla mia ho l’età che mi consente ancora di non arrendermi anche se…ad aprile ho perso un figlio all’8a settimana…è stato il primo dopo 6 anni…non ho avuto nemmeno la gioia di sentire il suo battito…mio marito non voleva nemmeno venire alla prima visita fatta a 5 settimane perché, penso io, non voleva restare deluso o per l’imbarazzo di vedere una visita ginecologica…”Non vedremo nulla” ha detto il dottore…invece era tutto al suo posto…placenta liquido sacco vitellino, ma lui/lei ancora non c’era…”Stia tranquilla è presto, magari sono meno di 5 settimane e non ci sono ancora echi embrionali, ci vediamo tra 15 giorni, ma ricordi 1 su 7 se ne va da solo, la natura è così, si regola da se”… in un primo momento essendo molto negativa di mio mi sono lasciata prendere dallo sconforto, die giorni dopo ho deciso che quell’1 non ero io e ho iniziato a crederci trovando una positività ma provata… alla seconda visita dopo un paio di minuti di ecografia con il dottore che “ravanava” ho realizzato che non c’era nulla se non tutto quello che c’era anche la prima volta solo raddoppiato di volume ma nulla di più, nessun battito, nessun “fagiolo” come lo avevano descritto le mie sorelle…guardai mio marito e al dottore dissi “La smetta non c’è nulla, è abbastanza umiliante la posizione è inutile cercare di trovare ciò che non c’è” poi il suo definito “mi dispiace, non c’è nulla, ma tranquilla è giovane potete riprovare”…dopo 11 giorni di strazio finalmente mi hanno fatto la “revisione uterina”, il raschiamento insomma…beh che dire… dal gennaio 2015 stavo anche aspettando che ci chiamassero dalla clinica per l’assistita…a gennaio 2016 abbiamo deciso di rinunciare a questa opzione ma senza toglierci realmente dalla lista d’attesa, ma a settembre 2016 ho deciso di chiamare per essere tolta e la segretaria mi chiede se mi tolgo perché siamo riusci naturalmente ad avere un figlio…con la voce rotta le risposto che “no solo sono stanca di aspettare le vostre liste e di aspettare che la natura si decida a farmi diventare madre” la signora gentilmente mi disse “non rinunci le do appuntamento tra un mese…venga qui” sono andata ad ottobre ho ritirato le ricette per i medicinali e gli esami da fare…beh non li ho ancora fatti…non ho il coraggio che hai avuto Tu di massacrarmi la pancia…non ce la faccio…ho paura…forse ho più paura del fatto che funzioni, che finalmente la mia attesa finisca e il mio desiderio si avveri…un crollo fortissimo l’ho avuto ancora a natale quando un’amica sposata di 1 anno e mezzo e della mia età ha detto che diventerà madre, non lo cercava nemmeno “è capitato”, qualche mese prima mi disse che non se la sentiva di avere un figlio e rinunciare agli amici…e ora è incinta di 4 mesi….un’altra invece è stata ricoverata d’urgenza per un’emorragia interna data dall’impianto del piccolo e ora è al 6 mese…io stavo bene ma l’ho perso…che strana la vita…non lo so…vorrei solo avere già quell’età dove subentra la consapevolezza che sono una zia spaziale, una baby sitter speciale e che sarò anche io una madre senza figli…
Non è mai facile parlare di noi , del nostro profondo sei riuscita a farlo davvero in un modo che va dritto al cuore.
❤️
Comprendo tutto il tuo dolore: la tua storia è molto simile alla mia. Solo adesso che ho 52 anni sto finalmente imparando ad accettarmi come “donna senza figli” e devo dire che dopo anni di rabbia e sensi di colpa adesso va molto meglio. Ho semplicemente capito che una “donna senza figli” non è una “donna a metà” ma è solo un altro tipo di donna. Lo ammetto, c’è ancora un po’ di dolore in me, ma ti sono infinitamente grata per questo tuo post perché ciò che mi ha fatto più male in tutti questi anni è stata la sensazione di solitudine. Ti sembrerà strano, ma oggi grazie a te, mi sento meno sola. Anche se non ci conosciamo, ti mando un abbraccio forte forte e affettuosissimo.
Sono arrivata a questo blog inserendo su google “madre senza figli” perché mi sento così ed il mio cuore spezzato aveva bisogno di parlare di questo, di condividere, forse egoisticamente per soffrire meno.
Ieri ho avuto il secondo aborto, così come il primo scoperto all’ecografia senza neanche un sintomo. Semplicemente il battito non c’è più.
Anche io sogno di essere madre da quando avevo 16 anni, facevo il conto alla rovescia degli anni che passavano alla fine dell’università perché finalmente avrei provato ad avere un figlio.
Poi devi mettere in conto gli eventi della vita, un uomo che non vuole figli, una storia fallita, passa il tempo.
quando trovi l’uomo giusto e sei pronta a costruire una vita con lui e ad avere una famiglia arrivano gli intoppi.
Inizia una trafila di ansia da nascondere, di paure di cui parlare solo a qualcuno, tanto le frasi di consolazione sono sempre le stesse e le tue amiche figliano tutte senza intoppi. Aspettare il giorno dell’ovulazione, contare mentalmente i giorni che mancano al ciclo, cercare i segni precoci di una gravidanza “ho il seno più grosso?” “ho la nausea”. Ma il ciclo arriva, fa rabbia quando è puntuale e fa ancora più rabbia quando ritarda di 2 giorni, perché mi illude e mi prende in giro, il mio corpo è contro di me.
Poi un mese finalmente va diversamente e davvero lo slip rimane bianco. Felicità, euforia, sogni, quando nascerà? ci sarà a natale? ci sarà per il mio compleanno?
Le mie gravidanze si sono interrotte entrambe all’undicesima settimana, quando mancava poco per dire “il peggio è passato”. Ho prenotato e disdetto per due volte la tranlucenza. Il primo raschiamento è stato doloroso, impietoso, effettuato come un atto meccanico senza considerare che dall’altra parte dell’utero c’era una donna con il cuore spezzato. Adesso aspetto il secondo. Non ho la forza di pensare che sarà seguito da un terzo, ma le probabilità pian piano si alzano, così come gli anni e la paura di rimanere una madre senza figli
Sono una ragazza di 19 anni ed era veramente da tanto tempo che aspettavo di leggere un articolo di questo spessore. Fin da piccola ho sempre cercato l’affetto di una figura femminile che scaldasse il mio animo schivo e un’po abbandonato a se stesso e questo affetto l’ho trovato anche e soprattutto in donne senza figli. Questa è la riprova del fatto che c’è differenza tra Madre e Mamma… A lei che è una Prof le auguro di voler bene a tutti suoi fanciulli perché di amore si vive.
Grazie.
Questa mattina il tuo messaggio è un meraviglioso buongiorno.
Sono sicura che con il tuo animo “schivo” ma sensibile, “abbandonato” ma forte e coraggioso, sarai una madre con figli (o senza figli) straordinaria e straboccante di amore.
Anche a me ha fatto piangere questi articolo.. Sono anch’io nella situazione di non poter avere figli col mio ragazzo e mi ritrovo appieno nelle parole dell’articolo. farmi una famiglia è sempre stato il mio più grande sogno.. e nel frattempo vedi gli amici farsi una loro famiglia e sai che per te tutto resterà così è dovrai guardare d osservatore passivo gli altri che si fanno la famiglia e che vanno avanti nella loro vita mentre per te nn cambierà mai niente, come anche la fruatrazione, l’angoscia, il vuoto che ti accompagneranno per sempre..
ho bisogno di leggere queste cose e di parlare a persone come te…che hanno vissuto le stesse cose che vivo io. Sono terribilmente giù e nulla sembra più avere un senso, mi tengo tutto dentro, piango solo con mio marito. D’altronde la forza solo in me stessa la posso trovare, chi può darmela, non si può chiedere in prestito non si può comprare. Parlarne significherebbe ammettere la mia sconfitta e io non so perdere. Non voglio gli sguardi compassionevoli di mia sorella, il dispiacere di mia mamma che sicuramente avrebbe anche qualcosa da rimproverarmi. I suoceri, i miei amici, non voglio nessuno. Non voglio che nessuno dica poverina….mi fa incavolare a morte. Io non posso perdere. Piuttosto potrei dire non ne vogliamo di figli. Almeno sarei giudicata solo stronza e non poverina.
Oggi scopro questo sito e l’argomento di cui sopra. Lo scopro oggi perchè ho cercato. ho 62 anni e sono nubile, unica figlia,non mii sono mai sposata, non è andata bene da quel versante, anche per i figli, avrei potuto, non ho voluto, poi non ho più provato. Ho vissuto lavorando non so neppure se con soddisfazione certo in modo ossessivo, senza nessuna ambizione di carriera, non sono arrivata da nessuna parte e ancora non sono in pensione… sono vissuta con i miei che ora stanno male e io sto vivendo un dolore spaventoso…. lo sapevo anche prima che dopo di loro sarei stata sola ma un conto è pensarlo quando loro stavano bene ed era un esercizio di razionaità pura, un conto è viverlo oggi sulla pelle, papà ho dovuto ricoverarlo perchè non più gestibile a casa, abitazione assolutamente inidonea , a malapena ci stavamo in tre… mamma ha 93 anni e sta poco bene , io sono a casa in congedo per assisterla in quanto non avrei soldi per una badante, ogni giorno ha un problema di salute, una demenza iniziale, e difficoltà di ogni tipo. Io vivo nel terrore perchè non sono più tranquilla, Le corse in Ps dove trascorri ore inutilmente, le visite specialistiche private e ognuna reca con sè un problema ulteriore. davanti ho lo spettro della morte. DAapapà vado in visita quasi ogni settimana, Questo mese non ho potuto perchè mamma è stata male e non posso lasciarla sola.
Poche amiche che sento poco perchè ogni volta mi ricordano che anche loro hanno i genitori anziani ma tagliano corto perchè mi rammentano che hanno figli cui pensare anche se grandi, quindi l’argomento genitori segue il corso naturale delle cose….senza drammi e angosce eccessive. Io papà l’ho seguito e curato fino a che ho potuto come il figlio che non ho mai avuto. Con mamma è diverso, lei vuole dipendere da me come prima dipendeva dal marito e mi ricatta dicendo che lei sta bene solo con me.
Per loro da 7 anni ho rinunciato a ogni tipo di vacanza, ma andava bene purchè loro stessero bene. e ora? sono ossessionata dal terrore della morte e dal dopo, cosa farò, chi sarò mai dopo di loro? E un domani che si occuperà di me? Aiutatemi in qualche modo, spronatemi a cercare un aiuto psicologico, ma servirà? Fatemi sentire una qualche forma di vicinanza
Firmato
gattofila13
Il tuo è un gesto nobilissimo che fai, poche persone oggi curano i genitori come hai fatto e stai facendo, con amore puro e immenso che ti ha fatto rinunciare a tante cose nella tua vita. Penso che sei una bella persona molto forte di carattere, è normale qualche volta crollare, è anormale invece arrendersi. Troverai la forza che hai dentro al momento giusto. Ti ammiro molto. Daniela
Stai passando un momento molto delicato e il mio consiglio è di cercare al più presto un supporto psicologico. Ci sono dei momenti nella vita in cui tutte le nostre certezze vacillano e nessuno ne è immune.
Il motivo per cui una persona può rimanere sola non c’entra affatto con il non essere sposati o con il non aver avuto figli, ma c’entra con quello che si è seminato con i rapporti personali: conosco gente sposata che ha continue relazioni parallele pur di non sentirsi sola e genitori abbandonati nei centri di accoglienza per anziani dai figli che non se ne vogliono occupare.
Se non hai parenti puoi sempre coltivare nuove amicizie: pensi davvero che un amico vero ti sia meno vicino di un fratello o una sorella o addirittura un figlio? Provare per credere…
Chi dice il contrario è solo vittima di un credo comune che vede felici solo chi è sposato e ha figli: ti prego non ci cadere e se proprio non ce la fai in questo momento fatti aiutare da un’ analista che in queste cose sanno fare dei miracoli.
Ciao gattofila13, un abbraccio
Finalmente leggo un’esperienza simile alla mia. Tranne che per una cosa: il matrimonio con l’Amore della mia vita è finito per non aver creduto abbastanza in Noi. Per non aver creduto che saremmo bastati noi due… per colpa della mia ossessione e poi delusione. Grazie per le parole esatte con cui hai raccontato cosa succede nel cuore di una donna che vive questa esperienza. È la prima volta nella mia vita che scrivo del mio dolore pubblicamente. Ma a 51 anni è arrivato il momento. Grazie per avermi dato l’occasione per farlo.
grazie per non avermi ignorato, i problemi che ho dovuto affrontare in questi mesi mi hanno tenuto lontano da tutto il resto compresi miei problemi di salute che al momento non posso neppure prendere in considerazione… papà sta spegnendosi e la mamma perde ogni giorno un po,’ i contatti con la realtà…
io sono sempre sola ad affronatare tutto, non so come finirò, il Natale che si avvicina mi vede triste, se potete non dimenticatemi….
grazie e auguri a Voi tutte
Ciao Gattofila13, sei forte, non mollare.
Domani è la vigilia di Natale e accenderò una candela per te e per tutte le persone che si sentono sole in momenti come questi.
Anch’io accudisco i miei genitori (che comunque stanno meglio dei tuoi) e spesso mi sono sentita sola, ma poi ho fatto un respiro profondo e mi son detta ” dai coraggio, vai avanti e affronta questo giorno. Devi essere forte, ce la puoi fare, ce la devi fare”.
Come vedi ci stanno altre persone che come te affrontano questi problemi e trovo ammirevole come tu stia affrontando i tuoi: non deve essere davvero facile.
Ti auguro un felice ma soprattutto sereno Natale.
Un caro saluto
Grazie Angela per il gesto soave, grazie, ieri è stata una giornata triste, la mancanza di papà si è sentita , in più mamma non è stata bene ed ho dovuto far intervenire una guardia medica privata visto che quella istituzionale ha declinato la cometenza rinviandomi ad un Ps e per non far trascorrere a mamma una giornata in ospedale non dico quanto ho pagato e senza uno straccio di ricevuta! In più papà ha febbre un giorno sì e uno no e sta lentamente declinando.
La verità è che la morte mi fa paura e non sono forte come appaio, o almeno man mano che il tempo passa, sto perdendo molto della mia sicurezza e questo non mi fa paura: mi terrorizza, perchè la morte ha in sè il concetto della irreversibilità, delle tenebre, della fine di tutto. Sì ne ho una grande paura.
A risentirci e non mi abbandonate
Papà è morto due giorni fa dopo 15 giorni di agonia. provo un sentimento di vuoto mai vissuto in nessuna altra esperienza di vita ed ho il terrore di non riuscire a sopravvivere a tanto dolore…….
Io dopo parecchi anni ed interventi ho subito un isterectomia. Quindi abbiamo iniziato il percorso dell’ adozione e dopo 3 anni quando finalmente mi avevano chiamato dicendo che un bambino di un anno e mezzo ci stava aspettando, mio marito mi comunica che il nostro matrimonio (11 anni) era finito. Ha preso e se ne andato con la vicina di casa separata e con i suoi 3 figli. Ed io dopo aver aspettato e desiderato un figlio, mi ritrovo da sola. Non ho provato cosa vuol dire l’inseminazione o un aborto, ma capisco cosa vuol dire essere una madre senza figli. Il mio mondo, le mie aspettative per il futuro si sono sgretolate all’ improvviso e adesso devo ricominciare una vita nuova con il vuoto immenso che tutto questo mi ha lasciato.
Anche io insegno e faccio volontariato con i bambini e sto cercando di dare a loro tutto l’amore che ho, ma poi arriva l’amica che partorisce e li ti accorgi che il dolore c’è ancora e non riesci neanche a tenere il bambino in braccio.
Sono alla seconda fecondazione fallita, e sono vuota dentro, la mia felicità è svanita nel momento in cui mi è stato detto che senza l’aiuto della FIVET non avrei mai potuto avere un figlio.. ogni giorno penso al nostro amore, alla vita di coppia che va avanti lo stesso, ma non è facile, mi sento Donna a metà, sono giovane forse ce la farò, forse no, in questo momento sento solo rabbia e dolore.. perché gli altri si e io no?? Che cosa ho fatto di male io?? Sono domande che sicuramente ci facciamo tutte ma non otterremo mai risposte.. ho letto e riletto questo articolo , Sandra, ed è straordinario.. complimenti a te.. Grande Donna e grande insegnamento di vita.. un abbraccio
Bellissime parole, sono passati due anni dall’ultimo aborto, ma a volte, in alcune occasioni, ancora mi brucia dentro.
È bello leggere queste parole da chi come te ha sopportato e vissuto certe emozioni.
GraZie per le bellissime parole e per aver condiviso la tua esperienza.
Grazie… Dopo tanti anni di sono riuscita a piangere… Ne avevo bisogno! È vero, il silenzio è prezioso. Di falsi sorrisi a consigli e considerazioni fuori luogo ne ho fatti molti. Difficile capire cosa proviamo! Ormai so che sarò un’ottima zia ma che rimarrò mamma solo nel cuore, ma ancora non ho raggiunto quel momento di consapevolezza e tranquillità di cui parli. Conto che arriverà. Grazie di cuore per aver condiviso i tuoi sentimenti!
grazie un abbraccio !
Sicuramente i bimbi e i ragazzi che hanno avuto modo di conoscerti sono stati davvero fortunati. Sei davvero speciale, come lo sono tutte le donne che vorrebbero essere madri e non riescono. Ogni tua parola mi ha colpita nel profondo, perché so esattamente cosa ha significato per te tutto questo, perché ho vissuto le stesse cose. Non è facile, ma hai ragione, un po’ cambia quando ti accorgi che chi ti dice certe frasi cerca solo di consolarti. Eppure so di essere stata molto fortunata perché ho avuto sì chi mi diceva quelle cose, ma molte di più sono state quelle che hanno cercato di capirmi con il loro affetto, lo sguardo e, come hai detto tu, il silenzio.
Un abbraccio stretto
A quasi due anni da questo articolo… a quasi due anni dall’inizio del mio percorso di fecondazioni assistite, centri, analisi, esami di ogni tipo, pianti, speranze, ripartenze, mi ricapita sotto gli occhi questo testo… proprio ora che deciso di riprovarci (stavolta, davvero, per l’ultima volta). Per amore di lui, che non si arrende, che non ce la fa a vedermi così straziata, incompleta (e non perchè una donna senza figli sia incompleta, ma perchè IO mi sento così, come se mi mancasse un pezzo).
Sono ancora nella fase dei pianti (miei), dei consigli (non richiesti), delle domande.. ancora nella fase in cui sembra che l’intera popolazione femminile faccia figli, tranne me. Queste parole mi danno forza. Perchè leggo sempre di chi alla fine ci è riuscito, e invece io ho bisogno di sapere di chi è sopravvissuto a questo dolore, che si può, e si deve andare avanti, che si può essere ancora felici.
A volte mi si stringe un nodo in gola, che fa un male fisico e tangibile, che mi impedisce di respirare. E nessuno riesce a capire quello che si prova.
Grazie per avermi fatto sentire meno sola.
Ciao Francesca, non ti conosco ma mentre leggevo le tue parole, mi sono detta forse l’ho scritto io questo commento e non me lo ricordo…. come ti capisco! Io spesso dico fa cosi’ male che sembra un dolore fisico, ma amplificato di 1000 volte.
Anche io vorrei fare un altro tentativo, ma questa è un altra storia…
volevo solo dirti che ti abbraccio virtualmente, e che so esattamente quanto atroce sia sentirsi cosi.
Cara Sandra, lego e rilego le tue parole e riconosco la tua dolore nel mio dolore, la tua storia nella mia storia, la tua speranza nella mia. Ti abbraccio forte